I due soli errori del Duce

Buongiorno,

la Giornata della Memoria, unitamente al clima pre-elettorale che ha portato alcuni candidati a dichiarazioni radiofoniche improvvide che rivangano concetti e idee razzisti, ha ravvivato qualche dibattito su meriti, responsabilità ed eredità del regime fascista.

Continuo a trovare stomachevole e stucchevole il refrain tanto caro alla Destra che vorrebbe la dittatura di Mussolini un fenomeno politico neutro (se non proprio positivo) sino al momento in cui, per imitare/assecondare il cattivo Hitler, nel 1938 vengono promulgate le leggi razziali e, nel 1940, decreta l'ingresso in guerra. E trovo sorprendente anche il fatto che a tali falsità non si opponga recisamente ed una volta per tutte una realtà storica di segno opposto molto evidente relativamente anche solo a razzismo e bellicismo.

L'inversione della prova

Buongiorno,

a valle del post di ieri merita una riflessione anche il rinfocolarsi della polemica sul mancato accordo tra PD e LeU sulla candidatura PD alla Regione Lombardia di Gori, falllimento presentato da eminenti esponenti del Partito Democratico come un enorme favore alla destra generato da odio nei confronti del loro partito da parte degli esponenti di LeU.

Che il favore sia grande è innegabile, ma che in Lombardia ci siano margini per strappare la Regione alla destra molto meno.

Il non lapsus razzista (ed altro)

Buongiorno,

chiunque abbia sentito la registrazione della frase con cui Fontana segnala la necessità di difendere la razza bianca nel contesto dell'intervista rilasciata a Radio Padania dal candidato leghista alla Regione Lombardia non potrà avere alcun dubbio sul fatto che il retropensiero sia esattamente quello per cui in tanti gridano allo scandalo, e cioè quello della cultura dell scontro razziale, cosa peraltro ben rimarcata dall'entusiasta sostegno del segretario del Partito, la Lega, che lo espirme come candidato.