Bersani e quella famosa storia dei non detti...

Buongiorno,

la scelta di Bersani e della minoranza interna del PD di non partecipare alla riunione dei gruppi parlamentari del PD di ieri è stata presentata dai media un po' come il colpo di coda della vecchia guardia PD intenzionata a cercare di mettere in difficoltà Renzi sottraendosi ad un reale confronto sui temi concreti.

Tale versione è stata ovviamente avallata da un Renzi che ha parlato di quella sede come del luogo per esercitare la fase dell'ascolto delle idee altrui e si è detto stupito della scelta della minoranza di non partecipare bollandola come inaccettabile nostalgia dei "vecchi caminetti".

Le mani sulla cultura

Buongiorno,

ben sapendo che la cosa potrebbe essere interpretata come come una excusatio non petita a più livelli, premetto che il post di oggi nasce a prescindere dai suoi attori, ed anzi con qualche perplessità dettata da una mia profonda ignoranza dei due mercati di cui parlo e solo dopo che mi è sembrato di veder prendere corpo e consistenza al secondo fronte della manovra a tenaglia che mi pare si stia cercando di stringere attorno alla non certo brillante industria culturale italiana.

Renzi, la volpe del deserto (politico)

Buongiorno,

in tanti, per ora basandosi più sul risultato dei sondaggi che su quelli -attualmente limitati e fuori contesto- delle elezioni, ammirano l'indubbia capacità di comunicazione che il Primo Ministro Renzi riesce ad instaurare con l'elettorato o, almeno, con i media sempre adoranti nei suoi confronti.

E' molto meno frequente sentirlo elogiare per le capacità tattiche, cosa che personalmente mi appresto a fare analizzando il tempismo ed il modo con cui ha affondato i denti nella gola del segretario della FIOM Landini, facendo fare un gran passo avanti alla resa dei conti che da anni oppone il Premier al Sindacato.

Concorrenza? #consumatorestaisereno

Buongiorno,

dopo le scuse di prammatica per i sempre più frequenti buchi nelle pubblicazioni del blog, passo al tema del giorno, cioè il ddl sulla concorrenza, del quale alcuni contestano dei dettagli più o meno rilevanti, sostenendo che comportano un passo indietro nella tutela degli interessi del consumatore.

A mio avviso, in realtà, probabilmente sull'argomento sarebbe necessario un esercizio (sicuramente poco attraente per gli standard decisionali della politica cui ci siamo ormai da tempo assuefatti) che parta dal porsi il problema, prima di sparare a colpo sicuro la soluzione.

Il non detto che diffama

Buongiorno,

Nicola Porro alcuni giorni fa ha commentato in maniera piuttosto pesante ed inutilmente sarcastica il fallimento dello sciopero promosso dalla FIOM nello stabilimento FCA (o FIAT, come preferite) di Pomigliano.

Purtroppo il sarcasmo serve a mascherare il fatto che, probabilmente, il giudizio di Porro è dettato principalmente da una posizione talmente preconcetta (e magari anche corretta, non lo escludo) da sottrarre al lettore un elemento fondamentale quale sono le motivazioni della controparte, sostituendole con le ferme convinzioni dell'articolista.

L'immaginifica soluzione politica

Buongiorno,

dopo la fuga in avanti nella quale la Ministro della Difesa Pinotti aveva sbandierato la disponibilità (o forse la volontà?) italiana di porsi a capo di una missione militare volta a contrastare l'avanzata del'Isis in Libia, il suo collega agli esteri Gentiloni ha invertito la rotta invocando invece una soluzione politica e diplomiatica.

Non ho intenzione di fare analisi su un governo che nel giro di due giorni cambia diametralmente idea su una bazzecola quale imbarcarsi in una guerra inserendosi all'interno di un conflitto civile / religioso / tribale già in corso (1). E' cosa da psichiatri (di quelli bravi) e va quindi evidentemente molto oltre le mie capacità.

L'altra metà del bicchiere europeo

Buongiorno,

se venerdì ho voluto vedere la (quasi) metà piena del bicchiere della attuale politica europea, con i piccoli progressi fatti verso un tentativo di soluzione per la questione greca e per quella ucraina, oggi mi ritrovo molto sconsolatamente a commentare invece la metà abbondante sconsolatamente vuota, tragicamente evidenziata dalle drammatice notizie dell'ennesima strage di migranti annegati nel Mediterraneo durante il tentativo di raggiungere le coste europee.

Europa: sempre meglio che niente

Buongiorno,

Ieri l'Europa sembra aver portato a casa due risultati piccoli piccoli in due questione di grande importanza.

Grazie alla BCE ha accordato alla Grecia altri cinque miliardi di prestito, cifra che permette di avere qualche giorno per cercare di trovare una via per uscire dal pericoloso cul de sac in cui la questione greca si è infilata.

Grazie anche a Merkel ed Holland (1) ha riaperto qualche prospettiva per il raffreddamento di una guerra civile ucraina alle porte di casa e sulle direttrici che ci permettono di approvvigionarci di energia.

Medicina peggiore del male.

Buongiorno,

sto guardando con un certo divertimento le capriole con le quali prima un allarmato Silvio Berlusconi, poi i suoi fedeli  trombettieri mediatici, segnalano allarmati i rischi di deriva autoriataria legati alla politica che sta portando avanti Renzi.

Leggendo quanto affermano un SB che comincia a sentir vicino il fine pena ed il giulivo Sallusti si potrebbe pensare che anche questo post sia una manifestazione dell'orologio rotto di cui parlavo di ieri, perchè nelle affermazioni dei due, con i quali sono pressochè sempre in pieno e totale disaccordo, si ritrovano molte delle considerazioni negative sul modo di (non) fare politica di Renzi che avete già trovato in questo blog.

Italian Sniper (1)

Buongiorno,

a differanza di molte volte in cui ho preso le distanze da chi aveva aperto il fuoco contro dei malviventi sostituendosi alle forze dell'ordine, le ricostruzioni che ho letto di quanto sembra essere avvenuto a Nanto mi fanno pensare che il comportamento del benzinaio che ha sparato ai rapinatori sia stato coraggioso e più che corretto nell'operare (2). 

Nulla di quanto ho letto mi fa pensare che l'uso delle armi da parte sua sia stato avventato e meno che giustificato.


Cosa ne dicevamo

Buongiorno,

il massiccio abbandono del Partito da parte dei parlamentari di Scelta Civica a favore di un più accattivante ed elettoralmente sicuro Partito Democratico è oggetto in questi giorni di un sorprendente numero di critiche.

Sorprendente, perchè, in proporzione, un simile percorso effettuato da un ancor più pingue numero di parlamentari ex M5S verso PD o gruppo misto non aveva generato altrettranto sarcasmo nei confronti dei transfughi, benchè il passo politico fosse ben più lungo ed azzzardato (in fondo SC era ed è alleato di governo del PD ed alcuni degli attuali transfughi, se non ricordo male, erano già passati dal PD ad SC vuoi per convinzione politica, vuoi per permettere la nascita del gruppo parlamentare, mentre il M5S era ed è la nemesi politica del PD).

Timeo Danaos

Buongiorno,

nel caos che si è generato attorno alla questione greca sembra che l'Europa si stia dibattendo da un po' troppo tempo nel dubbio se suicidarsi sul piano politico spingendo la Grecia al collasso e fuori dall'Europa stessa (ipotesi che sinora sembra essere stata preferita, e che attualmente trova nuovo ossigeno nel fatto che il governo greco appena insediato è di sinistra, mentre l'Europa è marcatamente sull'altro fronte politico della barricata), oppure suicidarsi sul piano economico accettando le pretese del leader di Syriza di ristrutturare ulteriormente il debito pubblico greco pur in assenza di riforme sufficienti allo stato attuale a garantirne la sostenibilità.

...e adesso?...

Buongiorno,

Oggi, in assenza di notizie secondo me di rilievo, un post con più opinioni che fatti. Praticamente uno sfogo. Vi ho avvertiti.

Negli anni scorsi, credo già nei commenti e nei post sull'Antizanzara, mi è capitato spesso di sostenere che il tramonto di Berlusconi e della sua destra sarebbe avvenuto non a causa dell'opposizione, ma malgrado questa, o meglio a causa della totale inconsistenza politica di un'opposizione appiattita su posizioni anti berlusconiane, apparentemente non in grado di proporre un'alternativa programmatica e spesso pronta a perdere pezzi a favore dell'allora maggioranza.

Qualcuno mi spieghi, per favore

Buongiorno,

il dopo nomina di Mattarella a Presidente è caratterizzato da un diffuso senso di soddisfazione che attraversa con poche eccezioni l'intero arco parlamentare, soddisfazione per l'atto politico più che per la qualità della persona eletta. 

Restano esclusi in toto solo i leghisti, mentre, da quanto traspare, trovano motivi di soddisfazione almeno parziale persino quelli che sono stati traditi e stanno deflagrando, quelli che sono stati indicati come partitini inutili che dovrebbero leccarsi le ferite ed i duri e puri che rivendicano come proprio il successo di avere un Presidente NN.