Finanziamenti, vergini e draghi

Buongiorno,

oggi ho poco tempo, energie ed ispirazione.

Trovo prematuro commentare le dichiarazioni di Letta sulla presunta fine del finanziamento pubblico ai partiti, dichiarazioni che mi vedono peraltro diffidente per molti ordini di motivi, a partire da credibilità e motivazioni dei proponenti: 
  • la questione secondo me è posta in termini intrinsecamente sbagliati (personalmente sarei dell'idea che i finanziamenti ci debbano essere, ma limitati e trasparenti -cosa che sinora non si è voluta-), 
  • la presunta fine è presentata in maniera tendenzionsa e troppo indefinita (il contributo del due per mille -secondo alcuni obbligatorio per tutti, anche chi sceglie di non votare- e gli immobili lasciati in uso gratuito per l'attività politica non sono forse forme di finanziamento?), 
  • non ho sentito nulla che, cambiate le modalità del finanziamento, ne renda trasparente l'utilizzo (chi impedirà ai Belsito 2.0 di utilizzare a sproposito gli immobili lasciati in uso ai partiti trasformandoli in lussuose e redditizie attività che nulla hanno a che fare con il partito quali alberghi, spa, cliniche, sale da gioco,...?), 
  • restano aperti addirittura dubbi sul fatto che, alla fine della fiera, ai partiti possano andare più soldi di prima, giocando su un po' di equivoci, probabili se non annunciati emendamenti e periodi transitori. Ma che il tutto possa avvenire escludendo dal banchetto il M5S. Con viva e vibrante soddisfazione.
Insomma, mi pare che, per ora, ci sia poco più che propaganda e che il focus del governo in questo momento dovrebbe invece essere sulla grande assente dalla scena politica italiana: una strategia di crescita industriale, prima che l'ILVA diventi una seconda e più grave Termini Imerese.

Perchè mentre parliamo di problemi "alti" come il finanziamento ai partiti o la riforma elettorale (peraltro spesso senza prospettive di soluzione nè miglioramento -qualcuno mi spiega perchè non votare la "Mozione Giachetti" che avrebbe riportato il sistema elettorale al Mattarellum, magari integrando il tutto con un emendamento che eliminasse le preferenze multiple e con esse il possibile voto di scambio?-) il piatto si impoverisce sempre più.

E poichè, come diceva quello, la situazione è grave ma non seria, tutti i media si rifocalizzano sul sempre più grottesco ed inattuale processo Ruby, dove, probabilmente per autoscreditarsi e coprirsi di ridicolo, l'accusa torna a parlare di "vergini offerte al drago" in un contesto in cui la presenza di un drago sarebbe stata sicuramente più probabile che quella di una vergine.

Che dite, il PM  temeva che le sue accuse potessero essere prese sul serio oppure si è solo lasciato affascinare un po' troppo dalle ultime puntate de "Il trono di Spade"?

Ciao

Paolo

5 commenti:

Roberto ha detto...

Se non ricordo male "vergini offerte al drago" e` una citazione dalla lettera che l'ex-moglie di B, Veronica Lario (un'elegantona), ha fatto pubblicare su Repubblica.

Forse il "soundbite" andava preso nel suo contesto originale.

Ciao,
Roberto

Roberto ha detto...

P.S.
Precisazioni pedantiche a parte, concordo in pieno col tuo post.

PaoloVE ha detto...

@ Roberto:

si, mi ricordo la citazione.

Ma non è che uno debba rivangare anche gli aspetti più ridicoli e grotteschi, se vuole restare credibile.

Però, in effetti uno potrebbe anche calcare la mano ventilando l'ipotesi che il drago sia afflitto da malattie veneree: non era dal naso che faceva fiamme...

:-)

Ciao

Paolo

Roberto ha detto...

O magari ha solo mangiato troppo piccante e anche in questo caso non e` da naso o bocca che produce fiamme. :-)

Chissa`... Non sapremo mai la verita`.

Per fortuna!

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

da quel che si capisce, come sempre pare che si sia fatto troppo poco.

Come sempre perché con uomini così e da una maggioranza così, il compromesso sarà sempre al ribasso.

Il problema più grave è però che il governo opera - per di più male - sull'onda di un'indignazione fondamentalmente prodotta dai media e concentrata su temi minori (lo scandaloso piagnisteo IMU e la pur giusta riduzione dei privilegi e dei costi della politica).

Il lavoro e la politica economica passano in secondo piano, quando dovremmo essere martellati da quello e non dalle vergini, dai draghi o dalle spade di Valyria*.

Sappiamo chi ringraziare per questo.

Saluti

Tommaso

*Sono un estimatore di George Martin della prima ora :-D