Contro gli ottimisti

Buongiorno,

rinvio a domani il post che avevo pensato per oggi per lasciare spazio a Tommaso (thanks!) su argomento peraltro attinente:

questo post è una riflessione sulla mia bolla informativa.

Mi capita spesso, leggendo articoli o blog, di scontrarmi contro un ragionamento che ha due aspetti:

Di fronte a notizie che si giudicano negative o pericolose, che contrastano con le idee e lo stile di vita di chi scrive, la reazione è diversa dalla più comune indignazione, ormai inflazionata e caricaturale. È più rilassante, probabilmente ci fa sentire superiori, ma è altrettanto sterile. 

1) Si constata che le cose stanno così*, possibilmente con l'aria annoiata di chi la sa lunga.

2) Si oppone alla ragionevole preoccupazione o all'indignazione un ottimismo basato solo sul fatto di essere comodamente seduti davanti a un Mac sorseggiando una bevanda bio. "In futuro rideremo di questo, in futuro avremo imparato a conviverci."

Questo atteggiamento da un lato di ottimistico cinismo (o cinico ottimismo?) di fatto svaluta tutti gli allarmi e rende insensibili ai pericoli. Tanto in futuro andrà tutto bene, supereremo anche questa. Ne rideremo se andrà tutto bene.

Qui due esempi di questo ottimismo olimpico**, applicato al tema delle fake news e a internet. Uno e due.

In futuro avremo imparato a difenderci dalle fake news, così come adesso abbiamo i filtri anti-spam, si dice.

Trovo che l'errore logico sia nel confondere la prospettiva dell'umanità con quella personale, ma anche solo nazionale. In futuro risolveremo il problema x. Sì, ma a che prezzo? In che tempi? Saremo noi o i nostri nipoti a vivere in un mondo in cui il problema è risolto? Perché tanta fiducia che le conseguenze di certi problemi non arriveranno a frantumare la nostra tazza della bevanda bio?

Il problema delle notizie false, siano esse diffuse su internet o riprese dai media, ma mai sufficientemente smentite, è un problema di gravità diversa rispetto al passato. E lo è anche a causa di come è internet oggi. Gli ottimisti nostalgici degli anni '90 non mi convincono del contrario.


Questo problema di oggi, ha delle conseguenze reali, mentre gli ottimisti riflettono pensosi sulle caratteristiche del nuovo costosissimo iPhone.
 
Non ci sono solo milioni di russi che vivono in una realtà parallela, ci siamo anche cuccati Trump, o vogliamo dire che neanche quello è un campanello d'allarme? Nel nostro piccolo c'è un ex comico che si fa i soldi su questo, con la prospettiva di andare al governo del Paese.
 
Davvero queste cose ci lasciano tranquilli col nostro Mac e la bevanda bio?

Saluti

T.

*Che poi è l'atteggiamento tipico del ben pasciuto destrorso che di fronte a qualsiasi scandalo sogghigna con un cinismo permesso solo dal non essere coinvolto direttamente.
 
**Queste persone si atteggiano come se stessero osservando con distacco - dall'alto dell'Olimpo - un formicaio umano in preda al caos. Esso non ha nulla a che vedere con la loro vita vera. Possono alzarsi in ogni momento per sorseggiare la bevanda bio, mentre nel formicaio va tutto a fuoco.

1 commento:

PaoloVE ha detto...

... nella fretta dell'ora tarda mi sono dimenticato di segnalare che condivido ampiamente il punto di vista di Tommaso...

Ciao

Paolo