Voci dal sen sfuggite

Buongiorno,

mi è capitato recentemente di sentire uno pseudogiornalista (a dir la verità più di uno) sdrammatizzare l'ipotesi di impasse istituzionale che si profila sempre più chiaramente all'orizzonte italiano ricorrendo all'argomento che, in fondo, non è poi un gran problema il fatto che un Paese sia privo di governo.

A rinforzare l'affermazione seguono di solito due solidi argomenti:
  • c'è comunque un governo per l'ordinaria amministrazione
  • c'è un caso reale di un Paese che è rimasto per due anni senza governo e che adesso sta benissimo: il Belgio.
Ora, a parte che ci sarebbe da capire come un governo destinato a gestire l'ordinaria amministrazione possa legittimamente gestire dei tempi resi straordinari da una crisi economica senza precedenti (e non solo), quello su cui vorrei focalizzarmi è il luminoso esempio belga che viene tanto pomposamente citato.

Il Belgio andò alle elezioni anticipate nel giugno 2010 e rimase senza governo sino all'ottobre - dicembre 2011, quindi per un anno e mezzo (1).

Dai dati Eurostat ricavo che nel terzo quarto del 2010 il rapporto debito / pil valeva 98,3%, mentre  nel primo del 2012 valeva il 101,7%. 

Il che fa un + 3,4% effettivamente tutto sommato non malvagio, visto il periodo: c'è chi ha fatto molto peggio pur avendo un governo pienamente effettivo.

Nel grafico invece vedete l'andamento nello stesso periodo e poco oltre dello spread dei titoli di stato belgi rispetto a quelli tedeschi, e come questo sia progressivamente aumentato sempre più velocemente man mano che l'impasse politico si prolungava

 Qui vediamo che lo spread è salito da circa 70 punti base (quindi l'economia era considerata di solidità tedesca, grazie alla riduzione del debito perseguita negli anni precedenti per poter entrare nell'euro) sino a oltre 350 punti del novembre 2011. + 300 punti circa, che su un debito circa pari al PIL fa una bella botta.

 Interessante che subito dopo al reinsediamento di  Di Rupo al governo lo spread scenda nel giro di pochissimo sotto ai 200 punti. La stessa cosa avvenuta in Italia quando il governo è passato dall'imbelle Berlusconi a Monti.

Mentre scrivo, senza che si siano verificate ulteriori turbolenze politiche, ne vale 85, quindi la situazione sembra pienamente rientrata.

In questi giorni, per l'Italia, si sta riproponendo una situazione che avevamo già visto (e speravamo di aver accantonato definitivamente) un anno fa: lo spread dei titoli di stato italiani è tornato al livello di quelli spagnoli.

Ora, a meno che siate dell'idea che dello spread uno può fottersene (idea che annovera fior fior di economisti), magari anche avendo un elevato indebitamento, direi che essere senza governo è un problema

Grosso persino se siete ritenuti una economia affidabile, figuratevi se siete il malato d'Europa.

Ciao

Paolo

(1) Di Rupo, incaricato del governo, trovò un accordo tra i partiti solo nell'ottobre 2011, accordo sufficientemente debole da portarlo a presentare le dimissioni il 21 novembre dello stesso anno. Le ritirò poi 5 giorni dopo. Riguardate il grafico e dove si posiziona il picco. Tutte coincidenze, sicuramente.

3 commenti:

PaoloVE ha detto...

P.S. Credo che certe valutazioni dovrebbero interessare anche quei politici che ritengono ragionevole restare alla finestra e non fare passi avanti nel tentativo di dare un governo al Paese...

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

Nel frattempo il frastuono mediatico ci ha convinto che avevamo scherzato e in Parlamento ci sono imbecilli che citano Zeitgeist.

Dove vogliamo andare?

Saluti

T.

Anonimo ha detto...

"Dove vogliamo andare?"

Ma che domande!
A Fanculo, no?
:)
(A voi del Piddì tocca sempre spiegare tutto...).

Sandro59.