La bussola della Lega

Buongiorno,

cosa succede alla Lega?

Tanzania's flag: c'è il verde Padania
Prima gli alfieri del nordico mito dei Celti, i convinti paladini del "Nord è meglio", i mastini degli investimenti sul (loro) territorio, i baluardi dell'arianità de noantri, i fustigatori dello Stato italiano e dei suoi abusi a tutela della casta vengono beccati ad investire i rimborsi elettorali in fondi tanzaniani (ovviamente nordici e radicati sul territorio: probabilmente si tratta di Tanzania sul Mambro).
 
Poi i sarcastici censori di Roma ladrona, i forcaioli che presumono la malafede dei "Terùn" a prescindere, i duri e puri della moralità padana, i fieri sbandieratori di cappi in verde votano con discreta compattezza e su base squisitamente politica (non certo per l'analisi delle carte relative al processo) il salvataggio dall'arresto di un Cosentino, malgrado un evidente dissenso sia di gran parte della sua base che di alcuni suoi membri di peso come Maroni.

Insomma, la bussola politica sinora tenuta da Bossi sembra essere impazzita: da un lato i giornali più direttamente legati all'ex Premier Berlusconi non forniscono più le compiacenti coperture cui il partito del Nord si era abituato, dall'altro la troppo prolungata ed inconcludente presenza a Roma ha ingenerato nella base dei più che legittimi sospetti circa l'"imborghesimento" degli un tempo rudi parlamentari leghisti, infine Monti saldamente in sella e dotato di un cronoprogramma di riforme quale non si era mai visto in Italia prima d'ora (non foss'altro perchè è effettivamente destinato ad essere realizzato, e non solo oggetto di polemiche) impedisce di prevedere le eventuali prospettive delle possibili alleanze in chiave elettorale futura.

In questa situazione la Lega non è più di protesta e di governo e non può più credibilmente vantare alcuna diversità sul piano della morale e della credibilità rispetto agli altri partiti e dimostra quindi in pieno tutti gli enormi limiti della linea politica inconsistente ipocritamente tenuta sinora in una crisi senza precedenti, crisi accentuata dal fatto che, indipendentemente dalla sua azione politica era giunta ad un passo dalla secessione che aveva sempre desiderato, per ritrovarsi da un giorno all'altro nell'angolo come un pugile suonato, per di più con un leader indebolito dalla malattia e dalla dipendenza dagli appartenenti al cosiddetto "Cerchio magico".

Insomma, potremmo essere sul punto di veder tramontare uno dei fenomeni politici rilevanti degli ultimi vent'anni. Almeno spero. :-)

Ciao

Paolo

2 commenti:

Alia ha detto...

Il rimborso elettorale evidentemente supera di gran lunga le spese effettive della campagna elettorale.
Questo sì che è un bello spreco! Maggiore certamente dei famigerati stipendi dei parlamentari.
Ma nessuno ne parla. O quasi nessuno, perché in verità da tempo i Radicali lo denunciano. Inascoltati.

Quanto alla Lega, non solo è un partito come gli altri, a dispetto delle sue vanterie sulla propria moralità contrapposta ai comportamenti di Romaladrona, ma è un partito che ha assorbito tutto il peggio dei partiti, e in più (altro che radicamento sul territorio) è assolutamente verticistico e antidemocratico. Vedi il bavaglio che il "capo" vorrebbe imporre al dissidente Maroni. Del resto, Maroni stesso e l'altro dissidente, Tosi, sono portatori anche loro di una barbarica concezione gerarchica (in nome delle usanze celtiche, suppongo...)

Michele R. ha detto...

Bossi: "non siamo forcaioli"

Come sono lontani quei tempi in cui i leghisti sventolavano i cappi. Tu chiamale se vuoi capriole, al pari di quelle di essere irrispettosi nei confronti delle istituzioni italiane, ma di essere felici di intascare i ricchi emolumenti di parlamentare e/o ministro della repubblica italiana.

A quanto pare però la tanto rinnomata e buongustaia base leghista sta cominciando a smettere di credere agli asini che volano.