...avanti il prossimo...

Buongiorno,

devo aggiungere un doveroso aggiornamento rispetto a quanto segnalavo nell'ultimo post, per consacrare il totale ribaltamento della realtà operato sino alla fine dai media che se ne sono interessati e che, nell'articolo che linko oggi, segnalano che Euroedile avrebbe trovato finalmente candidati, ma solo grazie ai social, quando è vero esattamente l'opposto, e cioè che sino a quando la richiesta era rimasta confinata in facebook il titolare non aveva trovato un numero di candidati adeguato ai suoi desideri, mentre le candidature erano fioccate a migliaia, sino a saturare i server aziendali, quando la coasa era stata resa di pubblico dominio...

E approfitto per segnalarvi come questo stesso articolo contenga una storia che ripercorrerà con molta probabilità il medesimo percorso.
 
Lo dico perchè anche in questo caso l'imprenditore (1), scandalizzato come di consueto dalla lamentata indisponibilità di candidati, non lesina i consueti amari commenti sull'altrui scarsa determinazione a lavorare, e accompagna il tutto con una interpretazione bislacca (ma molto interessata e diffusa tra certi imprenditori) delle leggi che regolano i rapporti tra domanda ed offerta applicate al mondo del lavoro, per le quali, invece di rispondere alla scarsità dell'offerta adeguando al rialzo la contropartita economica, ci si trincera dietro una difesa degli interessi di cartello che i media, non so se senza alcun ritegno oppure senza alcuna verifica e riflessione, fanno passare per (falsa) etica: "Ma sempre con un codice fra gentiluomini: <<Una cosa non faremo mai – conclude Mirco Beraldo – strappare dipendenti alla concorrenza, con la promessa di pagarli di più. Ma noi non siamo così>>".

Credo che basterà aspettare per veder scritto il solito finale...

Ciao

Paolo

(1) di cui un veloce riscontro, forse ritenuto superfluo dall'estensore dell'articolo, fornisce qualche possibile elemento di folklore, oltre ad una corretta localizzazione a Ca' Noghera e non nell'inesistente Ca' Nogara di cui parla il Corriere...

5 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Ciao,

ne parlano qui: https://goo.gl/JfDYF4

Saluti

PaoloVE ha detto...

Buongiorno,

ci sono due cose da aggiungere, sottaciute o malintese negli articoli:

1) quel cantiere effettua attività di rimessaggio natanti ed alaggio, il che significa, in laguna di Venezia e vicinissimo a Mestre, che il lavoro si concentra nei festivi e su orari molto prolungati (si devono servire cacciatori e pescatori che partono prima dell'alba per andare in barena come coloro che rientrano dalla cena al Lido o a Pellestrina), in ogni festivo dell'anno e con qualsiasi tempo. C'è quindi da chiedersi se lo stipendio sia commisurato a questo impegno.

2) quel cantiere ha vissuto negli ultimi anni, da quanto si ritrova nella stampa, diverse vicissitudini, da un incendio che ha distrutto diverse imbarcazioni a, mi par di capire, un fallimento gestito con un riacquisto "in famiglia" che ha creato attiìriti e seri problemi tra il vecchio proprietario e quello attuale, padre e figlio. Ancora una volta, forse, le offerte economiche e le prospettive offerte potevano non essere poi così brillanti...

Ciao

Paolo

PaoloVE ha detto...

P.S.

...il mio fact checking è stato inserire il nome del titolare del cantiere in google e guardare le notizie, giusto per sottolineare lo sforzo (non) fatto dall'articolista...

F®Ømß°£ ha detto...

Grazie per l'aggiornamento.

Ci si chiede perché si debba dare corda a realtà "imprenditoriali" che palesemente non sono in grado di stare sul mercato.

Saluti.

T.

Sandro59 ha detto...

Prima o poi uno si stanca.
Di scrivere, ma anche di tutto il resto...
Pare che stia capitando anche a te (sempre non sussistano altre ragioni che ignoro).
Intanto ti dico che apprezzo molto il tuo insistere (o avere insistito) con questa tematica.
Da parte mia, in considerazione delle mie fisse, mi verrebbe da chiedere (o chiedermi): chissà quante donne c'erano tra quei sette - e poi tra quei tremila?