Terremoti diversi e populismi

Buongiorno,

le dichiarazioni di Vasco Errani circa lo stato della ricostruzione post terremoto nell'Italia centrale, benchè da lui successivamente ridimensionate, sembrano però trovare conferma nelle cose, almeno se si va a vedere gli striminzitissimi numeri di quanto consegnato ai terremotati ( e spesso solo ad uso di telecamera).

In Italia Centrale, sul frontre della ricostruzione, è stato fatto poco o nulla.

Il confronto con la gestione, allora criticatissima, del dopo terremoto dell'Aquila nel 2009, è assolutamente impietoso: le polemiche sulle New Towns, sui progetti C.A.S.E. e M.A.P. sono oggi assolutamente impressionanti davanti alle sproporzioni dei risultati ottenuti: in tempi confrontabili con quelli oggi intercorsi dal sisma di Amatrice, migliaia di Aquilani ed Abruzzesi allora avevano trovato alloggio nelle casette volute dal contestatissimo team Bertolaso / Berlusconi.

Se allora pensavamo di essere davanti ad un fallimento, oggi, fatte le debite proporzioni e facendo la tara di una diversa situazione climatica, con meno di cinquanta casette terminate (di cui la maggior parte non ancora effettivamente abitabili) dovremmo comunque pensare di essere davanti ad una catastrofe organizzativa.

Eppure gli stessi media che allora bastonavano (spesso giustamente, sia chiaro) la gestione del dopo terremoto, oggi glissano colpevolmente su quanto (non) sta avvenendo e da mesi concentrano la loro (e conseguentemente la nostra) attenzione su altri argomenti: quelli dettati da una politica che si è paralizzata sulla campagna elettorale per il referendum costituzionale sino a dicembre, poi attorno al destino di un crepuscolare PD che sembra intenzionato a trascinare con sè govwerno e Paese successivamente alla batosta ivi rimediata.

Non mi è difficile immaginare che i tanti che da tempo tremano e tuonano davanti all'avanzata dei populismi, avrebbero ottenuto migliori risultati mettendo le proprie energie e risorse al servizio di una politica attenta alle esigenze dei cittadini, specialmente quelli più deboli ed in difficoltà.

Perchè quando chiederanno il nostro voto contro i populisti, non potranno certo menar vanto di risultati concreti....

Ciao

Paolo

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