Veleni, promesse e polemiche

Buongiorno,

anche oggi un post sulla campagna elettorale per il ballottaggi delle amministrative, ovviamente con quel pizzico di strabismo che la spasmodica attenzione su Milano impone verso la capitale della Lombardia.

Albertini in campagna elettorale
Alcuni giorni fa l'ex sindaco di Milano Albertini (cui probabilmente la Moratti non è simpatica, ma che di certo non è di sinistra) in una trasmissione televisiva sottolineava come per farsi riconfermare al secondo mandato gli fossero bastati pochi spiccioli per la campagna elettorale, perchè i cittadini di Milano avevano una buona percezione dell'operato nella sua precedenta gestione del comune. Albertini si è misurato sul suo programma, su quanto di esso era divenuto realtà e su quanto ancora aveva intenzione di fare.

E' ovvio che di un tale effetto non avrebbe potuto godere in queste elezioni l'amministrazione uscente di Napoli, ed è altrettanto chiaro che non ne sta godendo il sindaco uscente di Milano.

In assenza di questo "traino" quello cui si sta assistendo non è il confronto tra due diverse ipotesi di modelli di sviluppo per le città, ma uno scontro tra parti opposte sulla base di insulti, colpi bassi, promesse elettorali (da intendersi nel senso deleterio de termine) e, forse, anche qualche situazione in cui si è giunti allo scontro fisico.

Se riassumo quanto mi arriva alle orecchie da Milano, l'elenco è più o meno questo (passatemi l'assenza di link, ma sono notizie scontate): 
  • Il Presidente del Consiglio ha invitato a dare un significato politico nazionale a queste elezioni, mettendosi in lista come candidato immagine (immagine e nulla più, ovviamente, visto che del capolista del PdL non resterà traccia in consiglio comunale, comunque vadano le elezioni) e chiedendo di prescindere da quanto l'amministrazione aveva fatto nel primo mandato
  • Il Sindaco uscente Letizia Moratti ha utilizzato il finale dell'unico confronto televisivo cui si è resa disponibile per diffamare (senza lasciargli possibilità di replica) il suo sfidante, accusandolo di essere stato un ladro d'auto ed amico di terroristi
  • Il candidato dell'opposizione risponde ricordando le condanne riportate dal Sindaco uscente
  • Dopo (e sottolineo solo dopo) il pessimo risultato elettorale del primo turno dal Presidente del Consiglio e dal Sindaco uscente arrivano un profluvio di promesse, di cui non vi era traccia nei programmi precedenti e che anzi spesso smentiscono gli indirizzi già presi dalla stessa amministrazione nel mandato precedente: abolizione dell'ecopass, parcheggi gratuiti, sanatoria per le multe, ministeri (o loro dipartimenti, no tax area,...)
  • Giungono anche inviti più o meno bipartisan ad abbassare i toni, inviti mescolati però a toni ancora più aggressivi e ad illazioni ancora più pesanti
  • Non pago di provare ad interferire attraverso la politica nazionale in quella locale (perchè le estemporanee promesse della no tax area e delle sedi ministeriali sono secondo me unicamente delle interferenze senza costrutto), SB invade i media lanciando dopo giorni di mutismo una propria intervista a reti quasi unificate, in spregio a qualsiasi regola civile
  • Finalmente arrivano anche le segnalazioni (anche queste bipartisan) e smentite di presunte aggressioni fisiche tra sostenitori dei due fronti.
Meno trash della campagna elettorale
In tutto questo (e dò per scontato che ci saranno altre puntate di questo programma trash), onestamente e a prescindere dal fatto di volersi schierare pregiudizialmente o emotivamente per un candidato piuttosto che per l'altro, quanti sarebbero sinceramente in grado di ricostruire che progetti abbiano in testa per la città i due candidati al ballottaggio?

E a Napoli, dove tra promesse di sospendere l'abbattimento di case abusive ed accuse di voler invadere la città con i "femminielli" la situazione non mi sembra molto diversa, possiamo aspettarci un voto più cosciente?

In entrambe le situazioni, visto che credo sia ormai impossibile distinguere se esistono e quali eventualmente siano i progetti per le città dei candidati, il meno peggio che rimane agli elettori è punire chi riconosce maggior responsabile di questa situazione ed esprime pertanto un voto contro. E sperare che questo lasci passare il migliore candidato, che sarà un sindaco per esclusione, prima che per meriti o capacità o credibilità. 

Ora, poichè se uno vuole avere un amministratore capace cerca proprio un amministratore capace e non chi sopravvive ad una serie di scontri che nulla hanno a che vedere con la buona amministrazione, non aspettiamoci dei buoni sindaci per Milano e Napoli. Aspettiamoci solo il meno peggio, con buona pace per i cittadini e le loro città. E speriamo che, ciononostante, siano fortunati.

Ciao

Paolo
Un CMM un po' così...

5 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

comprendo ciò che Paolo vuole esprimere con questo post, ma trovo le premesse non del tutto valide.

Come accade in tutti i telegiornali che ho la sfortuna di vedere, come si scrive su molti giornali, come viene "inculcato" nel senso comune, mi pare che non venga sottolineato abbastanza che i cosiddetti "toni dello scontro politico" siano tenuti a livelli di strilli e insulti per deliberata scelta del centrodestra.

Trovo una distorsione della realtà l'appiattimento per cui pare che la campagna fatta a colpi bassi sia una tattica scelta in modo autonomo da entrambi gli schieramenti.

La baggianata del furto d'auto viene dal sindaco uscente, poi ci si mette Bossi con il suo stile da Lord e il conio della disgustosa parola "zingaropoli", ripresa subito nei messaggi televisivi del presidente del consiglio, mai apparso così anziano e fuori dal tempo.

Nessun candidato, dal posato rutelliano al combattivo grillino, dinanzi ad attacchi di tal fatta reagirebbe solo con umorismo britannico e scrollate di spalle. Ma non si potrebbe addossare a lui una responsabilità dell'orribile campagna elettorale pari a quella dei berluscoleghisti.

È facile concordare che si spinge la gente a votare il meno peggio, ma francamente in un ballottaggio questa è la normalità.

Come ho scritto milioni di volte, sulla scena politica c'è la masnada dei berluscones, priva di alcun interesse tranne la propria poltrona, e l'accozzaglia leghista, più volte smascherata nella sua opacità e inconcludenaza. Finché permane questo pericolo, il voto contro, per cacciarli è un dovere morale, almeno lì dove un voto amministrativo ha nei fatti un valore nazionale.

Saluti

Tommaso

Se ci sono refusi, è colpa di Pisapia.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

la critica è fondata: i toni sono stati alzati (quasi) esclusivamente dalla destra.

Il mio dubbio è che la silente sinistra non abbia alzato i toni sostanzialmente perchè, in questa campagna elettorale delle amministrative è stata in silenzio.
Anche sui suoi programmi ed in particolare da parte del muto PD che dovrebbe rappresentarne la guida.

Ciao

Paolo

francesco.caroselli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
francesco.caroselli ha detto...

Paolo:
Il mio dubbio è che la silente sinistra non abbia alzato i toni sostanzialmente perchè, in questa campagna elettorale delle amministrative è stata in silenzio.

A volte è meglio tacere e sembrare stupidi piuttosto che aprir bocca e togliere ogni dubbio

F®Ømß°£ ha detto...

Il PD in silenzio.
Di Pietro che si sente solo se urla "Videla" o "Stupratore della democrazia"
Berlusconi che va in onda a reti unificate su cinque canali televisivi.

Il dubbio che il giornalismo televisivo abbia qualcosa a che fare con questo, potrebbe anche venire.

Saluti

T.