NTV resisti: le FFSS ti fanno pubblicità gratis!

Buongiorno,

qualche giorno fa scrivevo a proposito delle vicende legate ad NTV ed alle sue attuali difficoltà economiche.

Immagino che quanto accadutomi domenica, quando ho deciso di approfittare della bella giornata per passare una mezza giornata a Venezia, giustifichi una integrazione a quanto avevo già scritto.

Lasciata l'auto nei pressi della stazione a Mestre ed acquistati in edicola i biglietti (1), mi sono recato al binario dove era in attesa il primo treno utile per Venezia, una Freccia-qualcosa- in ritardo di una ventina di minuti.

Sapendo che:
  •  la tratta tra Mestre e Venezia è un cul de sac ed anche volendo non sarebbe possibile proseguire oltre perchè i binari si arrestano,
  • i treni a lunga percorrenza a Mestre si svuotano e viaggiano semivuoti sino al capolinea di Venezia S. Lucia (2), 
  • tra Mestre e Venezia non vi sono fermate intermedie (3), 
  • la tratta è troppo breve e inframmezzata da scambi per permettere ai treni veloci di fornire un qualche vantaggio in termini di tempo rispetto agli altri treni
ho chiesto, assieme ad altri in attesa, se potevamo salire sul treno, evitandoci l'attesa residua.

Insomma avevamo i nostri biglietti regolarmente obliterati e chiedevamo di poter accedere ad un servizio identico a quello per cui avevamo pagato allo stesso fornitore che avevamo pagato, ma avrei accettato di buon grado di viaggiare in piedi nel caso qualcuno avesse ritenuto oltraggioso che le mie algide chiappe sedessero sugli stessi scranni su cui si accomodano i VIP del trasporto ferroviario.

Dopo un breve rimpallo di responsabilità (“Proviamo a sentire il capotreno...”) ci è stato detto che non potevamo accedere alle Frecce con biglietti a percorrenza regionale e venivamo quindi lasciati giù sul marciapiede.

La cosa si è ripetuta con il secondo treno disponibile, un quarto d'ora dopo: anche questo era una Freccia di qualche tipo ed è stato tutto identico, binario compreso. L'unica differenza è il fatto che questo treno era in orario.

Dopo altri cinque minuti (ed una attesa complessiva inutile di una ventina di minuti) siamo riusciti a prendere il primo regionale disponibile, sempre allo stesso bianrio, ovviamente ben più affollato dei precedenti.

La sintesi di quanto avvenuto è che due treni hanno coperto la tratta Mestre Venezia semivuoti lasciando in stazione dei clienti che avevano pagato lo stesso fornitore per lo stesso servizio, clienti ovviamente più arrabbiati che insoddisfatti, sia per l'attesa che per il maggior affollamento cui erano stati costretti.

Non ce l'ho con i bigliettai ed i capitreno, anzi sono sicuro che abbiano fatto esattamente quello che dovevano ed abbiano applicato correttamente i regolamenti aziendali, ma questo, paradossalmente, rende più grave la cosa (3).

Sono i dirigenti a doversi rendere conto del fatto che le soluzioni tecniche ed organizzative aziendali sono inadeguate e controproducenti e a doverle correggere, ma, almeno in questi due casi -biglietti e divieto di accesso- evidentemente non è così, malgrado sia chiaramente possibile avere un migilioramento del servizio (tale è garantire ai clienti una maggior comodità ed una maggior frequenza nei collegamenti) a costo zero.

Ecco, se io fossi Montezemolo o Della Valle cercherei di tenere duro con NTV. 

Anzi, cercherei di espandermi nel traffico locale. Perchè da nessuna altra parte al mondo trovi un concorrente che ti fa, gratis, la più efficace delle pubblicità.

Ciao

Paolo

(1) Il fatto che l'edicola (ma anche il tabaccaio) sia da anni un punto vendita preferibile rispetto alle biglietterie (tradizionali ed automatiche) di FS è indice di un problema che evidentemente ad FS non interessa risolvere razionalizzando la propria organizzazione...

(2) chi deve prendere una coincidenza o andare all'aeroporto si ferma a Mestre, che è il vero snodo viario, non procede certo fino a Venezia S. Lucia che è servita come capolinea esclusivamente dell'unico ramo ferroviario proveniente da Mestre)

(3) in realtà vi sarebbe Porto Marghera, ma ormai i treni che vi fermano sono eccezioni più che rarità

(4) sino a qualche tempo fa il divieto di salire sui treni veloci da Mestre a Venezia mi pare venisse addirittura annunciato dagli altoparlanti...

4 commenti:

Michele R. ha detto...

Buongiorno,
spesso viene riproposta l'immagine del treno come mezzo di trasporto "ecologico" ed economico. Purtroppo la seconda voce non vale,in quanto ho constatato che per la tratta Livorno - San Vincenzo, per portare al mare la famigliola, con i soldi spesi per acquistare i 3 biglietti A/R potevo fare il pieno alla mia auto e percorrere 4, 5 volte quella stessa strada.
Sono d'accordo con la tua conclusione: NTV tenete duro!

Saluti
PS E credo che anche alla voce ecologia, o meglio pulizia, ci sarebbe qualcosina da dire...

PaoloVE ha detto...

@ MR:

metterci solo il costo della benzina è fare un conto parziale: se comincia a spalmarci su anche i costi di acquisto, manutenzione, bollo, assicurazione ed eventualmente autostrada e parcheggio le cose cambiano, spesso molto.

Ho fatto qualche volta questi conteggi e, in effetti, normalmente l'auto risulta comunque più economica se devi muoverti con 3 o più persone (e talvolta anche con 2...).

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...

Il parcheggio e l'autostrada sicuramente. Il bollo e l'assicurazione e, aggiungo, la manutenzione ,si spalmano su un anno e incidono relativamente ( nel mio caso sono circa 2,5€/giorno). Comunque l'auto la mantengo principalmente per recarmi al lavoro, ne farei a meno volentieri se potessi, per cui dal momento che ce l'ho la utilizzo anche per ragioni di piacere.

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

il problema è proprio nella scelta di puntare solo sul treno come alternativa all'aereo, da cui l'alta velocità.

Scelta condivisa da Trenitalia e da NTV.

La scelta di rinunciare al trasporto locale è legata a motivi economici e, come è naturale non tiene conto delle conseguenze sociali - tra cui peraltro l'obbligo di fatto di avere un'auto.

A questa scelta, che mi pare un peggioramento della qualità della vita, si unisce l'ottusità burocratica che porta all'episodio raccontato nel post.

Questo è l'unico mondo possibile, pare.

Saluti

T.