Quanta paura fa il M5S?

Buongiorno, 

nei giorni scorsi credo si sia assistito ad uno sconcertante esempio di disinformazione condotto a tappeto dalla quasi totalità dei media ai danni del M5S. 

Non c'è testata giornalistica che non abbia titolato a caratteri di rilievo sul fatto che il sindaco della giunta grillina di Mira (VE) avrebbe revocato le deleghe ad un'assessore perchè incinta


Il fatto che il M5S sia il partito che propone la più elevata percentuale di donne tra i suoi candidati (oltre al fatto di dimostrare una sensibiltà alle questioni di genere e della famiglia superiori alla media) avrebbe dovuto indurre qualche dubbio anche al più schierato dei ladri d'ossigeno, ed il fatto che il "caso" nasca dalle dichiarazioni dell'interessata ed abbia solo queste (e nessun atto formale) come base avrebbe dovuto suggerire cautela, secondo buonsenso.

Infatti, quando con una certa difficoltà si va a scavare oltre la schiera di titoli grondanti certezze ed indignazione per la discriminazione, si scopre che esiste anche una versione dei fatti diversa da quella data dall'assessore dimissionanda.

Secondo il sindaco Alvise Maniero la revoca delle deleghe è per ora solo annunciata e conseguenza di un diverso e superiore impegno richiesto agli assessori a fronte di una mole di lavoro maggiore di quanto inizialmente preventivato (l'organico comunale e della giunta è stato pesantemente ridotto rispetto a quello precedente, bilancio compreso, quindi agli assessori è richiesto un carico di lavoro maggiore). A chi tra gli assessori non avesse questa disponibilità (e l'avvocato Agnoletto è disponibile solo due giorni e mezzo a settimana) viene quindi chiesto di fare un passo indietro e di continuare a collaborare in maniera diversa lasciando il campo a chi invece si renda più disponibile. Incinta o meno. Donna o meno.

Quale delle due versioni sia la più credibile per un movimento che di certi valori fa una bandiera e cui si potrà rimproverare l'inesperienza e l'ingenuità ma non certo (o almeno non ancora) la malafede lo lascio giudicare a voi, e credo che in tanti converranno che la notizia è stata data in maniera parziale e prossima al (se non oltre il limite del) diffamatorio. 

Al punto che, vista l'uniformità e l'aggressività nel modo in cui l'informazione è stata data, mi trovo a pensare che si tratti di un esempio da manuale di disinformazione, caratteristico e tipico delle situazioni in cui si ha bisogno di contrastare un avversario che si teme molto.

Aggiungeteci che non si è ancora spenta l'eco dell'intervista di Vanity Fair in cui si rivangava la responsabilità di Grillo nell'incidente di trent'anni fa in cui persero la vita tre persone...

Ciao

Paolo

2 commenti:

renzo ha detto...

Sottoscrivo il post.
Questi buffoni prezzolati travestiti da giornalisti fintoterzisti sono la vera peste bubbonica della nostra informazione.
Non parlo solo dell'atteggiamento verso Grillo, ma in generale. Ormai hanno la credibilità di un Sallusti qualsiasi. Anzi, sono peggiori si Sallusti, almeno quest'ultimo sappiamo che è di parte.

Renzo sempre più pessimista sul nostro futuro e con un piede in Svizzera.

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

devo dire che l'articolo che avevo letto io, non ricordo se su Corriere o Repubblica online, riportava entrambe le posizioni (Assessore e Sindaco).

Il titolo naturalmente era urlato e parlava di discriminazioni verso la donna incinta.

Penso di poter sottoscrivere il post.

Saluti