Sistemi elettorali acutissimi / 1

Buongiorno,

il grande e spesso abbastanza oscuro (almeno per me) parlare che si fa di riforma del sistema elettorale, con proposte che svariano tra turno unico o doppio, oscillando tra proporzionale e maggioritario, giocando su sbarramenti e coalizioni, nonchè includendo o meno preferenze, mi porta a buttar giù alcune considerazioni su come (piuttosto che per chi) vorrei poter votare.

Il che presuppone però due cose.

La prima è che non ci si deve aspettare che una diversa legge elettorale possa risolvere problemi ormai ultradecennali di incompetenza ed incapacità della nostra classe politica. Al più può aiutare, ma non può essere uno strumento a modificare dall'oggi al domani l'abitudine a mezzucci e privilegi, l'assuefazione a intrighi e familismi (quando non proprio alla corruzione), la consuetudine ad anteporre l'interesse personale alla coerenza,...

La seconda, meno aulica, è che io dica qual'è, secondo me, lo scopo del voto. Perchè nella proposta di tanti modelli diversi vedo che in tanti stanno cercando più un bonus per sè, piuttosto che un sistema funzionale. E lo scopo del voto, contrariamente a quanto possono pensare molti, non è la vittoria strabordante del proprio partito preferito (ne mio caso del MACUP, Movimento Acuto Come Una Palla), ma realizzare in maniera ragionevole di un sistema politico che permetta il realizzarsi di un mix di condizioni (spesso antitetiche tra loro) quali:
  1. rappresentatività (siamo ancora in democrazia, mi pare, quindi votiamo per esprimere una classe dirigente che rappresenti i nostri interessi. O forse, meglio, che addirittura che rispecchi il meglio di noi)
  2. governabilità (la classe dirigente deve dirigere il Paese, non passare il tempo a litigare nel tentativo di conciliare troppe posizioni troppo variegate)
  3. rinnovamento (i tempi cambiano e, poichè non esiste un uomo buono per ogni stagione, deve conseguentemente cambiare anche la classe dirigente)
  4. trasparenza (ogni voto deve essere libero e pesare allo stesso modo degli altri)
  5. alcune tutele (mi vengono in mente le minoranze linguistiche, ma potrebbero essere anche quelle di genere o altro)
Iniziamo con lo specificare cosa intendo con quel "in maniera ragionevole":

Come sicuramente tutti ben sapete amo perversamente passare la domenica a stirare guardando programmi TV in cui qualche tizio americano ti riconfigura casa o altre aberrazioni simili. Quindi vorrei votare utilizzando una formula a turno unico: non voglio passare le domeniche in coda al seggio, ho altro da fare.

Inoltre per votare non vorrei passare il tempo a studiare politologia oltre il ragionevole: la scelta e le sue conseguenze devono essere semplici e prevedibili, quindi no a enormi quantità di liste (le liste devono essere presentate da un congruo numero di firmatari), no a troppi candidati, no a troppi eletti, no alla possibilità di candidarsi in più collegi. E un congruo numero di firme necessario alla presentazione delle liste.

E adesso mi fermo per non rendere il post troppo lungo e pesante, rimandando ai prossimi giorni la descrizione di come dovrebbe essere un sistema elettorale, partendo dai punti di cui sopra.

In sintesi: per molti motivi sono in crisi produttiva ed ho intenzione di allungare il brodo tenere alta la suspence :-)

Ciao

Paolo

4 commenti:

Michele R. ha detto...

Buongiorno,
Hai ragione: Siamo una democrazia... (hai dimenticato di aggiungere) piuttosto sgangherata.
Le tue considerazioni mi trovano abbastanza d'accordo salvo sul turno unico. Sono d'accordo con Renzi quando dice che ci vuole una legge elettorale che dica chiaramente chi ha vinto le elezioni e quindi, un pò come avviene in Francia e da noi per l'elezione dei sindaci, la strada migliore mi sembra che sia quella del doppio turno anche se questo, credo, significa mettere mano alla costituzione. Inoltre ci vorrebbe un meccanismo che disincentivi la creazione dell'inutile pleteora di partitini che affligge il nostro sistema politico. Chi vuol far politica deve essere obbligato a farlo all'interno di pochi partiti.

Saluti, MR.

PS siccome immaginarti dietro l'asse da stiro la domenica mi diverte, se la cosa ti puo consolare faccio lo stesso anche se non necessariamente la domenica, mi è venuto in mente questo CMM:
http://www.youtube.com/watch?v=o-Zo4AVL7AE

PaoloVE ha detto...

@ MR:

"ci vuole una legge elettorale che dica chiaramente chi ha vinto le elezioni".

Diffido moltissimo di questa frase (non di te), perchè molto spesso è stata utilizzata da chi pretendeva che il sistema elettorale dicesse chi aveva vinto quando non c'era un vincitore (come alle ultime politiche).

Quanto al restto ne parlo nei prossimi giorni (no, non del fatto che io faccia il casaRinghio... :-))

Ciao

Paolo

MS ha detto...

Oggi attendevo il post "Come siamo arrivati qui/3", quindi domani attenderò con trepidazione anche "Sistemi elettorali acutissimi/2".

Ottima strategia editoriale!! ;-)

bye,
ms

PaoloVE ha detto...

@ MS:

ehy! e chi ti ha detto che domani non ci sia la prosecuzione del filone di Tommaso? O addirittura di quello sulle grandi navi? :-)

Ciao

Paolo