tag:blogger.com,1999:blog-3702025485685886289.post7793017516435202920..comments2023-05-01T10:21:08.833+02:00Comments on Acuto come una palla: Flessibili e sorridenti come gli altri, forza!Unknownnoreply@blogger.comBlogger7125tag:blogger.com,1999:blog-3702025485685886289.post-81110117524564904292014-05-03T23:09:02.144+02:002014-05-03T23:09:02.144+02:00@Guido
Non siamo sicuri che si possa generare PIL...@Guido<br /><br />Non siamo sicuri che si possa generare PIL liberalizzando aperture e chiusure*, ma almeno proviamoci! <br />Raccontavo per esempio del tentativo fatto di tenere aperto il centro commerciale dove lavora mia moglie, fino alle 24. Un tentativo fallito, a quanto pare, a causa dello scarso riscontro della clientela.<br /><br />Non che creda davvero che l'aumento del PIL risolva i mali di questo paese, ma magari si potrebbe venire incontro a esigenze e bisogni nuovi che ci sono sia nel cliente che nel lavoratore, come nell'esercente.<br />Per esempio i primi anni in cui ho cominciato a lavorare il mio orario era il classico 8-17. Cambiando lavoro ho dovuto accettare di lavorare in turni, cosa che pensavo fosse assai pensante e che mal si conciliasse con i miei interessi (di allora) di ragazzo poco più che 20enne, mentre invece lavorare in turno mi ha aperto un mondo!<br /><br />Saluti.<br /><br />*Detto tra noi, a me non me ne frega niente di lavorare la Domenica o a Natale - qualche volta è capitato - se tra l'azienda ed il sottoscritto c'è un venirsi incontro alle reciproche esigenze di orari. Forse parlo bene perché ho un buon rapporto con il mio capo e spesso non ho problemi ad accontentarlo per straordinari e accomodamenti di orari, così come lui, nel limite del possibile, mi accontenta quando chiedo ferie permessi e aggiustamenti di orario.Michele R.https://www.blogger.com/profile/02839205286791631607noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3702025485685886289.post-37184497290248187262014-05-03T15:53:20.109+02:002014-05-03T15:53:20.109+02:00Sono d'accordissimo che chi abita in un posto ...Sono d'accordissimo che chi abita in un posto turistico debba, purtroppo, lavorare i giorni festivi, se vuole (deve) massimizzare la redditività, e si potrà godere il bel luogo di mare, lago o montagna in cui ha avuto la fortuna di nascere nei giorni feriali, senza la scocciatura dei turisti ;-) (chi è nato in città d'arte è un po' meno fortunato, da questo punto di vista).<br />Se poi riflettiamo un attimo, le persone che vagano la domenica nei centri commerciali, probabilmente prima erano quelle che passavano la domenica al mare, al lago, in montagna o anche solo "fuori porta", luoghi a cui ora fanno mancare i loro consumi, sia che fossero pranzi con succesivo shopping, sia che fossero solo dei gelati da passeggio o lo zucchero filato.<br />Siamo così sicuri che il PIL generato dai centri commerciali/negozi aperti la domenica nelle città "normali" sia superiore a quello perso dai luoghi turistici e che l'incremento complessivo delle vendite da quando ci sono le aperture domenicali compensi i maggiori costi degli esercizi commerciali?<br />Mi sbaglierò, ma io ne non sarei così sicuro...<br />Purtroppo, quello che ancora i "piccoli" commercianti non hanno capito, oltre a puntare tutto sulla qualità non potendo competere sui prezzi, è che devono approfittare di quanto la tecnologia mette loro a disposizione ed associarsi per fornire dei servizi.<br />Leggevo giorni fa un articolo che descriveva la morte delle librerie locali, schiacciate da Amazon e gli altri venditori online, le quali chiedono aiuti, leggi e quant'altro per bloccare l'inesorabile avanzata della tecnologia.<br />Perché, invece, le librerie di una città non si uniscono per fornire la possibilità di acquistare con lo smartphone un libro dalla libreria più vicina che lo abbia disponibile e te lo consegni in poche ore o, al massimo un giorno, invece dei 2, 3 o 4 giorni di Amazon, Hoepli o BOL?Guidonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3702025485685886289.post-91177367409890738602014-05-03T10:21:12.017+02:002014-05-03T10:21:12.017+02:00@ Guido:
a molti di quelli che affollano nei gior...@ Guido:<br /><br />a molti di quelli che affollano nei giorni festivi i centri commerciali o ai loro familiari capita già di lavorare il sabato e nei festivi.<br /><br />Quindi non trovano strano che lo debbano fare anche gli altri.<br /><br />Semmai mi meraviglia vedere che, davanti a clienti che hanno difficoltà a passare in negozio nell'orario di apertura (degli annusatori di barattoli di cui parla Michele il commerciante fa giustamente volentieri a meno) la risposta sia praticamente sempre e solo l'ipotesi di estensione dell'orario.<br /><br />Credo che si potrebbe provare anche altro (per esempio riproporre la consegna a domicilio, magari con ordinazione telefonica e magari attivando un servizio logistico condiviso tra più piccoli commercianti: se funziona per le pizze non vedo perchè non dovrebbe funzionare per la spesa (e magari, visto che le pizze non si consegnano alla mattina ci si potrebbe govare anche dei servizi di recapito già esistenti, almeno in parte). In fondo mi pare che parte della grande distribuzione lo faccia e che un tempo fosse più diffuso di oggi -penso a lattai, panettieri,..-).<br /><br />Ciao<br /><br />PaoloPaoloVEhttps://www.blogger.com/profile/02342840203838844247noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3702025485685886289.post-42531037589615753202014-05-03T08:16:56.916+02:002014-05-03T08:16:56.916+02:00Boungiorno
Le osservazioni di Guido mi danno lo sp...Boungiorno<br />Le osservazioni di Guido mi danno lo spunto x condividere con voi quello che mi racconta mia moglie, addetta presso l'ipercoop di Livorno, dove spesso gli capita, anche recentemente per pasqua, che i clienti gli chiedono se la domenica/pasquetta/S. Stefano/1° maggio il supermercato è aperto. Da rimarcate che il centro commerciale in inverno è aperto tutte le domeniche ed inoltre è stato sperimentata l'apertura fino alle 24. Mi segnala inoltre che spesso a chiederle quando sono aperti, sono di solito i clienti più anziani. Mia moglie fa 2 osservazioni assolutamente condivisibili:<br />- Anche i dipendenti, come i clienti, hanno famiglia e i giorni come pasqua, natale... fa piacere passarli in famiglia.<br />- Il cliente che la vigilia di Pasqua chiede se a pasquetta l'ipercoop è aperta, o ha delle necessità dovute dalla sua disorganizzazione, o ha talmente scarsi interessi che riempie il suo tempo libero girando tra gli scaffali di un centro commerciale.<br />Alle richieste dei clienti dell'ipercoop fa da contraltare quanto osservo sui commercianti di Livorno che si lamentano (da sempre) che ci sono pochi soldi in giro, e della concorrenza dei centri commerciali:<br />Capita in estate che la città, Livorno, nelle domeniche d'estate, sia presa d'assalto dai turisti che arrivano con le navi da crociera, e trovano un centro città tristemente chiuso.<br /><br />Ai miei occhi sono incomprensibili tanto gli atteggiamenti dei clienti che passano il tempo libero "ad annusare i barattoli" nei centri commerciali, quanto quello dei commercianti che non colgono le occasioni di fare affari, invece di lamentarsi.Michele R.https://www.blogger.com/profile/02839205286791631607noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3702025485685886289.post-33029897682620864532014-05-02T17:22:53.402+02:002014-05-02T17:22:53.402+02:00Sapere che anche ieri, 1 Maggio, ci fossero centri...Sapere che anche ieri, 1 Maggio, ci fossero centri ed esercizi commerciali aperti, mi ha intristito molto.<br />Io dico sempre che prima di giudicare qualcosa bisognerebbe cercare di mettersi nei panni degli altri, ma chi felicemente invade negozi e centri commerciali la domenica ed i giorni di festa, evidentemente non lo fa.<br />Poi un giorno si troveranno a dover andare in fabbrica o in ufficio il sabato, la domenica ed i giorni festivi, lamentandosi che non è giusto...<br />Guidonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3702025485685886289.post-87853295536623203122014-05-02T13:03:29.827+02:002014-05-02T13:03:29.827+02:00@ T.:
già. e non si rendono conto della cosa nemm...@ T.:<br /><br />già. e non si rendono conto della cosa nemmno quando ci sbattono su naso e denti...<br /><br />Ciao<br /><br />PaoloPaoloVEhttps://www.blogger.com/profile/02342840203838844247noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3702025485685886289.post-37403681614184140692014-05-02T09:06:01.382+02:002014-05-02T09:06:01.382+02:00Buondì,
nella mia esperienza moltissime sono le p...Buondì,<br /><br />nella mia esperienza moltissime sono le persone che, dinanzi alla rappresentazione astratta di un rapporto di forza, si identificano <i>sempre</i> con il forte che prevarica il debole*. Questo avviene anche se queste persone, di fatto, sono parte di categorie che in realtà sono in posizione di debolezza, nella vita reale.<br /><br />In senso opposto, dinanzi a una disparità di trattamento in cui A ottiene qualcosa più di B, queste persone sono pronte a chiedere che A perda il suo vantaggio - perché non lo merita - e raramente preferiscono chiedere per B di raggiungere lo status di A. Anche se essi stessi appartengono a B.<br /><br />Questo aggrava la situazione descritta dal post, dal momento che esiste un sostegno alle politiche di riduzione dei diritti proprio da parte di chi la sta subendo. Finché essi sono tolti a chi è vicino, si festeggia: "Quei fannulloni hanno quello che si meritano", salvo poi accorgersi di dove si è arrivati quando è troppo tardi.<br /><br />...e magari, da miserabili posizioni di lavoro subordinato e precario, essersi messi nei panni del grande imprenditore che è bravo a fregare gli altri, e quindi votiamolo, fregerà gli altri, mica noi. Per venti anni. <br /><br />Saluti<br /><br />Tommaso<br /><br />* Ovviamente si potevano usare volgari metafore legate alle penetrazioni posteriori. Ma per quel tipo di stile ci sono altri, più prolissi, blog.F®Ømß°£https://www.blogger.com/profile/00843940485573928539noreply@blogger.com