Sulla pelle dei più deboli

Buongiorno,

il post di oggi inizia con una sviolinata per l'ottimo Sebastiano Barisoni che, dopo lustri di ascolto per quanto possibile assiduo (purtroppo i miei orari di lavoro non  permettono di ascoltare regolarmente la sua trasmissione), personalmente continuo a considerare:
  • di gran lunga e da lustri il miglior giornalista di Radio24
  • uno dei più chiari giornalisti economici italiani se non il più chiaro in assoluto
  • uno dei giornalisti italiani deontologicamente più corretti
  • uno dei giornalisti italiani più intellettualmente onesti
  • qui mi fermo, se no comincerete a pensare che questo non sia un post, ma un caso di web marketing

Imprese italiane dalla retorica alla realtà

Buongiorno,

approfitto di un articolo uscito un po' in sordina sul Sole 24 Ore di alcuni giorni fa per tornare su un mio pallino, cioè l'origine della inadeguatezza strutturale delle aziende italiane rispetto alle principali concorrenti.

L'articolo in realtà tratta di altro argomento cioè lo scarso appeal che hanno le aziende italiane per gli investitori stranieri malgrado la loro minor dimensione (che, per logica, dovrebbe invece renderle più facilmente scalabili), tema che è però collegato ed anzi discende direttamente da quanto mi interessa, e che credo venga avvalorato dai dati contenuti nell'articolo stesso.

Abituati a tutto, fino alla morte!

Buongiorno,

riprendo un aspetto del post di Tommaso di lunedì, che però mi ha riacceso l'attenzione su di una cosa su cui da tempo ho maturato il mio algido ed autorevole parere (attenti a voi! questo è un post sociologico!), e cioè quanto possa essere dannoso il sistematico trattare determinati aspetti dell'attualità al di fuori del loro contesto più ovvio e naturale.


Lettere europee: fumo ed arrosto

Buongiorno,

giungo con un po' di ritardo a commentare la lettera "Strictlty Confidential" indirizzata dal vice Presidente della Commissione Europea Jyrki Katainen a Padoan, lettera che ha generato un tourbillion di comportamenti irrituali se non sprezzanti da parte degli esponenti del governo italiano (e relativi commenti), comportamenti talmente anomali da catalizzare l'attenzione, sviandola dai contenuti della lettera stessa.

Ed in effetti la mia impressione è che il governo italiano abbia scelto di perseguire anche in Europa il metodo Renzi, sollevando una spessa cortina di fumo, provocando e denigrando, a ragione o a torto, chi gli ha mosso critiche e ponendolo in qualche modo sul banco degli imputati e spostando l'obiettivo dal merito della questione.
 

Orgogliosa incomunicabilità preventiva

Buongiorno,

secondo post del giorno. Non perdetevi qui il primo, di Tommaso.

Premetto che questo post è stato scritto venerdì, quindi prima dell'inizio della manifestazione a Roma della CGIL e prima dell'inizio della convention alla Leopolda, manifestazioni che sono diventate il modo per rimarcare le divisioni interne all'area politica avente come riferimento il PD (1).

E la premessa è necessaria, perchè purtroppo il post esce con una tempistica che non permette di apprezzare sino in fondo quanto siano diventate pregiudizialmente inconciliabili le posizioni delle due anime del PD.

Ridono

Buongiorno,

Tommaso vi offre il primo post del giorno. Il mio esce ad ora di pranzo.

un piccolo esempio di come funziona il meccanismo dell'indignazione in Italia.

1) Conferenza stampa. Presenti Delrio e Chiamparino. Fuorionda. Il vicepresidente pronuncia la frase: "Comincio io come padrone di casa, porta pazienza. Poi se vuoi andare avanti tu, a me non me ne frega un cazzo"

2) Un giornalista capisce male e riporta: "Comincio io con banalità", cambiando il senso all'intera frase. Orde di ignobili sciacalli privi professionalità riprendono la notizia. Il tutto è ricostruito dal sempre attento Luca Sofri.


L'ispirazione scarseggia

Buongiorno,

causa mancanza di ispirazione, tempo ed energie, nonchè di fill - in già pronti, oggi mi limiterò ai saluti...Sorry

Ciao

Paolo

Calcio: ciò di cui oggi non parlo

Buongiorno,

l'altro ieri  il capitano della squadra che sostiene che la Juventus dovrebbe giocare in un campionato a parte perchè eternamente favorita dagli arbitri si è impossessato di un ulteriore storico record: è il primo ed unico ad aver perso due volte per 7 - 1 in Champions.

Con l'innata signorilità che mi contraddistingue, gli faccio i miei complimenti, ma non ne parlerò in questo post. :-)

E non polemizzerò nemmeno sul fatto che nessuno degli organi istituzionali preposti aveva previsto ed avvertito la cittadinanza della disastrosa e catastrofica grandinata che si è abbattuta nella porta alle spalle del portiere giallorosso, con chicchi delle dimensioni di palloni da calcio. :-)

Coerenza

Buongiorno,

come ricorderete mi diletto di tanto in tanto a fare le pulci ad alcuni giornali di cui ho scarsa stima (perchè anche per incartare il pesce trovo di meglio).

E' in questo contesto che vi sottopongo questo breve ma appassionato articolo di Alessandro Sallusti, direttore de il Giornale, in cui esprime vicinanza ed apprezzamento a Gian Micalessin, un giornalista della sua testata che ha deciso di raggiungere il fronte siriano per documentare quanto vi avviene.

Un bel tacer non fu mai scritto

Buongiorno,

il riferimento è a quanto scrive Filippo Facci dall'alto della sua cattedra di Epidemiologia in questo esaustivo ed ironico articolo sul perchè secondo lui sarebbe sostanzialmente impossibile essere contagiati dal virus Ebola. Almeno questo è quanto si evince dal confronto tra le precauzioni che sarcasticamente suggerisce e le condizioni igeniche presenti nel mondo occidentale.

Come però spesso avviene quando si è incompetenti in materia, consultare una fonte attendibile prima di parlare sarebbe bene. Riuscire a comprendere cosa c'è scritto sarebbe anche meglio, specialmente se si è intenzionati a scrivere qualcosa su un quotidiano a diffusione nazionale. Ma probabilmente ancor prima bisognerebbe essere in grado di capire cosa sia una fonte attendibile. 

0,15 mln. Post celebrativo.

Buongiorno,

le statistiche di blogger mi dicono che, sebbene io personalmente avverta una certa stanchezza nella conduzione, il blog, dopo poco meno di quattro anni di vita, quasi milletrecento post (per una parte dei quali ringrazio tutti i contributori esterni ed in particolare Tommaso) e quasi seimila commenti pubblicati ha raggiunto una nuova piccola tappa simbolica nel numero di letture.

 La mia stanchezza si traduce in un minor numero di post (orientativamente quest'anno credo che scenderò verso i 250 post), cui peraltro, almeno negli ultimi mesi, sembrerebbe far riscontro un numero di lettori leggermente crescente, pur tra alti e bassi.


Non li capisco (o forse si)

Buongiorno,

dopo le cene (stavolta normali e non eleganti) tra Vladimir Luxuria e Silvio Berlusconi (& consorte in pectore) e la conseguente promessa del Presidente del Consiglio Matteo Renzi di voler mettere in campo in breve tempo le unioni civili per coppie omosessuali sulla falsariga di quelle tedesche (1), non potevano mancare le solite reazioni imbarazzate di chi, sinora, ha avversato qualsiasi passo in quella direzione.

Familismo e meritocrazia

Buongiorno,

sentiamo molto spesso lamentare quanto l'assenza di meritocrazia costerebbe all'Italia, attribuendo per intero il costo al settore pubblico con una scontatezza che ha ormai trasformato la cosa in un luogo comune, luogo comune che peraltro mi è già capitato di contestare in passato.

In sintesi, sostengo che, poichè i figli, diversamente dalla maggior parte dei dipendenti pubblici, non sono tali grazie a concorso per titoli ed esami nel quale abbiano a dimostrare qualche capacità, ma comunque ereditano l'azienda paterna e/o i posti nel consiglio di amministrazione, il familismo spinto che contraddistingue le aziende italiane è in materia di meritocrazia un peccato originale che surclassa quello di un settore pubblico dove gli incarichi di origine politica ed avulsi dalle capacità sono una frazione minima (magari importante per ruolo ma minima).

Grillo rianima anche Alemanno

Buongiorno,

oggi secondo post. Quello serio è qui.

Un po' di tempo fa scrissi che la scelta dei grillini di sbeffeggiare Bersani che, vincitore senza numeri delle elezioni politiche, proponeva loro un accordo per governare era un robusto ricostituente per una destra berlusconiana (in quel momento finita in un cul de sac politico e in un minimo elettorale) che veniva di fatto innalzata dai grillini ad essere un alleato indispensabile a chiunque avesse voluto governare (1).

Burocrazia: le radici del male

Buongiorno,

in questi giorni si sono sovrapposte due notizie diverse per portata e distanti quanto lo possono essere Genova da Pordenone, ma accomunate dall'atroce dimostrazione di come la burocrazia stia affondando l'Italia: l'alluvione (l'ennesima) di Genova ed il suicidio del gestore del Caffè Letterario di Pordenone.

Eventi probabilmente propiziati ed amplificati nel primo caso da un fermo imposto da ricorsi giudiziari ai lavori di adeguamento del sistema idraulico cittadino -la cui inadeguatezza rispetto agli eventi climatici si è dimostrata drammaticamente venerdì-, e nel secondo dalla dimenticanza di un documento tra i tanti necessari per partecipare alla gara per la gestione del locale che già stava gestendo da dodici anni a seguito di precedenti affidamenti in appalto (il suicida non aveva incluso la fotocopia della carta di identità ed era pertanto stato escluso).

Le malattie degli altri

Buongiorno,

il mondo occidentale sta guardando con un po' di apprensione in questi giorni lo sbarco ed i primi contagi del virus Ebola in Europa e negli Stati Uniti.

La cosa ci insegna alcune cose evidentemente non del tutto chiare ai più, delle quali probabilmente sarebbe bene far tesoro per i tempi a venire.

Optì Pobà e il suo amico Tavecchio

Buongiorno,

pubblico oggi con colpevole ritardo  un post che Tommaso mi aveva proposto qualche giorno fa:

Buondì,
ascoltavo la radio l'altro giorno e si parlava di quella brava persona che ricopre il ruolo di Presidente della FiGC.

Zamparini, noto intellettuale moderato, sosteneva che la UEFA è un "potere forte" e che la sospensione di Tavecchio per le frasi razziste è dovuta a ragioni politico/affaristiche. Naturalmente non meglio definite.

Il governo dei luoghi comuni genera mostri

Buongiorno,

l'effetto sostituzione è in economia il comportamento per cui, davanti ad un cambiamento di prezzo, di reddito o di utilità un consumatore razionale modifica la sua politica di acquisto. Detto così potrebbe parere un concetto un po' astruso, per cui mi aiuto con un esempio. In cucina l'uso di burro e margarina è parzialmente sovrapponibile, anche se il secondo, pur essendo più caro, è normalmente ritenuto di qualità superiore per l'uso culinario. Come si comportano gli acquisti di burro e margarina? (se preferite ragionate su olio extravergine di oliva ed olio di semi, ma continuate a leggere, non ho intenzione di fare un post su Masterchef...)

Noi, la Turchia, i Curdi e l'Isis

Buongiorno,

mi piacerebbe scrivere di come, una volta di più, ai Curdi venga riservata una buona dose di indifferenza (1) davanti all' ennesimo genocidio di cui sono vittime, genocidio operato dall'ennesimo nemico (li hanno massacrati un po' tutti, per quanto territorialmente di competenza: i Turchi, gli Iracheni, i Siriani e adesso, buon ultimo, l'Isis), ma è argomento troppo esteso e complesso sia per me che per uno dei miei post. 

Nei panni della Camusso

Buongiorno,

dopo mesi e mesi di schiaffi, accuse ed attacchi al sindacato (1), dopo aver buttato sul tavolo qualche questioncina di poco conto nel loro campo (vado a memoria: l'art. 18 e la sua inapplicabilità al personale del sindacato -ma anche dei partiti come il PD, cosa che Renzi normalmente omette-, il TFR in busta paga -con buona pace del credit cruch per le piccole imprese e della previdenza integrativa per i lavoratori dipendenti-, la contrattazione nazionale, il salario minimo...), improvvisamente, sorpresa sorpresa, il Primo Ministro Renzi sente la necessità di confrontarsi in sede istituzionale con il sindacato stesso.

Democracy for italian dummies

Buongiorno,

oggi vi propongo un post vagamente sociologico (!): pochissimi fatti, molte personalissime opinioni ed interpretazioni. Pigliatelo con tutte le cautele del caso: a scrivere è un ingegnere che scrive in un blog che si chiama Acuto come una palla, in fondo....

Dopo reiterate esperienze negative riportate negli anni tentando di esportare la democrazia in Paesi che non avevano una tradizione ed una cultura orientata in tal senso, abbiamo maturato una certa consapevolezza del fatto che la democrazia è uno specchio della cultura del posto e non banalmente un modello politico applicabile al di fuori ed al di là di questa.

Lirica e stecche

Buongiorno,

ieri le vicende del Teatro dell'Opera di Roma, che nei giorni scorsi erano tornate alla ribalta per le dimissioni del Maestro Muti, sono culminate nella decisione del Comune di Roma di procedere al licenziamento di oltre un terzo del  personale del Coro e dell'Orchestra, per esternalizzarne l'attività.

Nei giorni scorsi avevo provato a cercare di capirci qualcosa su uno degli aspetti della vertenza che meno mi apparivano chiari, aspetto peraltro fondamentale, e cioè il perchè di una posizione apparentemente suicida o quanto meno autolesionista dei musicisti, che da quanto emergeva dalla maggior parte degli articoli, apparivano essere la causa prima (se non l'unica) dell'abbandono di Muti a causa delle loro pretese e delle loro bizze, andate ben al di là del ragionevole.

La giusta base dati

Buongiorno,

un paio di giorni fa tutti i quotidiani hanno partorito un qualche articolo relativo in seguito alla presentazione pa parte di Cittadinanzattiva del proprio rapporto sulla sanità in Italia.

I titoli erano tutti mediamente piuttosto allarmanti, in stile: "Due anni per un intervento e ticket troppo cari, italiani in fuga dalla sanità pubblica",  ragion per cui sono andato a leggerne i contenuti, che di primo acchito, apparivano ancor più preoccupanti dei titoli: liste di attesa eterne ed in allungamento, medici inaffidabili, costi alle stelle, servizi introvabili.

E se ti pagassi coi tuoi soldi?

Buongiorno,

archiviata l'ordalia con cui Renzi ha per l'ennesima volta ed in maniera assolutamente scontata umiliato l'opposizione interna utilizzando in modo strumentale l'abolizione (vera o presunta, utile o meno) dell'art.18 (1) è suonato un altro campanellino, che vorrebbe che Renzi fosse intenzionato a trasferire in busta paga parte di quanto attualmente viene accantonato dalle aziende per il pagamento del TFR, replicando in questo modo l'incremento in busta già ottenuto con gli 80 euro.

Il che sarebbe perfettamente in linea con la visione ottocentesca (2) di contrapposizione tra imprenditori e dipendenti che l'eventuale abolizione dell'art. 18 porterebbe avanti (se pretendi di potermi licenziare senza giusta causa e pagando un trascurabile indennizzo è evidente che ritieni di non avere interessi condivisi con me. Perchè quindi dovrei quindi continuare a lasciarti disporre di una parte della mia retribuzione se i nostri interessi divergono?), altrettanto distruttiva per il mondo del lavoro italiano e sarebbe un provvedimento la cui portata è similmente intaccata dai contratti precari, almeno per quanto ho avuto modo di capire.