...e cos'avrei fatto io?

Buongiorno,

sto trovando stucchevoli molte polemiche che ruotano attorno al suicidio di un profugo del Gambia avvenuto a Venezia pochi giorni fa, mentre in molti assistevano, chi riprendendo la scena col cellulare, chi commentando, chi provando ad assisterlo lanciandogli dei salvagente (che lui non accennerà minimamente ad afferrare).

Posso tranquillamente dire che, se mi fossi trovato lì, non sarei stato tra le bestie che hanno ritenuto di segnalarsi come tali, persino in un momento del genere, lasciandosi andare a commenti inequivocabilmente razzisti, nè avrei fatto parte di quelli che riprendevano la scena con lo smartphone.

Però non so se avrei colto immediatamente la gravità di quello che stava succedendo.

E, di certo, in tutta onestà, non riesco a raccontarmi che mi sarei tranquillamente tuffato nell'acqua gelida e melmosa di un canale veneziano, con una temperatura prossima allo zero e nella corrente che si genera nei pressi delle eliche di un vaporetto, in condizioni tali da non essere in grado di garantire la mia stessa sicurezza, figuriamoci quella di un eventuale persona da soccorrere.

E, poichè non sono sicuro che l'avrei fatto in prima persona, mi guardo bene dal pretendere un simile comportamento da parte di altri, come tanti  eroi da tastiera stanno invece facendo in questo momento.

Per quanto sia terribile quanto avvenuto (anche e forse soprattutto  per la scarsa umanità dimostrata da una parte dei presenti) bisogna ammettere che non sembra esserci stato molto altro da poter ragionevolmente fare (1). 

E che probabilmente in quelle condizioni non si sarebbe buttato in acqua nessuno nemmeno se a cercar di annegare fosse stata la più avvenente delle fotomodelle bionde, invece che un profugo di colore.

Ciao

Paolo

UPDATE (1) o almeno così credo: un collega di cui mi fido (e che ha fatto un corso di salvamento) mi dice che, pur con molti timori, lui si sarebbe buttato...

1 commento:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

condivido il senso del post. Come spesso accade, la facilità odierna di assistere a riprese fatte "al volo" mostra un orrore che non è probabilmente nuovo in sé, ma viene in qualche modo certificato.

Prima potevo supporre che le bestie in un'occasione del genere avrebbero dato voce al loro cinismo, oggi lo vedo e lo sento nel video.

Condivido anche il fastidio - e la noia - per gli eroi da tastiera e il forte dubbio su cosa avrei fatto in una situazione del genere.

Credo tuttavia che una modella bionda sarebbe stata tratta in salvo.

Saluti

T.