Nicola Porro, autore Fantasy

Buongiorno,

cercando di capirci qualcosa sulla riforma del mondo del lavoro (una legge che esca da quattro votazioni di fiducia finisce col perdere un po' di definizione) sono finito col leggere questo articolo di Nicola Porro e ne sono stato pesantemente infastidito.

Non voglio entrare più di tanto nel merito: condivido il fatto che assumere in apprendistato diventerà più oneroso per datori di lavoro che sino ad oggi avevano mano libera nel gestire dei rapporti di lavoro con i dipendenti che, tra contratti a tempo determinato, a progetto, in partita IVA, con dimissioni in bianco prefirmate, licenziamenti discriminatori e mille altre amenità cominciavano a rasentare la definizione di schiavitù.

Il fatto è che non riesco a trovarci nulla di male. Il mercato del lavoro italiano degli ultimi vent'anni è stato trasformato in una giungla in cui gli imprenditori razzolavano a piacimento. Ovvio che chi era tutelato dalle vecchie norme sul TI se ne sia rimasto ben rintanato e nascosto fuori dal massacro, chi è disponibile ad essere pagato di meno per correre più rischi?

L'articolo di Porro inizia così: "Cerchiamo di cucinare un piatto base. Quello di un imprenditore con 10 dipendenti che voglia assumere con un contratto di apprendistato un giovane ancora non formato. Diciamo con una retribuzione di 1500 euro lordi per tredici mensilità."

E, annunciato da un leggero acciottolare, giunge Equillion l'Unicorno bianco della bellissima Principessa Silvadill che, con movimenti agili e regali scende dalla sua groppa, lascia cadere il leggero velo di seta elfica scoprendo il suo corpo eburneo alla luce della luna e, nuda, vi sussura languida, guardandovi negli occhi: "Mio eroico Cavaliere. Riscalda il cuore ghiacciato dell'Imperatrice delle Selve Boreali. Sciogli il ghiaccio che avvolge l'anima della Signora dei nobili Cervi. Fammi tua. Donami il piacere della tua fremente Clava di Fuoco" OOOPS! spetta che cancello, che qui il Fantasy degenera...

Insomma, avrete sicuramente intuito che la citazione dall'articolo di Porro finiva con la parola "mensilità", ma il seguito ha purtroppo la stessa attinenza alla realtà, benchè scritto molto meglio.

Perché se le condizioni economiche proposte sul mercato del lavoro italiano fossero simili a quelle che ipotizza Porro credo che sarebbero molti di meno a parlare della precarietà come di un problema drammatico. 

Se vogliamo restare nell'attuale e plausibile dovremmo scrivere "imprenditore che propone stage trimestrale di prova con rimborso spese di 300 € mese e possibilità, se tutto va bene, che si giunga a TD di un anno in finto part time a 800 al mese su dodici mensilità parte in nero. Poi, sai com'è, una volta che sei dentro...". Le ferie ci sono perchè quando va in ferie il paròn la ditta chiude e di plausibile c'è solo lo stage a 300 €, che forse si reitererà, se siete molto accondiscendenti e molto fortunati. Mi raccomando, non rimanete incinte.

Se un po' di imprenditori fossero stati interessati ad offrire condizioni simili a quelle ipotizzate da Porro il Contratto Formazione Lavoro di buona memoria non sarebbe sostanzialmente scomparso a favore di ogni forma di rapporto di lavoro precario e ricattatorio nel confronto dei dipendenti.

Ma troppi imprenditori hanno voluto tirare troppo la corda, che si è spezzata.

E così chi non guadagna non spende e le aziende non vendono. Chi non può accendere un mutuo non compra casa. e la bolla immobiliare inizia e sgonfiarsi. Chi non può accedere a finanziamenti non compra beni durevoli e automotive e elettrodomestici bianchi restano al palo. Chi non ha diritto alle ferie non ci va, ed il turismo langue. Devo continuare?

Sull'altro fronte chi ha preferito competere sul costo della manodopera piuttosto che sull'innovazione adesso piange e manda avanti Porro a chiedere di non pagarne le conseguenze.

Di che film sta parlando Porro? Perchè questi non sono i discorsi che, per usare parole sue, fanno i benpensanti parlando dei quattrini degli altri. Sono i discorsi che invece fa chi per vent'anni e praticamente fino a ieri ha visto altri benpensanti, tanto numerosi da riconoscersi in categoria e finanziare giornali televisioni ed imbrattacarte, fottersene delle vite degli altri e berciare della altrui "flessibilità" come unica salute del mondo.

Si fottano, non è di imprenditori simili che abbiamo bisogno per stare a galla. Sono zavorra inutile.

Ciao

Paolo

P.S. Sarò tendenzioso, ma noto che Porro parla di mensilità al lordo, il che fa sembrare 1500 € uno stipendio di tutto rispetto, mentre computa l'aggravio per l'imprenditore su base annuale e triennale. Stiamo parlando di meno di 60€ al mese. Meno di 3 € al giorno. Scusatemi, ma resto convinto che il problema per cui si lamenta il giullare di corte non siano i 3 € in più al giorno, ma il fatto che vengono liberati gli schiavi.

2 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

nei fantasy che leggo io in genere la parte sulla clava di fuoco è piuttosto estesa ;-)

Capitolo idiosincrasie:

1) Giornalisti pagati un sacco di soldi per parlare per sentito dire che dimostrano di essere distaccati dalla realtà tanto quanto la famosa Casta, ma non sono vittime dello stesso odio popolare.

2) Giornalisti che evitano accuratamente di sottolineare le enormi responsabilità di molti imprenditori piagnoni e di chi ha loro permesso di far sì che abbiamo fantamilioni di microaziende pulciose (R).

3) Giornali che pubblicano i necrologi di numeri abnormi di aziende chiuse, senza citare che si tratta delle stesse microaziende pulciose che subiscono la legge di Darwin fottendo i dipendenti che "sono come parenti".

4) Discorsi da bar con lamentele per Monti cattivo che ci mette le tasse fatti da persone che hanno votato Lega negli ultimi vent'anni e i cui padri votavano Craxi.

Mi fermo, tanto la sintesi è che odio tutti :-D.

Saluti

Tommaso

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

Oh! Mein Gott! Die Schwantzstucker!

:-)

Per quanto riguarda il punto 2 è già pronto il post di lunedì su una sua variante: gli adoratori di Marchionne...

Ciao

Paolo