Sesso!

Buongiorno,

primo post di oggi!

Il ritorno di fiamma sul caso Ruby sta monopolizzando l'informazione italiana in questi giorni, mostrandone il peggio in termini di faziosità.

Da un lato si dà per scontato che SB sia colpevole di qualsiasi reato di natura sessuale, si riesumano i precedenti casi Noemi e D'Addario, si esclude che  il Premier possa avere qualsiasi tipo di rapporto stabile, si gode della pubblicazione di atti giudiziari che sarebbe bene restassero per ora coperti, chiedendo si neghi anche formalmente al solo premier alcuni diritti quali quello alla privacy, dall'altro si nega pervicacemente ogni remota possibilità di addebito, si urla al consueto complotto delle toghe rosse, si giunge a negare l'esistenza stessa dei reati, non la loro applicabilità al caso specifico. Per non parlare del fatto che si dovrebbe essere considerati colpevoli solo al terzo grado di un giudizio che si lavora alacremente perchè non abbia mai luogo.


Analogamente avviene per quanto riguarda le conseguenze di questi eventuali comportamenti: per gli uni corrompe le menti delle giovani generazioni e sfregia l'immagine dell'Italia nel mondo, per gli altri SB è un riferimento sempre disponibile ad aiutare chi ne abbia bisogno, e poi vi ricordate la calorosa accoglienza ed i favorevoli articoli esteri in occasione degli incontri con Putin, Geddafi,...

Tutto ascrivibile molto più al tifo da stadio che all'informazione.

E' evidente che, con dei media che fanno propaganda invece che informazione, la maggior parte della gente sceglierà di credere alla versione che gli piace di più, non avendo gli strumenti per comprendere qual'è quella più verosimile. In questo contesto è perfettamente inutile che qualcuno dica cosa crede in materia. Per una parte SB apparirà come un capitano che conduce la nave all'affondamento perchè trascura il comando in preda a satiriasi, per l'altra un affascinante seduttore vittima di una casta di aguzzini comunisti travestiti da giudici e magistrati.

Non dirò perciò se credo ai dettagli piccanti che si leggono ovunque: quello che credo invece sia importante è che si pensi ad un eventuale dopo, quale che sia.

Già dopo la fuoriuscita di FLI e la risicata fiducia a SB è stato dato l'alibi per non dover fare riforme ed interesse del Paese e gli è stata tolta la possibilità di accentrare tutte le decisioni: ogni singolo capriccio di ogni singolo parlamentare dal 14 dicembre è diventato potenziale oggetto di trattativa per la risicatezza dei margini. Si è definitivamente chiusa la possibilità di governare questa legislatura con fermezza e, poichè siamo un Paese bigotto e bacchettone, questo potrebbe essere un altro colpo alla credibilità di SB e potrebbe segnare la fine del governo.

Ma continuo a non vedere alternativa politica possibile: il centro si è ingrandito e resta pronto a non prendere una posizione (al governo stiamo quasi così, nelle regioni quasi cosà -ma con qualche eccezione-, in provincia decideremo caso per caso, nei comuni liberi tutti, nell'interesse nostro del Paese, ovviamente), la sinistra non ha ancora iniziato a concepire una alternativa, a destra, uscito Fini non esiste un leader alternativo: in tutto l'arco politico italiano non vedo chi possa raccogliere (con i numeri dalla sua) l'eredità di SB, né nell'immediato, né dopo una eventuale campagna elettorale (che sappiamo bene quanto giochi a favore dell'attuale premier).

In questo momento mi pare che le possibilità in caso di crisi siano sostanzialmente due: un governo tecnico (sempre che riesca a racimolare i voti necessari) oppure la conferma (elezioni o meno) di SB o di una sua controfigura un po' più guardabile, un Medvedev italiano, per intenderci, che rassicuri chi ha investito politicamente ed economicamente su SB e sia meno vulnerabile.

E queste prospettive, che secondo me non configurano alcuna svolta e nessun cambio, non giustificano tutta l'eccitazione che c'è nell'aria...

Ciao

Paolo

30 commenti:

Michele R. ha detto...

Io non sono d'accordo con te sull'essere faziosi. E' chiaro che ci sono giornali che lo difendono e altri che lo vorrebbero (non da ora) fuori dalle palle. Al di là di come uno può mai pensarla l'errore è sempre stato di B. che ha sempre evitato di chiarire e di rispondere a tutti gli addebiti che gli venivano contestati con la scusa pretestuosa che i magistrati sono comunisti o che lo vogliono fare fuori. L'unica volta che ha tentato di rispondere, è stato per il caso Noemi-Gate, e guarda caso - merito di repubblica -la sua versione faceva acqua da tutte le parti.

Da cittadino semplice per me B. è da galera ma il mio giudizio, basato su cose diverse delle prove, non conta. Conta invece se un giudice si esprime dopo un processo, e questo B. lo deve soprattutto a chi non lo vota come me perché voglio essere certo che sia innocente, altrimenti non posso riconoscerlo come PDC.

Michele R. ha detto...

ah... dimenticavo, guardatevi i 2 nuovi post sul blog del Direttorissimo (lui si!) Santalmassi.

Michele R. ha detto...

... E comunque anche Cacciari mi sembrava un pò fazioso ieri ;-b quando dice Facciamo un articolo solo:

Berlusconi è innocente.

x ha detto...

Aspetto di vedere i risultati di Pagnoncelli stasera a Ballaro'.
Secondo me ci saranno belle sorprese.

Comunque non ci son alternative, il PD, o quel che ne resta, deve virare tutto a sinistra, e insieme a IDV e Vendola + il pulviscolo costituire un'alleanza ovviamente non solo elettorale.
Puo' giocarsela alla pari, con oltre un 40%

In mezzo ci sta Fini che con Casini e Rutelli vale ancora troppo poco.

x ha detto...

"Un Medvedev italiano"....con Putin dietro come manovratore di marionette??

Allora scusa, ma che te ne fai di un Alfano o di un Letta se poi è sempre SB l'ispiratore delle decisioni?

Tutta la ciurma al governo è forgiata a immagine e somiglianza di SB, la prova nel fatto che NESSUNO dissenta di una virgola.

Ma lo avete sentito l'automa Capezzone ieri con Fede?

Michele R. ha detto...

L'alternativa il csx ce l'ha in casa: Massimo Cacciari.

PaoloVE ha detto...

@ francesca:

"Allora scusa, ma che te ne fai di un Alfano o di un Letta se poi è sempre SB l'ispiratore delle decisioni?"

Dal punto di vista della maggioranza sfrutti a pieno il fatto che l'opposizione ha accettato di personalizzare lo scontro politico. Quando tutti i grossi calibri sono puntati sulla persona SB (perchè in queste offensive vi è poco di politico, infatti vanno a rimorchio della magistratura), sposti la carica istituzionale a persona diversa da quella sotto attacco e ad essa strettamente legata, mantenendo immutata la linea politica.

Il carisma personale non sarà lo stesso, ma i tifosi sapranno che è una questione di facciata, e chi non ha saputo usare l'arma di una migliore alternativa politica per opporsi all'attuale governo si ritroverà a colpire un bersaglio inutile e a non saper affrontare quello nuovo.

Sempre lì si torna: un avversario politico va sconfitto politicamente.

Ciao

Paolo

cipper ha detto...

@Michele Reccanello: qual'e' il link del blog di Santalmassi? grazie

x ha detto...

@ cipper

http://santalmassiaschienadritta.blogspot.com/2011/01/per-uscire-dallimbarazzo-al-pdl-pensano.html

x ha detto...

@ PaoloVE

no, permettimi, ma che lo scontro sia sulla persona e non politico, non si puo' sentire!
Quel signore ha un'idea di istituzioni dello stato, di equilibri e contrappesi fra poteri lievemente distorto che corrisponde al suo delirio di impunità, travestito da liberalismo e garantismo.

Dall'altra parte, ogniqualvolta un sexy gate lambiva o investiva politici di ben minore importanza e responsabilità rispetto al Paese, le decisioni di lasciare la carica non si son fatte attendere.
Vedi i casi Marrazzo & Delbono.
E anche quando nn c'era nulla di nulla (Sircana) la gogna è stata assai feroce.

Qui siamo al sesso in cambio di posti da consigliere regionale a 12mila euri al mese!
Siamo a decine di agenti parati a scortare zoccole e papponi!

Ecchissenefrega se nel privato SB fa il porco a casa sua?!?

Quanto alla faziosità riporto le lucide parole di Beppe Severgnini, quanto mai puntuale con il suo recentissimo libro su SB:

Conosciamo i sospetti di parte della destra sui magistrati e le speranze giudiziarie di una certa sinistra impotente. Ma non si può contestare l'arbitro all'infinito; a quel punto, tanto vale rinunciare alla partita. La nostra partita, però, si chiama democrazia: dobbiamo giocarla e vincerla, soprattutto nel 150° anniversario dell'unità nazionale. L'alternativa è trasformare un compleanno in un funerale, ma non sarebbe una buona idea.
Silvio Berlusconi dovrà avere un coraggio gigantesco, perché le accuse lo sono. Ma stavolta non è possibile nascondersi: né per lui né per noi. Per tanti anni è stato il nostro complice: ci ha perdonati e incoraggiati, assolti e giustificati, illusi e rincuorati. Ma tra complicità e imbarazzo corre un confine. E ce n'è un altro, drammatico, tra imbarazzo e disgusto. Il primo è stato superato. Il secondo, in una democrazia, non andrebbe attraversato mai.

PaoloVE ha detto...

@ MR:

Secondo me Cacciari ha sparato troppo pesantemente e troppo a lungo sul PD per poter essere candidabile a sx (ammesso anche che possa desiderarlo, cosa di cui dubito), e sarebbe motivo sufficiente per far fallire qualsiasi tentativo di accordo con il terzo polo. Do maggiori probabilità persino al Trota! ;-)

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...

@Paolo

Se Cacciari ha sparato a zero sul PD è perché quelli se lo meritano. Basterebbe un pò di autocritica, o no?
E se nel PD invece che di avere dei risentimenti nei riguardi di Cacciari pensassero agli interessi del paese, l'ex sindaco potrebbe, credo, raccogliere consensi ampi anche a destra. E poi visto ciò che sosteneva ieri a otto e mezzo, come non dargli torto?

Meglio Cacciari di Renzi.

PaoloVE ha detto...

@ Francesca:

se guardo le prime pagine dei giornali, il tentativo di spallata che vedo non è imperniato su una alternativa alla politica inesistente o dannosa per il Paese che ha condotto SB, ma sulla sua morale sessuale, che qualcuno spera sia sfociata finalmente in un illecito perseguibile entro i tempi della prescrizione.

Questo per me significa affrontare SB sul piano personale invece che su quello politico, ed è lo specchio della debolezza politica di tutte le alternative a SB: se togliamo le ipotesi di giri di donnine allegre torniamo a parlare di Alitalia, social card, rifiuti, G8, L'Aquila, etc.etc., tutte cose che hanno solo scalfito il premier.

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...

Ha ragione Francesca, un altro motivo per non essere d'accordo sul ridurre tutto a faziosità.

PaoloVE ha detto...

@ MR:

sai benissimo che nelle critiche al PD non sono certo tenero: non voglio entrare nel merito di quelle mosse da Cacciari, ma, che abbia ragione o no, rimangono un punto d'attrito tra lui ed il PD, e quindi non il migliore punto di partenza perchè quest'ultimo lo possa accettare. Persino Vendola, che è molto meno moderato di Cacciari, pur criticando il PD ha lasciato degli spazi su cui poter lavorare...

Ciao

Paolo

x ha detto...

Il prof. Cacciari lo va dicendo ovunque e da mesi quello che ha in mente lui.

Anche ieri sera lo ha ripetuto, suffando collegato fuori studio dove la Casellati difendeva la privacy del PDC contro quei guardoni di PM milanesi.

Cacciari sostiene la necessità di una nuova fase costituente per l’Italia, progetto fondante su cui aprire una nuova era della nostra Repubblica, perché quando si parla di seconda repubblica in realtà è un qualcosa che non esiste.

A sostegno della sua proposta di riforma un proporzionale con sbarramento al 5%, naturalmente combinato con il dimezzamento di deputati e senatori e con una regionalizzazione più accentuata dei meccanismi di elezione al Senato.
Con questa legge elettorale una coalizione di centrodestra ancora capeggiata da Berlusconi risulterebbe sicuramente vittoriosa, perché dall’altra parte non potrebbero mai, oggi come oggi, trovare le ragioni per una coalizione che vada dal Pd ad oltre l’Udc, tutti uniti in un unico fronte anti-berlusconiano altamente utopistico perchè ci sarebbe un colossale problema di leadership.

Pale ha detto...

Paolo, oggi sono totalmente d'accordo con te, sia per il post, sia per i commenti.

La sconfitta definitiva deve essere politica. Gli Italiani sono oramai divisi in due fazioni. Una fazione vede positiva una caduta del primo ministro anche se dovuta da inchieste giudiziarie che non hanno strettissima correlazione politica (l'unica questione politicamente rilevante e' la ricattabilita'). La seconda fazione invece e' spinta a non riconoscere l'autorita' e l'indipendenza del sistema giudiziario e non accetterebbe una caduta di Berlusconi per motivi legali.

Io vedo come unica via di uscita che permetterebbe agli Italiani di evitare l'acuirsi di una tensione sociale fra le due fazioni e' il confronto e lo scorso politico. Se Berlusconi cade, deve essere per mezzo politico, non esclusivamente giudiziario.

Dico questo perche' in un paese dove la fiducia nelle istituzioni e negli organi di controllo e' bassissima, il cambiamanto deve avvenire all'interno dello stesso organo democratico in crisi (in questo caso l'organo legislativo).

Infine una piccola considerazione. In Italia il popolo si divide ancora in fazioni perche' c'e' ancora abbastanza "pane". Quando il pane finira', pero', vedrete come il popolo si riunira' "fraternamente" per risollevarsi. Temo che se facessimo la fine della Grecia (o dell'Argentina) ci ritroveremmo tutti con il sedere per terra, ma finalmente uniti nel cercare di risollevarsi. Purtroppo pero' fino a quel punto continueremo a fare le cicale anziche' le formiche.

Pale

F®Ømß°£ ha detto...

Oggi non ho tempo di scrivere bene, e nn ho letto i commenti.

Non riesco a condividere la moderazione di Paolo nel suo post, tranne ovviamente nel pessimismo finale.

1) Per il bene di questo Paese, è da molto tempo che B. non dovrebbe più avere nulla a che vedere con il potere politico. Purtroppo molti italiani, non tutti cerebrolesi non condividono, chissà perché questa semplice affermazione.

2) In sintesi, credo che ormai sia troppo tardi. La classe dirigente non è assolutamente all'altezza di proporre un'alternativa degna e uno Spaghetti-Medvedev è un'ipotesi che mi fa disgusto al solo pensiero. Ovvio che suppongo sia ciò che accadrà.

T.

PaoloVE ha detto...

Mi faccio portavoce di Pale:

Paolo, oggi sono totalmente d'accordo con te, sia per il post, sia per i commenti.

La sconfitta definitiva deve essere politica. Gli Italiani sono oramai divisi in due fazioni. Una fazione vede positiva una caduta del primo ministro anche se dovuta da inchieste giudiziarie che non hanno strettissima correlazione politica (l'unica questione politicamente rilevante e' la ricattabilita'). La seconda fazione invece e' spinta a non riconoscere l'autorita' e l'indipendenza del sistema giudiziario e non accetterebbe una caduta di Berlusconi per motivi legali.

Io vedo come unica via di uscita che permetterebbe agli Italiani di evitare l'acuirsi di una tensione sociale fra le due fazioni e' il confronto e lo scorso politico. Se Berlusconi cade, deve essere per mezzo politico, non esclusivamente giudiziario.

Dico questo perche' in un paese dove la fiducia nelle istituzioni e negli organi di controllo e' bassissima, il cambiamanto deve avvenire all'interno dello stesso organo democratico in crisi (in questo caso l'organo legislativo).

Infine una piccola considerazione. In Italia il popolo si divide ancora in fazioni perche' c'e' ancora abbastanza "pane". Quando il pane finira', pero', vedrete come il popolo si riunira' "fraternamente" per risollevarsi. Temo che se facessimo la fine della Grecia (o dell'Argentina) ci ritroveremmo tutti con il sedere per terra, ma finalmente uniti nel cercare di risollevarsi. Purtroppo pero' fino a quel punto continueremo a fare le cicale anziche' le formiche.

Pale

PaoloVE ha detto...

@ Pale:

personalmente dubito che l'abitudine a questo tipo di scontro politico, acritico e frontale, possa essere un buon viatico per una ipotetica unificazione davanti ad una emergenza. Mi aspeterei piuttosto che, come di regola, questa diventi motivo di ulteriori pregiudizi, divisioni e tensioni...

Oggi sono pessimista :-)

Ciao

Paolo

Charles ha detto...

Ottimo post, finalmente leggo di equilibrato in questo marasma di tifoserie. Aggiungerei soltanto che se e' vero, purtroppo, che alternative non se ne vedono, e' anche vero che se B. si togliesse dalle scatole, se non altro, potremmo voltare pagina.

Charles ha detto...

Il mio augurio di voltare pagina non e tanto nella speranza di mon avere piu un presidente del consiglio donnaiolo, mafioso e/o tiranno (cose peraltro tuttora da dimostrare), ma piuttosto il desiderio di vedere cessare queste tifoserie che sviliscono la 'lotta' politica. Temo pero che questo atteggiamento non se ne andra' con B. Continueremo ad avere grandi ideali e poche idee, a preferire lo scontro all'incontro e a non ascoltare le proposte dei radicali perche non abbastanza schierate ne da una parte ne dall'altra.

Michele R. ha detto...

Buonasera,

Per chi avesse tempo suggerisco l'ascolto di Oscar Giannino di oggi. Tema Bunga-Bunga e con ospiti Mario Sechi direttore de "il Tempo" e Cappellini il nuovo direttore de "il riformista", con il primo corretto dagli ascoltatori sulle sue affermazioni. Da non perdere.

ornette ha detto...

Ieri sera il programma Matrix ha superato qualsiasi limite di decenza, mandando in scena una trasmissione dove, a difesa del presidente Berlusconi c'erano Sgarbi, la Carfagna, un altro onorevole PDL, il conduttore Alessio Vinci e i suoi autori, in primis Alessandro Banfi e, come contraddittorio, la deputata PD Paola Concia, nota più per essere omosessuale e per essere assidua frequentatrice dei salotti tv di Barbara d'Urso che per la sua attività parlamentare. Era ospite anche Severgnini, ma, vista l'aria che tirava, se ne è andato via dopo 10 minuti di trasmissione, senza dire una parola e senza spiegazioni (probabilmente era lì solo per l'ennesima marchetta al libro, si rifarà con la Bignardi venerdì e forse con Fazio). E' stato uno spettacolo desolante, con la Concia più volte zittita da più parti, per chi come me abbia la sfortuna di soffrire d'insonnia. A Ballarò è invece andata meglio, anche se la Bernini e Alfano hanno compiuto voli pindarici per cercare di difendere l'indifendibile, come fanno ogni giorno Oscar Giannino e Bruno Vespa.

Charles ha detto...

Ecco appunto. Com'e' possibile difendere l'indifendibile, distruggere l'indistruttibile o vedere l'invisibile? Qualcuno per caso me lo sa spiegare?

Provo a snocciolare il problema
1) C'e un reato, per ora, presunto, e per trarre conclusioni finali bisogna attendere il terzo grado di giudizio. Su questo argomento tutto il resto e' chiacchera.
2) C'e l'indecenza politica di Berlusconi, e questa e' una mia lecita opinione. Pero' aldila' dell'opinione perche questa abbia effetto bisogna aspettare la fine della legislatura, tornare alle urne, votare e poi accettare il voto popolare (questa mi pare sia la cosa che risulta piu' dura ai tifosi).
3) C'e la tattica politica dell'opposizione di chiedere le dimissioni: io non apprezzo tale tattica perche' l'obiettivo dell'opposizione dovrebbe essere quello di fare contro proposte alle proposte del governo, non quello di fare cadere il governo (questo risulta di difficile comprensione ai tifosi perche essi credono che si stia giocando una partita di calcio e che conti il punteggio finale e il numero di scudetti).
4) c'e il remoto rischio che se la magistratura puo avere il potere di far cadere un governo (bipassando il voto popolare) allora la magistratura puo' ottenere potere politico, e questo bisogna certamente evitarlo.

Spero di non aver dimenticato nulla.

Dopodiche, uno puo' metterci dentro tutti i ma e i se del mondo, pero' diventa un GIOCO dialettico che non porta a nulla. I giochi dialettici piacciono molto agli inquisitori, ai cacciatori di comunisti nell'USA degli anni 50 e a tutti quelli che non sanno perdere.

PaoloVE ha detto...

@ charles:

secondo me ci sono due ulteriori aspetti del problema:

a)se il potere politico ti garantisce l'immunità, le cariche politiche finiranno inevitabilmente per attirare come mosche al miele le persone più compromesse invece di quelle più capaci. Con grave danno del paese.

b) le funzioni dello stato devono essere garantite quanto un imputato: salvo flagranza di reato non credo sia opportuno che un politico debba dimettersi prima di un processo perchè diventerebbe troppo vulnerabile, ma d'altra parte attendere il terzo grado di giudizio per delle dimissioni si sta dimostrando totalmente inadeguato.

Credo che un compromesso ragionevole (non previsto dalla legislazione italiana)sarebbe imporre le dimissioni in caso di condanna di primo grado.

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...

Buongiorno,

@Charles

c'e il remoto rischio che se la magistratura puo avere il potere di far cadere un governo (bipassando il voto popolare) allora la magistratura puo' ottenere potere politico, e questo bisogna certamente evitarlo.

Io non sono d'accordo su quanto sostieni. Se c'è un reato e il PDC è riconosciuto colpevole subisce una condanna penale, per cui è out dal sistema. Non c'è nessun bypass, semplicemente qualcun'altro nel CDX si incaricherà di fare il presidente del consiglio se otterrà la fiducia, e così proseguirà fino al termine della legislatura a meno di inciampi. Se poi non si raccoglierà nessuna maggioranza si tornerà prima alle urne. Punto e basta.

Non ho capito che vuoi dire "la magistratura può ottenere potere politico". E che c'entra?

Charles ha detto...

Ciao Paolo,
per il rischio del punto 1, credo sarebbe sufficiente precludere, con una legge, le cariche politiche piu' sensibili a coloro che abbiano processi pendenti. Se tale legge ci fosse stata a suo tempo non avremmo Bancomat euhh, Berlusconi tra i piedi. Ora sono ignorante in materia ma mi stupisco che non esista nulla del genere e(senza polemica) ancor di piu che nessuno quando era al governo, anche se per breve tempo, non abbia portato avanti una legge su questo argomento; non riuscirei a vederci un serio effetto collaterale negativo in una legge che renda piu difficile alla politica sopraffare la giustizia;

il punto 2 parebbe (a prima vista) un ottimo compromesso.

Charles ha detto...

@paolo

naturalmente precludere la carica politica a chi abbia processi pendenti prima delle elezioni!

@michele

Come dicevo nel punto 4, se domani si dovesse decidere che appena la magistratura ti accusa di qualcosa ti devi dimettere dalla tua carica politica, di fatto la magistratura avrebbe il potere in modo neppure troppo difficile di far cadere un governo a suo piacimento. Non possiamo basarci solo sulla buona fede della magistratura, dobbiamo dividere i due poteri, sei d'accordo?

Michele R. ha detto...

@Charles

In parte. Ci sono dei vulnus nelle leggi, per cui dovrebbero essere adeguate:

Chi detiene una carica viene inquisito deve mantenerla fino al primo grado di giudizio in cui, se riconosciuto colpevole, si dimette (per legge). E se chi si dimette è il PDC, pazienza, qualcun'altro prenderà il suo posto.
Invece per chi ha procedimenti penali pendenti non deve essere candidabile, né può legiferare per salvarsi il culo (sempre per legge). Troppo comodo.