Confusione fuori dalle sbarre

Buongiorno,

confesso di essere rimasto molto perplesso davanti alle dichiarazioni del Presidente Napolitano (che ammetto di aver ascoltato un po' distrattamente) che invitano il Parlamento a valutare la depenalizzazioni, indulti ed amnistie al fine di ridurre il disumano affollamento delle nostre carceri.

Perplesso perchè depenalizzazioni, indulti ed amnistie hanno percorsi, significati ed impatti tra loro molto diversi e trovo improprio presentarli tutti insieme.

Talmente diversi che personalmente mi ritrovo da un lato ad essere aperto all'idea di depenalizzare alcuni reati di minore rilevanza (il che crea un effetto di tipo strutturale sul numero degli ingressi in carcere e conseguentemente dei detenuti), mentre dall'altro sono sostanzialmente contrario ad amnistie ed indulti, il cui effetto è solo transitorio e che pongono il problema di mettere in discussione la certezza del diritto (1).

Ma la perplessità davanti alle affermazioni di Napolitano sono nulla rispetto allo sconcerto che mi hanno provocato le reazioni inconsulte degli esponenti del M5S.

Costoro, al legittimo dubbio che dietro all'iniziativa del Presidente potesse nasconderci una iniziativa volta a favorire il condannato Silvio Berlusconi, hanno reagito sgangheratamente e senza alcuna esitazione ostentando la certezza che dietro ad un eventuale amnistia o indulto ci debba essere solo l'ennesimo provvedimento ad personam, senza minimamente chiedersi se in realtà le cose stiano proprio così e se, nel caso anche fosse, quei provvedimenti non possano avere comunque effetti positivi sul piano generale (2).

Mai come in questo caso mi sono apparsi accecati dall'odio, incapaci di un ragionamento generale (3), volonterosi carcerieri ad personam, vittime e protagonisti di uno dei due oltranzismi che hanno bloccato la politica italiana dell'ultimo ventennio: non il berlusconismo ma l'altrettanto cieco ed ottuso antiberlusconismo.

Molto banalmente: era sbagliato sottomettere l'interesse dello Stato a quello di un singolo come troppo spesso è stato, è altrettanto sbagliato farlo allo scopo di colpire quel singolo per i privilegi precedentemente ricevuti, lo è ancora di più farlo sulla sola base di un sospetto più o meno fondato.

Ciao

Paolo

P.S. Ma porca vacca, devo essere io l'unico a farsi prendere per il culo preventivamente in materia? e a posizionarmi tra il terzista ed il benaltrista, per di più? :-)

(1) Per completezza e chiarezza: sono favorevole innanzitutto a:
  • ad una riforma della giustizia che riduca la quantità di detenuti in attesa di giudizio (il che permetterebbe di evitare l'ingresso e/o permanenza in carcere di una discreta quantità di persone, a partire dagli innocenti), 
  • all'adozione di alternative al carcere, braccialeto elettronico compreso (il che permetterebbe di evitare la detenzione in carcere di persone non socialmente pericolose), 
  • all'assunzione di nuovo personale che permetta di aprire le poche nuove carceri già sostanzialmente pronte (il che permetterebbe di "diluire" la popolazione carceraria in più strutture e di fruire di strutture dove la detenzione è più dignitosa).
Tutte azioni che agirebbero non episodicamente sul sovraffollamento carcerario e senza incidere sulla certezza del diritto. Depenalizzazioni, amnistie ed indulti vengono secondo me dopo e in questo ordine di preferenza. Perchè mandare fuori chi sta in carcere è inutile se non si fa in modo che la situazione cambi a regime.

(2) Prima che venga a dircelo l'ottimo De Luca e visto che l'argomento va di moda: la legge sull'immigrazione che tempo fa aveva gonfiato le nostre carceri attraverso l'applicazione del reato di clandestinità attualmente contribuisce direttamente ben poco se non nulla ai numeri dei detenuti.

(3) Personalmente ritengo possibile ragionare di chiudere un ventennio di politica indegna "graziandone" in qualche modo il principale protagonista negativo in modo da evitare per quanto possibile il protrarsi dei prevedibili strascici da parte dei soliti "ultimi soldati giapponesi". Non che la cosa mi piaccia, ma non lo escluderei a priori.

3 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

ti consiglio quando hai tempo di leggere per intero il messaggio di Napolitano http://goo.gl/22gNcF.

Chiunque sa che amnistia e indulto non sono soluzioni strutturali, tuttavia ci sono dei fatti:

1) Ci sono reati le cui pene sono state incrementate negli ultimi vent'anni.
2) Il sistema giudiziario è troppo lento per cui il 38% dei detenuti non è condannato definitivamente
3) Il sistema così com'è, ha funzionato negli anni grazie a un'amnistia ogni tre anni.
4) L'ultimo indulto non è stato accompagnato da amnistia, il ché ha tolto persone dalle carceri, ma non ha influito sul numero dei processi.

Tutto questo porta a una situazione concreta di grave sovraffollamento.

Questo avviene oggi. E domani , a maggio 2014 pagheremo una multa alla UE di quasi un miliardo, che da anni ci chiede di risolvere il problema**. La cosa dovrebbe colpire anche i feroci legalitari da poltrona, grossa fetta di una società frustrata e feroce, del tutto insensibile al problema umano di persone che vivono in condizioni da segrete medievali.

"I ne domanda schèi, capìo?"

Nel mondo ideale, oggi si farebbero amnistia e indulto, con le ovvie esclusioni dei reati gravi e di quelli finanziari***.
Contemporaneamente una riforma della Giustizia.
Contemporaneamente si provvederebbe agli altri punti - che Napolitano elenca, con buona pace dei giornalisti che si guardano bene dal segnalarlo****.

Tra gli altri punti ci sono la depenalizzazione di alcuni reati, il ricorso a pene alternative e la costruzione di nuove carceri.
Su quest'ultimo punto, che è più concreto degli altri due, mi ha colpito un dato - sempre presente nel messaggio del Presidente di cui tutti parlano senza averlo letto: abbiamo un numero di detenuti rispetto alla popolazione in linea con la media europea, ma siamo tra i primi come sovraffollamento.
Quindi le nuove carceri servono. Ci sono progetti già in corso, peraltro per pochi posti in più, ma è chiaro che essi termineranno in futuro.

Nel mondo reale, temo che non si farà nulla, con questo mi colloco tra i realisti di NUCS.

Va anche detto che il Presidente della Repubblica ha:
1) posto il problema al Parlamento
2) elencato vari interventi da fare
3) lasciato al potere legislativo la definizione delle priorità

Non trovo quindi il motivo di perplessità, su questo.

Saluti

Tommaso

PS: consiglio anche le FAQ di Francesco Costa http://goo.gl/vnIY3c

*Gli amici del sono-tutti-uguali riflettano su chi ha portato per lunghi anni la Lega al governo.
**Chi ascolta Radio Radicale ogni tanto, sa benissimo che il problema sta peggiorando da anni, naturalmente i media della colonna delle tette e i loro lettori lo scoprono oggi.
***Come se ci fossero tante persone in galera per ruberie di quel tipo!
****O dallo smentire i politici che in malafede fanno sfoggio di benaltrismo e approfittano per attaccare il Presidente.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

in effetti Napolitano ha paròato non solo diindulti ed amnistie, ma di una soluzione più strutturata ed organica, per di più tutto sommato simile a quella che esprimo nel post.

E' mortificante che i media ed una parte dei nostri politici si siano focalizzati sul solo aspetto del chiedersi se riguarda SB...

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

mortificante, appunto. Specialmente i media.

Per questo essi sono il primo problema del Paese.

Finché indipendentemente da ciò che la politica fa e dice si dà risalto solo al peggio, di fatto modificando la percezione anche di ciò che non è pessimo, non può esserci vera democrazia.

Saluti

T.