Le misconosciute cassandre delle "disgrazie divine"

Buongiorno,

leggo con un misto di fastidio e di rassegnazione l'articolo di G.A. Stella su come stanno andando a finire le vicende del Mose (anzi, in realtà Stella non ricorda ai lettori alcuni carichi da undici -questo e questo- che chi si interessa un po' alla cosa ben sa).

E fastidio e rassegnazione vanno oltre le considerazioni scontate sul fatto che pare inevitabile che in Italia qualsiasi opera, qualsiasi evento eccezionale, finisca collo scontrarsi con i soliti  problemi di tempi che si dilatano, costi che impazziscono, tangenti che fioccano, materiali che si rivelano scadenti e realizzazionii che fanno acqua.

Panebianco: il NO e l'immaginifico Renzicidio (ma col proporzionale)

Buongiorno,

l'esimio Prof. Panebianco, sostenuto nei commenti da decine di supporter plaudenti, ha pubblicato alcuni dì orsono sul corriere della sera questo lepido articolo a mio avviso atto unicamente a denigrare di chi invita a votare NO al referendum costituzionale, articolo che richiede un minimo di disanima perchè contiene un sacco di, diciamo così, imprecisioni e assunzioni discutibili, spacciate però come eventi certi ancorchè in gran parte ancora da verificarsi.

Probabilmente avrà rubato la palla di vetro al mago Otelma, perchè, senza ombra di dubbio alcuno:

Confindustria: potere ed influenza senza autorevolezza

Buongiorno,

è di un paio di giorni fa la dichiarazione del presidente di Confindustria sulle conseguenze che, a dire dell'associazione di categoria degli imprenditori industriali, avrebbe il voto alreferendum istituzionale sull'economia del Paese, ipotesi che non cito perchè non sono in realtà oggetto del post.

Post che tratta invece dell'ormai perduta autorevolezza dell'associazione e dei suoi organi di rappresentanza e comunicazione, cui però non corrisponde un detrimento delle capacità di imporre la propria influenza sul nostro Stato.

Fuga Juve! (le altre si scansano)

Buongiorno,

malgrado la situazione in campionato sia molto diversa da quella dell'anno scorso, a mio modo di vedere ovviamente molto migliore in classifica (e questo è difficilmente discutibile), ma peggiore per quanto riguarda l'organico (1), anche in questa stagione ho qualche difficoltà a pubblicare le solite prese in giro che gli anni scorsi mi portavano a scimmiottare i quotidiani sportivi che amavano titolare su fughe juventine ad ogni piè sospinto o ad attribuire il titolo pseudoonorifico di anti - Juve a questa o a quella compagine.

Referendum costituzionale (eccheppalle): la menzogna del cambiamento

Buongiorno,

spero che questo sia il mio ultimo post in materia di referendum costituzionale ma, probabilmente più per scrupolo e puntiglio che per reale necessità, ci tengo a chiudere il cerchio su quella che è la promessa principale di chi promuove il si: un cambiamento ritenuto un valore positivo in sè (1). 

Personalmente credo che questa sarà invece, in caso di vittoria del si,  la delusione maggiore.

Infatti, anche se a promuovere il fronte del NO sono in larga parte navigati personaggi politici di scarso appeal (2), credo di poter facilmente profetizzare che una eventuale vittoria del sì non favorirà alcun cambiamento della classe politica che vada oltre al repulisti di chi non è tempestivamente saltato sul carro del vincitore.

Biennale Architettura: due pensierini sparsi

Buongiorno,

nei giorni scorsi sono stato a visitare parte della Biennale Architettura che sta per concludersi e conto di tornarvi a brevissimo per concludere il giro. In conseguenza di questo fatto mi sono ritrovato a riflettere un po' malinconicamente su un paio di temi che mi portano a guardare altrove (o ad altra epoca) con una certa invidia.

Per quanto riguarda il guardare altrove, facendo parte di un mondo che in ampia parte sta trattando i migranti come un problema da mantenere per quanto possibile lontano da sè, non nascondo l'ammirazione e la mia stima per i tanti Paesi che hanno presentato nei padiglioni di Venezia soluzioni (in alcuni casi solo ipotizzate, in altri invece già messe in atto), per riuscire a gestire l'accoglienza di queste persone in maniera efficace, rispettosa della loro dignità e volta all'integrazione.

Hillary e la sconfitta del femminismo

Buongiorno,

sia la dichiarazione di Hillary Clinton dopo la sconfitta che molti articoli (di cui alcuni di fonte sorprendente) nei giorni scorsi hanno evidenziato come la sconfitta della candidata democratica sia stata anche una asserita sconfitta dei movimenti femministi e delle lotte per la parità di genere.

Ho fortissimi motivi per pensare che si stia quanto meno sopravvalutando questo aspetto: in primo luogo perchè diventare Presidente degli Stati Uniti non è un diritto e non riuscirci non è discriminazione. 

Diritto è poterci provare, possibilità che lei ha avuto, fallendo miseramente contro un outsider apparentemente sfavoritissimo..

Del perchè la sinistra continuerà a perdere/2

Buongiorno,

riprendo e concludo qui oggi quanto iniziato con il post di ieri. Restano valide tutte le premesse sull'estrema opinabilità di ogni considerazione.

Assodato che, per i motivi di cui scrivevo ieri, la sinistra non è realisticamente più considerabile il baluardo cui chiedere di difendere chi ha redditi medio bassi, devo ammattere che le cose sono andate un po' meglio sul piano del secondo fronte, quello delle battaglie per i diritti, dove invece alcuni risultati sono stati portati a casa e metabolizzati al punto di essere spesso largamente condivisi e dati per scontati (1) e addirittura non più considerati il risultato da difendere  di una battaglia politica d'area. 

Del perchè la sinistra continuerà a perdere/1

Buongiorno,

in questo post, lungo e diviso in due parti, da qui in poi è tutto molto discutibile, radicato essenzialmente nelle mie opinabilissime convinzioni (insomma nulla che voi che vi lasciate subdolamente influenzare da queste sgrammaticate pagine, possiate citare come se fosse un passo della Bibbia o del Corano), nonchè schematizzato probabilmente oltre il ragionevole per condensare il tutto in un paio di post.

Credo che un progetto politico trovi consenso nel momento in cui si presenti come una ragionevole prospettiva di miglioramento delle condizioni di vita di quelli cui si rivolge (le promesse elettorali) ed ancor di più nel momento in cui i risultati si concretizzino in tal senso. Diversamente, specialmente nel secondo caso, nel medio periodo la finzione è destinata a mostrare la corda ed il consenso a crollare.

Il mio autorevolissimo silenzio sulla vittoria di Trump

Buongiorno,

questa è solo una rassicurazione: non conosco gli USA e non sono uno di quelli che sino a tre giorni fa vi spiegavano come e perchè era scontata la vittoria di Hillary Clinton ed oggi, senza fare un plissè davanti al fallimento di ogni propria precedente dotta analisi, vi spiegano con la stessa sicumera perchè ha (stra)vinto Trump.

Al più posso rammaricarmi di un risultato che mi preoccupa e mi piace poco, ma principalmente per sentito dire ed evidentemente da fonte poco attendibile.

Referendum costituzionale: cosa può andare storto?

Buongiorno,

nei giorni scorsi mi ha colpito e mi è piaciuto un (purtroppo inefficace) slogan elettorale anti - Trump che ho visto riportato sull'HP, questo:


A valle della tetralogia di post in materia dell'italianissimo referendum costituzionale che ho concluso ieri mi permetto di parafrasarlo, senza peraltro volerlo spingere sino al paragone estremo con il rischio di un nuovo nazismo (che sono il primo a ritenere assolutamente inadeguato):

Referendum costituzionale: fini, mezzi e problemi/3

Buongiorno,

oggi concludo questo nuovo trittico sul referendum costituzionale iniziato l'altroieri e proseguito ieri con un ultimo appunto, più breve dei precedenti, ma, a mio modo di vedere, più significativo.

Perchè, dopo esserci detti che probabilmente i costi della politica non saranno significativamente intaccati dalla riforma e dopo esserci spiegati sul fatto che non è la procedura con cui si legifera il motivo principale della lentezza con cui vengono redatte le nostre (troppe e malscritte) leggi, non ci rimane che appuntare la nostra attenzione sul reale problema del nostro sistema: la qualità e la capacità dei nostri politici.

Perchè la riforma costituzionale avrà degli effetti anche su questo aspetto e, se devo basarmi sulla mia esperienza, non saranno effetti positivi.

Referendum costituzionale: fini, mezzi e problemi/2

Buongiorno,

ieri introducevo il tema per cui non ritengo che il nuovo impianto costituzionale che saremo chiamati ad approvare a dicembre non manterrà le promesse in materia di taglio ai costi della politica né, ed è questo il caso più grave e di cui parlerò oggi, quelle in materia di celerità nel processo di legiferazione.

Non ho intenzione di affermare che il bicameralismo perfetto non si presti al rischio di allungar i tempi necessari all'approvazione delle leggi, e, addirittura, non mi ascrivo completamente nemmeno al partito di quelli che sostengono che nella nostra realtà sia in qualche modo necessario per rimediare cammin facendo agli errori di stesura di politici scarsamente capaci (temo anzi che permetta troppo spesso l'inserimento di emendamenti avulsi dallo scopo e dal senso delle leggi in esame, quando proprio non in contraddizione con le stesse o con loro parti).

Referendum costituzionale: fini, mezzi e problemi/1

Buongiorno,

ci sono due dati di fondo che mi rendono estremamente scettico rispetto alla proposta di riforma costituzionale che andremo a votare a dicembre: del primo, il fatto che ai cittadini viene fraudolentemente (perchè i Senatori erano stati scelti dai cittadini per fare altro) tolto (con la prevista eliminazione dell'elezione diretta del Senato e non solo) un pezzettino di possibilità di scegliere i propri rappresentanti (che saranno invece scelti dalle segreterie dei partiti) e di potere sui politici, avevo già scritto qui pochi post fa.

Il secondo aspetto riguarda il fatto che mi pare che con con questa riforma si finisca in più casi con l'affrontare il problema sbagliato, prima ancora di fornire la risposta sbagliata.