Libertà di sproposito

Buongiorno,

credo di aver riletto le interviste ad Erri De Luca che hanno portato lo scrittore a processo, accusato di istigazione a delinquere dalla LTF per le sue dichiarazioni rilasciate nel settembre 2013.

Dico credo, perchè, nel parlare che se ne sta facendo in questi giorni, in pochi si stanno premurando di ricordarci quali siano le affermazioni per le quali lo scrittore è a processo (immagino che le interviste siano questa e questa), anche se, per un giornalista, risalire all'origine per permetterci di avere una nostra idea basata su una conoscenza un po' meno avulsa dalla realtà dovrebbe essere facile e, soprattutto, doveroso.

Contrariamente a quanto leggo un po' in giro tra opposti tifosi e basandomi sulla sola lettura di quegli articoli, mi pare che Erri De Luca abbia effettivamente istigato a delinquere, sostenendo apertamente che è opportuno sabotare la TAV provocando danni ed impedimenti a chi sta realizzando un'opera che lui ritiene nociva e, per di più facendolo da persona che, campando di libri, conferenze ed interviste, conosce molto bene il valore delle parole e del contesto in cui queste vengono pronunciate..

 Mi pare anche che nelle sue dichiarazioni ci sia l'istigazione a reagire a quelli che considera (secondo me anche con qualche ragione) dei soprusi con il boicottaggio ma senza ricorrere ad alcuna forma di violenza nei confronti delle persone: in sintesi si trattta di un invito a danneggiare i cantieri ma senza far del male agli uomini (anzi, i boicottaggi dovrebbero secondo De Luca aver luogo perchè non si faccia del male agli uomini). Nulla a che vedere con un cattivo maestro che incita al terrorismo.

Mi pare che chi voglia andare oltre e parli su questi presupposti di un processo che riguarda la libertà di opinione (De Luca compreso) stia però prendendo una cantonata e quando vedo che a sostegno di queste tesi vengono portati, con una disonestà intellettuale senza pari (1), pluripregiudicati per diffamazione fior fior di paladini della libertà di pensiero di gran rilievo vengo confermato nella mia idea.

E sono piuttosto preoccupato di come l'abuso degli allarmi in materia di libertà di opinione stiano progressivamente svilendo quello che invece è un diritto fondamentale, perchè se questo viene distorto per garantire l'impunità a chi calunnia o invita a infrangere la legge, arriverà il momento in cui ci si interrogherà se e quanto possa davvero valere essere realmente un diritto.

Ciao

Paolo

(1) perchè mette sullo stesso piano reati diversi come la diffamazione e l'istigazione a delinquere, perchè tratta entrambi come reati d'opinione, perchè avvalla subdolamente il fatto che ogni stronzata esca dalla bocca di un intellettuale debba restare impunita perchè coperta dall'agido manto della libertà di opinione, benchè riconosciuta essere un reato

3 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

libertà-di-opinione e diritto-di-cronaca sono due delle formulette che la pestifera categoria giornalistica usa per difendere i propri accoliti.

E più passa il tempo, più sarà facile accettare misure anche liberticide, pur di vedere sconfitta questa cricca di irresponsabili.

Giusto oggi sentivo la sgradevole voce di F. Merlo che chiosava in perfetto unisono al coro di alfieri del diritto di cronaca contro la solita legge bavaglio.

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

la cosa paradossale è il rovesciamento che si sta verificando quando l'intellettuale viola la legge: un tempo questo serviva perchè, assumendosi le conseguenze dell'infrazione questi ne voleva dimostrare, attraverso il proprio autorevole esempio, l'incongruità e quindi la metteva in discussione. Sono anti - proiizionista? mi faccio una canna in pubblico e vado in galera perchè so di essere in qualche modo una provocazione ed un faro che si accenderà su una legge secondo me ingiusta.

Adesso non si mette in discussione la legge, ma se si debba applicare a qualche categoria più o meno privilegiata (con buona pace del principio che la legge è uguale per tutti). Nessuno mette in dubbio il fatto che la diffamazione o l'istigazione a delinquere siano reati: si mette in dubbio che si debbano applicare a chi commettendoli farebbe più danni! Infrango la legge? Ehy, ma io sono un intellettuale e come tale rivendico il diritto all'impunità perchè ciò rientra nel mio diritto di espressione/pensiero/critica/...

Mi pare sia il miglior modo per far abolire un bel po' di diritti civili senza farli rimpiangere ad alcuno...

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

Precisamente.

Grazie all'arroganza di una categoria miserabile, personalmente ogni volta che costoro si appellano ai diritti, mi sento molto totalitario.

E non va bene.

Saluti

T.