Polito, l'integralista liberale, ed il populismo

Buongiorno,

lunedì ho letto sul Corriere della Sera questo articolo a firma Antonio Polito riguardante la diffusione a livello planetario dei populismi, articolo che ho trovato molto interessante perchè rivela un atteggiamento mentale dell'estensore che è molto lontano dalla realtà e tutto tranne che liberale.

Polito non si pone infatti il problema di capire se siano reali e diffuse le condizioni di disagio sociale che sono probabilmente almeno in parte alla radice dell'attuale successo dei politici di stampo populista, ma decide, pur rimproverando alle elites liberali una sostanziale inerzia e e negazione rispetto a questa situazione, di minimizzare. Il che non è poi molto diverso dall'atteggiamneto che rimprovera alle elite liberali occidentali, che descrive tra la negazione del problema e la fede nell'ineluttabilità del successo del modello liberale e liberista.

WiFi a 5 Stelle

Buongiorno,

sono il genitore di due figli che stanno tra la preadolescenza e l'adolescenza e, come tale, vedo quale attenzione esso dedichino al loro fottutissimo smartphone.

Per mia fortuna non sono tra i più presi dalla cosa, ciononostante in qualsiasi momento il loro primo pensiero è con grande probabilità quello di afferrare il cellulare e giocare / controllare cosa succede sui social.

Per questo motivo non mi meraviglia assolutamente l'indicazione data dalla neo sindaca di Torino Appendino di limitare la disponibilità dell'accesso ai WiFi all'interno delle scuole del suo comune, cosa utile primariamente allo scopo di eliminare un motivo di forte distrazione per gli studenti che vi frequentano le lezioni (1).

Autocrati e golpisti

Buongiorno,

confesso che, quando ho sentito del tentativo di golpe in Turchia, avendo poca stima di Erdogan e della sua politica (1), non ho nutrito particolare simpatia per il fornte lealista, ed ho condiviso il sospetto che il colpo di stato fosse, se non proprio eterodiretto, almeno tacitamente appoggiato dagli Stati Uniti, cui i rapporti con la Turchia di Erdogano devono rappresentare più di qualche imbarazzo.


Paradiso ritrovato

Buongiorno,

i miei post nascono nella stragrande maggioranza dei casi dalla mia insoddisfazione rispetto alle situazioni in cui mi imbatto, talvolta personalmente, più spesso in manierra indiretta, attreverso quello che apprendo dai media: credo si tratti di una cosa tutto sommato normale: non sono un gufo, ma sento maggiormente l'urgenza di comunicare ciò che mi pare non funzioni rispetto a quanto mi capita invece di apprezzare.

Quello di oggi sarà perciò un post un po' diverso dal solito.

Più o meno un anno fa avevo scritto un post molto critico circa una situazione di cui ero stato personalmente testimone quando mi ero recato a visitare l'affollatissima e trafficatissima cala di Pozzallo, in Cilento: cala magnifica, deturpata e resa invivibile da un abnorme, pericoloso e sconsiderato accesso di imbarcazioni cariche di turisti.

Latitanza

Buongiorno,

vi avverto che nei prossimi giorni, il blog sarà probabilmente più latitante ed irregolare che mai...

Ciao

Paolo

Funerali, Questori e Sindaci

Buongiorno,

c'è un aspetto della morte di Bernardo Provenzano che dovrebbe far riflettere, e non sto parlando delle modalità di applicazione del 41 bis (1), ma del fatto che il Questore ha prontamente disposto il divieto di celebrarne i funerali in ambito pubblico per ovvi motivi d'ordine.

Avete letto bene: il Questore, non il Sindaco.

Lost in moderation? Informazione e revisionismo oggi

Buongiorno,

vorrei mettervi a parte di un mio personale occasionale "esperimento", che verte attorno ai temi del revisionismo di cui ogni tanto mi occupo su questo blog.

L'antefatto è che, cercando altro, una settimana fa sono finito quasi per caso a leggere un non più recentissimo articolo su Il Secolo d'Italia intitolato "Almirante mai razzista. Ecco chi firmò quel manifesto (e ha strade intitolate)" relativo ad una polemica di un paio di mesi fa circa l'opportunità di intitolare a Giorgio Almirante una via di Roma, polemica di cui avevo già accennato qui

Spacchettamento: meglio di no

Buongiorno,

non mi pare di aver mai nascosto di avere moltissime perplessità rispetto alla proposta di riforme istituzionali che il Governo sta portando avanti, che celebra (tra Senati non più elettivi, Sindaci dirottati al Senato, permanenza di listini bloccati, premi elettorali incongrui) la più grossa cessione di sovranità popolare alle segreterie di partito dal dopoguerra in poi, traducendosi in una limitazione fortissima della nostra possibilità di eleggere liberamente i nostri rappresentanti e della rappresentatività degli eletti.

Devo però ammettere che i tentativi di giungere ad una approvazione della riforma attraverso un voto referendario in cui i contenuti della riforma siano "spacchettati" in voti distinti per argomento, come da ultimi hanno proposto anche i Radicali, mi paiono apportare più rischi di peggioramento che altro, quando anche fossero formalmente ammissibili.

Italiani e razzismo: il punto di vista di Tommaso

Buongiorno,

mentre io partorivo il post di ieri anche Tommaso aveva di che scrivere sullo stesso argomento.  Come sempre ringrazio ed approfitto:

Buondì,

mi deprime e fa arrabbiare contemporaneamente tutto ciò che sta intorno all'assassino di Emmanuel Chidi Namdi. Questo post non è equilibrato.

I fatti per come si sono capiti sono:
  • Emmanuel e moglie vengono insultati: "Scimmie!"
  • Il nigeriano reagisce - qui ci sono i punti meno chiari - nessuno tale da far pensare a legittima difesa, tuttavia.
  • L'arciitaliano lo ammazza.
  • Numerosi suoi connazionali in fondo approvano e si crogiolano nei mille distinguo.
Non basta che l'uomo sia stato ammazzato da un delinquente, noto per essere violento, definito ultrà (1) - ma sappiamo bene quale sia la parola giusta (2). 

L'Economist sbaglia (imho)

Buongiorno,

tra i commenti e le analisti alla Brexit ho trovato interessante e sorprendente, anche se secondo me fuorviante, quello contenuto in questo articolo del Post, a sua volta ispirato da una sorta di tentativo di autocritica dell'autorevole Economist in materia di politiche economiche.

Sostanzialmente l'Economist ritiene che una componente del voto pro Brexit sia stata legata al rifiuto delle politiche liberiste da parte di coloro che, in Inghilterra, ne sono stati esclusi, e che i sostenitori del liberismo avrebbero dovuto evidenziare maggiormente i vantaggi derivanti da liberalismo e globalizzazione e le conseguenze degli errori dei "tecnocrati" quali la struttura rigida dell'Euro (cui peraltro gli UK non aderivano, cosa che sembrerebbe rendere l'argomento deboluccio).

Una realtà di sorrisetti e ghigni

Buongiorno,

confesso che ho accolto con un sorrisetto divertito la soddisfazione davanti alla notizia dell'autorizzazione data all'Italia dalla UE perchè attivi, in caso di necessità derivante dagli effetti della Brexit, un piano emergenziale di tutela sulle nostre banche che portrebbe portare ad erogare sino a 150 miliardi di garanzie per evitare il tracollo del nostro sistema bancario.

E il sorrisetto nasce dal fatto che siamo formalmente autorizzati a fare qualcosa che le nostre finanze non ci permettono, dato che 150 miliardi sono una cospicua fetta del nostro PIL, circa l'8%, il che significa che quella garanzia avrebbe più o meno il valore della carta su cui verrebbe scritta.

No, je ne suis pas

Buongiorno,

oggi post difficile, perchè si gioca su sottili distinguo: spero di non incartarmi perchè mi rendo conto di muovermi sul filo di una lama sottile ed affilata, specialmente se dovessero essere confermate le illazioni che vorrebbero che l'attentato di Istanbul sia opera di militanti dell'Isis.

Il cordoglio e la solidarietà alle vittime è fuori discussione: nessuno dovrebbe soffrire e morire così, nessuno dovrebbe essere condannato a vivere nel dubbio e nel timore e in tal senso chi abbia commesso l'attentato non cambia nulla, come non cambia chi ne sia stato vittima.