Ma noi non ci saremo

Buongiorno,

incombono ormai nella mia Regione, il Veneto, le elezioni ma, contrariamente a quanto avvenuto in altre occasioni, sto vivendo la cosa con molto distacco, per una serie di motivazioni, sia legate al contesto che personali.

Verosimilmente le liste in grado di ottenere dei risultati in qualche modo significativi sono quattro: quella legata al Presidente uscente Zaia, sostenuto da Lega e FI, quella del PD che candida la Moretti, i transfughi leghisti di Tosi, ed il M5S che candida Jacopo Berti.

Di fatto però la scelta da parte del PD di un candidato debole e l'accordo tra FI e Lega hanno stroncato molto velocemente le timide ambizioni del PD di approfittare non tanto di una maggioranza propria, ma delle divisioni a destra originatesi con la frattura di Tosi.

Salvo sconvolgimenti inimmaginabili allo stato attuale (1), Zaia sarà confermato e la scontatezza dell'esito riduce molto l'appeal della consultazione, specialmente tenendo conto che dovrebbe avere natura amministrativa.

A questo aggiungo che quella che avrebbe potuto essere l'alternativa in teoria per me più appetibile, la lista del PD, in questo caso ed in questo momento non lo è affatto: da un lato la politica intrapresa dal partito (cui avevo dato il mio voto alle ultime elezioni) è nei fatti molto diversa e spesso opposta a quella indicata nei programmi per cui l'avevo votato, dall'altro la candidata scelta, sino a non molto tempo fa portavoce (peraltro a mio avviso poco efficace) di Bersani, adesso renziana di ferro, non mi fornisce spunti per cui fidarmi di lei.

In sintesi, in questo momento le mie idee non trovano rappresentanza in una lista in grado di fare risultato, il partito che precedentemente più si avvicinava ad esprimerle ha dilapidato il mio credito di fiducia abusando del mio voto alle ultime elezioni e la sua candidata mi pare incarnare un brutto mix di inconsistenza politica e trasformismo (2).

Sommate un po' tutto e forse capirete perchè, disilluso  ed incapace persino di individuare un eventuale scelta al "meno peggio" (visto che l'ultima volta il "meno peggio" si è rivelato invece troppo simile e vicino a quello che consideravo il peggio) credo proprio che annullerò la scheda o approfitterò del ponte, in attesa di una offerta politica migliore.

Questo non vuole essere un invito a non andare alle urne, anzi vi auguro, nel caso che  nella vostra Regione si voti, di avere motivazioni più solide di quelle che mi spingono ad abbandonare. Di mio spero solo sia bel tempo.

Ciao

Paolo

(1) Anche perchè in questo momento i colpi di coda della campagna elettorale sembrano concentrarsi sull'aspetto dei candidati cosiddetti "impresentabili", apparentemente marginali o assenti in Veneto. 

3 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

mi trovo a condividere quanto scritto. Personalmente ho preso un impegno in tempi non sospetti e non sarò in terra leghista il 31, per cui ho una scusa per astenermi vilmente dal voto :-).

Se fossi a Padova, trovandomi nella medesima condizione di Paolo, voterei per la lista senza chance che si pone a sinistra. Questo contribuirebbe almeno a ridurre la percentuale di cui si potrà fregiare il vincitore.

La cosa preoccupante è la assenza di rappresentanza che ci viene imposta dall'equivoco Renzi, alla guida del cosiddetto centrosinistra, ma con politiche che nulla vi hanno a che vedere.

Le alternative peraltro sono improponibili e/o numericamente insostenibili, per cui non vedo come le cose possano migliorare.

Sconforto

T.

PaoloVE ha detto...

@ T.:

faccio finta di non aver recepito quel "vilmente", anche perchè giunge da un autodichiarato settario con vocazione frazionista e minoritaria :-)

Ciao

Paolo



F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo,

"Vilmente" era riferito a me ;-)
E sono arrivato al seggio alle 23.05, comunque.

:D

T.