Il rischio è che la retorica ci uccida

Buongiorno,

permettetemi ancora alcune considerazioni su un po' di note stonate che ho sentito in questi giorni a commento degli avvenimenti di Parigi, note stonate che avrei preferito non udire perchè avvalorano idee che mi paiono distanti dalla realtà e quindi fuorvianti nel momento in cui diventassero fondamento per affrontare il problema del terrorismo integralista.


  1. Ho sentito affermare che i due fratelli nel filmanto dell'omicidio del poliziotto hanno dimostrato un notevole addestramento militare: non è così. L'assassino si è mosso verso un nemico ferito e a terra ma potenzialmente ancora pericoloso senza cercare riparo dietro le automobili. Il suo compagno non gli forniva copertura da eventuali pericoli. Francamente mi meraviglia che questi abbiano combattuto in uno scenario di conflitto reale: si tratta di errori commessi rispetto a quello che dovrebbe essere una formazione militare minima..
  2. In molti hanno ripetuto che matite e vignette sono più forti dei proiettili di un kalashnikov. Meglio non ripeterlo troppo o qualcuno potrebbe finire col crederci davvero.
  3. Ci stiamo raccontando che siamo tutti uniti a difesa della libertà di pensiero e parola: purtroppo molti di quelli che lo stanno sostenendo, pur senza giungere ad assassinare alcuno, hanno già dato dimostrazione dell'esatto contrario.
  4. Ci stanno raccontando che nei testi alla base della religione cattolica sono assenti le basi perchè si possano generare violenze fondamentaliste della portata di quelle che stiamo affrontando sul fronte islamico: purtroppo non è così.
  5. Ci stanno raccontando che non bisogna aver paura. Permettetemi di sostenere che aver paura è doveroso nel momento in cui qualcuno è determinato ad ucciderci o sottometterci e che potremo smettere di aver paura quando avremo dimostrato di avere gli strumenti e le tecniche per fronteggiare un fenomeno del quale sinora sappiamo molto poco, a partire dalle dimensioni reali, ma non certo trascurabile.
Ciao

Paolo

2 commenti:

MS ha detto...

Purtroppo non so come facciano realmente a sostenere che le matite siano più forti delle pallottole.
Realmente mi sarei aspettato una sommossa. Se la polizia dichiara che già li conosceva e ci sono altre migliaia di teste calde, mi sarei atteso una sommossa, una giustizia sommaria... dove non agisce la polizia risponde la violenza del popolo.
Mah.

bye,
MS

PaoloVE ha detto...

@ MS.:

in realtà una certa quantità di violenza c'è stata, e secondo me la paura ha sinora tenuta molta gente lontana dalle piazze, limitando il rischio di sommosse.

Ma anch'io temo che purtroppo la violenza arriverà.

Ciao

Paolo