La Libia e la propaganda di governo

Buongiorno,

metto subito il carico da undici di questo post: ritengo, credo con qualche valido motivo, che il nostro governo stia intenzionalmente e cinicamente strumentalizzando quanto sta avvenendo in Libia per creare ad arte, una volta di più, una situazione conflittuale con i partner europei, dopo aver pessimamente investito su un partner politico perdente al solo scopo di continuare a fare bassa propaganda all'interno dei patri confini.

Lo dico perchè il fatto che la situazione in quel Paese fosse instabile ed in detrioramento era chiaro da mesi a chiunque abbia voluto minimamente informarsi in materia. Persino a me.

Ciononostante, accecata dalla questione migranti, anche quando gli stessi Stati Uniti confermavano l'invito all'Italia ad avere un ruolo più significativo sullo scacchiere libico, la politica estera italiana ha mantenuto e rafforzato le scelte già operate dall'ex Ministro Minniti di limitarci a "donare" al nostro solo alleato in zona Al Serraj (meno di) quanto necessario (ripristino delle vecchie motovedette, promessa di altre imbarcazioni,...) al solo scopo di operare dalla sponda libica i respingimenti dei migranti in una polveriera dove i loro diritti minimi fondamentali erano e sono calpestati nel peggiore dei modi, fingendo che si trattasse di un porto sicuro.

Ed è sembrato non toccarci il fatto che, nel frattempo, Haftar si stesse giovando dell'appoggio egiziano, turco, russo ed anche francese (oltre che di altri stati arabi), per consolidare il proprio potere in Cirenaica, anche ai danni di trafficanti di esseri umani e di terroristi islamisti (da Derna a Cufra e nella regione di Sabratha) ben di più di quanto Al Serraj stesse facendo in Tripolitania.

Inspegabilmente sembrava non interessarci nemmeno quando riallacciavamo allegramente le relazioni diplomatiche con l'Egitto ed il suo empatico leader Al Sisi, quando sbandieravamo entusiasti la nostra simpatia per la Russia e Putin o quando intavolavamo incontri bilaterali con la Turchia di Erdogan  (giusto per restare tra gli alleati "pesanti" di Haftar).

Eppure, sulla scorta di questi bei precedenti, evidentremente convinti e soddisfatti del nostro operato e dell'italica lungimiranza, davanti al tracollo della Tripolitania del nostro alleato Al Serraj, il meglio che riusciamo a fare è accusare della situazione libica l'Europa, la Francia e Macron, peraltro svicolando davanti alla prospettiva di qualsiasi forma di nostro intervento armato.

...direi che, per sostenere la tesi della incompetenza diplomatica e militare e della propaganda contro il presunto nemico europeo, tanto basta e avanza...

Ciao

Paolo

1 commento:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

la mia sensazione è che l'unico obiettivo strategico del governo pentaleghista sia l'indebolimento/distruzione della UE.

Per conto terzi, segnatamente coloro che finanziano sia la Lega, sia i grillini.

Tutto il resto è funzionale al mantenimento del consenso giorno per giorno.

Il pericolo mi sembra grave.

Saluti

T.