...e la storia sportiva diversa continua...

Buongiorno,

faccio seguito a questo post per segnalarvi che stasera ci sarà l'epilogo della vicenda sportiva di cui vi avevo parlato qui.

Una bella Milano si è infatti meritatamente aggiudicata gara 6 con un canestro da tre sulla sirena (bravi -specialmente il devastante Gentile- e fortunelli) portandosi sul 3 a 3 che rimanda l'aggiudicazione dello scudetto alla finalissima di stasera.

Ci sono comunque i presupposti perchè Siena abbia modo di congedarsi dalla pallacanestro italiana nel migliore dei modi: direi che sul campo ha già dimostrato tutto il possibile. Ancora complimenti.

Ciao

Paolo

P.S. Stavolta è sui Rai3


Padova: proprio quello di cui c'era bisogno

Buongiorno, 

dopo i ballottaggi avevo già segnalato la criticità della giunta eletta in quel di Padova: non sono serviti molti giorni al Senatore (per ora e probabilmente per sempre non dimissionario) neoeletto Sindaco per dimostrare quale sarà il polso con cui ha intenzione di amministrare la città, cui si era proposto in veste di emulo di Gentilini (ex sindaco peraltro trombato ed abbandonato della vicina Treviso) nel ruolo di sceriffo per risolvere gli enormi problemi di sicurezza.

Renzi: la lapide sul cronoprogramma

Buongiorno,

le recenti dichiarazioni del Primo Ministro Renzi, che indicano le cinque aree in cui opererà il nuovo "programma dei mille giorni", unitamente al fatto che ieri c'è stato l'incontro -ovviamente in streaming- con il M5S in materia di riforme istituzionali ed elettorali (1), è una chiara indicazione del fatto che forse non sono un paludoso gufo rosicone, ma, purtroppo, solamente un realista, persino per l'agiografico Menichini di turno.

Una storia sportiva diversa

Buongiorno,

se avete assistito annoiati ed attoniti al triste spettacolo della nazionale italiana di calcio che attendeva tranquilla tranquilla di passare alla fase ad eliminazione diretta (probabilmente confidando in un presunto diritto divino agli ottavi di finale) mentre gli avversari si guadagnavano il passaggio del turno giocando meglio di noi correndo e lottando con le unghie e con i denti (perdonatemi, quando ci vuole ci vuole), se siete rimasti insoddisfatti nella vostra fame di una bella storia sportiva, vi consiglio di acciuffare per la coda la conclusione di un campionato che i media hanno sacrificato (come quasi tutti gli altri) alla mortificante religione del calcio italico: quello italiano di pallacanestro.

Cosa rimarrà del nostro voto

Buongiorno,

moltissimi italiani hanno preteso (e parte di loro pretendono tuttora) che, a valle di una ampiamente dimostrata incapacità dei partiti di governare decentemente il nostro Paese e se stessi (incapacità solo in parte frutto di ordinamenti e regole ormai inattuali e più spesso tutelata proprio da una progressiva e costante opera di legisferazione e normazione che ha ritagliato ai partiti privilegi sempre più grassi ed ingiustificabili), vi fosse un arretramento dei partiti dall'amministrazione del Paese. Arretramento che si voleva attrverso una parziale revoca della delelga che si dava ai Partiti attraverso il voto e che si riteneva fosse ormai eccessiva e mal riposta.

Errori di mira

Buongiorno,

tra le notizie di questi giorni ce ne sono due che hanno preso un particolare rilievo: l'immunità parlamentare "a loro insaputa" per i futuri nominati nel nuovo Senato e le avventate dichiarazioni del prefetto di Perugia.

Sulla prima questione credo che ci sia talmente poco da dire da sembrarmi una situazione studiata ad arte per appuntare l'ennesima medaglia sul petto del generalissimo Renzi: posto che l'immunità parlamentare nasce allo scopo di sottrarre i rappresentanti del popolo a possibili arbitri giudiziari da parte di un regime tirannico, conferendo ai parlamentari uno status che riduce il loro rischio di essere arrestati allo scopo di impedirne l'attività politica (1), è evidente come, oltre a creare disparità tra chi è Senatore e chi non lo è nel bacino dei politici (sindaci, consiglieri regionali,...) da cui si attingerà per le nomine (2), non vi è motivo alcuno per cui chi è stato nominato debba temere una persecuzione politica da parte di chi lo ha nominato.

Il gioco delle tre carte

Buongiorno,

mentre non mi meraviglia che durante l'elaborazione della riforma del Senato si torni a parlare della possibilità che venga pienamente reintegrata l'immunità palramentzre (senza che nessuno la voglia, sia ben chiaro!)  non riesco a trattenere il mio stupore davanti alla pretesa da parte di Beppe Grillo di essere coinvolto dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi nel processo di elaborazione delle riforme istituzionali, pretesa manifestata con una sorta di lettera aperta sul blog del comico genovese in prima battuta e successivamente in qualche modo ribadita con qualche tweet. (1)

E il mio stupore è ancora maggiore dato che da parte del PD -o meglio da Renzi- giungono segnali di attenzione (se non proprio di apertura) alla cosa. 

Forse non tutti sanno che / Le riforme istituzionali

Buongiorno,

proseguo anche oggi con un paio di riflessioni che evidenziano come esista una certa distanza tra quelle che ritengo siano le aspettative degli italiani e quanto sembra essere in qualche modo posto in cantiere dal governo a presidenza Renzi, spostando l'attenzione dai dettagli di cui parlavo ieri (che sembrerebbero rendere molto meno rutilante e significativa la riforma della P.A.) agli aspetti di riduzione dei costi e del peso della politica, con particolare riferimento a cosa sembra prospettarsi per il Senato prossimo venturo e per le Province.

Forse non tutti sanno che... / La riforma della P.A.

Buongiorno,

visto l'acritico appoggio dei nostri media al leader maximo Matteo Renzi ed alle sue riforme (quali che siano), mi permetto di mettere in evidenza una serie di fatterelli che mi pare diano una immagine un po' diversa da quella luminosa e gioconda che viene avallata con un po' troppa faciloneria, secondo me, e lo faccio perchè il quadro d'insieme che si tira fuori guardando le cose un po' più in dettaglio è più preoccupante che sconfortante.


Cose che non finiranno

Buongiorno,

anche se normalmente non mi interesso di cronaca nera colgo l'occasione della triste bordata di notizie di questi giorni per rimercare molto brevemente un paio di riflessioni a margine, non particolarmente originali, ma sicuramente non molto assimilate.

Nemmeno oggi...

Buongiorno,

come da oggetto.

Mancano tempo energie ed ispirazione.

Spero di riuscire a riprendere quanto prima.

Ciao

Paolo

Incazzatevi come se l'avesse fatto Berlusconi!

Buongiorno,

nella mia beata ingenuità ritenevo che l'utilità di una commissione parlamentare stesse nella sua possibilità di fare sintesi politica di posizioni diverse in modo da ottenere una convergenza su una posizione il più ampiamente condivisibile. Il che dovrebbe essere una garanzia di rispetto anche degli eventuali dissenzienti.

Quindi o non ci ho capito nulla io, oppure la progressiva sostituzione nella Commissione Affari Cosituzionali di tutti i membri afferenti ai partiti di maggioranza che non condividono la riforma del Senato desiderata da Renzi (che, lo ricordo, prevederebbe un Senato composto da nominati in contrasto con quello elettivo richiesto dai dissidenti) rappresenta un atto molto grave, esattamente come sostengono Civati e Fassina, personaggi che, in quanto minoranza interna del PD, hanno il pieno diritto di contare come il due di picche quando si gioca con le carte trevigiane (e fa briscola denari).

Dall'esportazione della Democrazia alla Teocrazia

Buongiorno,

ieri l'offensiva condotta dalle milizie qaediste sciite sin da gennaio ha ottenuto un drammatico risultato: aggiungere alla già conquistata Falluja anche le città di Ninive, Tikrit e, soprattutto, Mosul, con una affermazione che ha scatenato il panico anche tra la popolazione di Bagdad.

A distanza di anni sta diventando evidente che il relativo ordine che vigeva nel Paese quando le truppe occidentali se ne sono andate dopo due devastanti guerre ed anni di embargo ed occupazione militare era una mera apparenza.

E, per finire, l'acutissimo analista del dopo ballottaggi

Buongiorno,

butto giù un ultimo schematico post di mie personalissime riflessioni / sensazioni sugli ultimissimi risultati elettorali, post che temo sarà improntato ad un fortissino bastiancontrarismo, almeno rispetto alla gran quantità di commenti dissonanti che sinora ho sentito in materia.

Comincio dalla situazione di cui cui più si parla, e cioè la sconfitta del PD a Livorno, sconfitta che personalmente fatico ad interpretare come una sconfitta epocale per il PD, perchè Livorno sarà anche la città dove è stato fondato nel 1921 il PCI e sarà anche stata amministrata per settant'anni dal PCI e dai partiti sorti dalle sue ceneri, ma, partendo dalle svolte e dagli strappi di Berlinguer per passare alla Bolognina di Occhetto e a tutti i cambiamenti successivi che hanno interessato il principale partito del centro sinistra, i cambiamenti di pelle e di anima sono stati tali e tanti che parlare di continuità tra PCI e PD è ridicolo e grottesco. 

Farewell to privacy

Buongiorno,


 Da quanto pare di capire si tratterebbe di sei Stati "diversamente democratici", per cui in effetti la cosa è piuttosto preoccupante: in quegli Stati il governo può in qualsiasi momento e senza alcun intervento del gestore di telefonia intercettare le comunicazioni di chicchessia.

Renzinguer: la nuova questione morale

Buongiorno,

come avrete capito dai miei ultimi post, ho l'impressione che la nuova tornata di indagini che colpisce la galassia delle grandi opere pubbliche in Lombardia e Veneto abbia tutte le potenzialità per scuotere dalle fondamenta un sistema di malaffare per ora solo presunto le cui dimensioni e la cui strutturazione pare essere ben superiore a quella della tangentopoli che spazzò via ampia parte dei politici che segnarono gli ultimi anni della Prima Repubblica.

Il sensazionalismo acceca

Buongiorno,

torno sull'argomento già trattato ieri, cioè gli arresti operati a seguito dell'inchiesta sulle malversazioni legate alla realizzazione del sistema di dighe mobili che dovrebbero limitare i danni delle acque alte a Venezia, l'ormai famigerato MOSE.

E ci torno perchè mi pare che i media, con pochissime eccezioni, stanno affrontando l'argomento con un approccio che non mi piace, perchè oscilla tra l'estrema generalizzazione e l'estremo particolare, senza dare una visione di insieme e la possibilità di comprendere veramente cosa stia succedendo sotto la superficie.

Il (primo?) botto veneto

Buongiorno,

sfruttando abilmente le mie conclamate e famose doti di veggente, poco meno di un anno fa scrivevo questo post, dove segnalavo i prevedibili sviluppi di ben altra portata di una notizia che, allora e ad un osservatore ignaro e distratto, poteva sembrare minore e confinata ad un ambito al più regionale.

Direi che cominciamo ad esserci.

Vino, osti e precarietà

Buongiorno,

uso un po' si spunti per tornare su uno dei miei chiodi fissi, perchè mi pare che l'attualità lo imponga, e anche che sarebbe ora di riconsiderare un po' delle nozioni che diamo per scontate.

In particolare l'ennesimo record negativo in termini di occupazione, in particolare quella giovanile, dovrebbe probabilmente farci riflettere un attimo.

Ci avevano detto che il mondo del lavoro aveva bisogno di flessibilità, e che questa sarebbe stata la chiave per lo sviluppo economico del nostro Paese nonchè la bacchetta magica per trovare lavoro.