Buongiorno,
Molti commentatori italiani ed europei stanno
malcelatamente gongolando della sconfitta di Theresa May che ha visto indebolita la propria posizione all'interno del Parlamento inglese, costretta a rinunciare ad una risicata maggioranza assoluta per dover contrattare una alleanza con la destra estrema degli Unionisti Nord Irlandesi.
L'idea è evidentemente che un governo inglese debole si
presenti alle trattative per negoziare le condizioni della Brexit in
condizioni di inferiorità e che quindi che l'Europa abbia la possibilità di
trarre il massimo vantaggio da una trattativa condotta da posizione di
forza.
Potrà apparire brutto ed estremo farlo ma é opportuno
ricordare che la Germania, umiliata nel 1918 sino alla firma di una resa
incondizionata all'interno di un vagone ferroviario si ritrovò poco più
di vent'anni dopo a pretendere la firma della resa della Francia nello
stesso vagone davanti agli emissari di Hitler. Ed entrambi questi eventi fotografarono dei momenti di estrema debolezza del continente europeo, della sua politica e della sua diplomazia.
Esiste un'unica ipotesi per la quale possiamo pensare di
essere felici di trattare la Brexit con una Inghilterra indebolita: è
quella per cui l'Unione Europea sia in realtà politicamente al proprio
interno talmente a pezzi ed insignificante da non poter condurre una trattativa equilibrata
con un singolo Stato economicamente da essa dipendente in maniera pesantissima.
Ipotesi della quale non mi pare ci sia molto di cui essere contenti e che anzi considero estremamente allarmante.
Ciao
Paolo
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