Quello che non vi dicono della curva di Laffer

Buongiorno,

le recenti dichiarazioni del Ministro dell'economia Grilli che, con nostra estrema meraviglia perchè nessuno l'aveva mai fatto prima, afferma che "appena sarà possibile ridurremo la pressione fiscale su famiglie e imprese", hanno ridato fiato a chi, dai tempi di Reagan, cita la famosa curva di Laffer per sostenere che una riduzione della pressione fiscale aumenterebbe il gettito fiscale.

La ragionevole idea di fondo che sta dietro alla magica curva  sopra citata è che ad ogni aumento di tasse oltre ad una determinata aliquota aumenterà la convenienza dell'evasione (e quindi il numero degli evasori) e diminuirà la convenienza al business delle imprese (e quindi il loro numero ed il loro fatturato secondo l'interpretazione meno sbandierata ma più preoccupante), col risultato di generare un minor gettito fiscale complessivo.

Ho una pessima notizia per le anime belle che amano bearsi dell'idea di avere a portata di mano la possibilità di avere la botte piena, la serva ubriaca e la moglie contenta.


Sinchè i frequentissimi aumenti di tasse cui siamo sottoposti generano aumenti del gettito fiscale (come sta continuando ad avvenire), dobbiamo purtroppo presumere di essere alla sinistra del massimo, e quindi dobbiamo ritenere ragionevolmente che ad una riduzione delle aliquote corrisponderebbe una riduzione del gettito.

In soldoni se l'aumento dello 0,1% delle tasse ha generato un aumento del gettito di X, in prima approssimazione posso stimare che la riduzione dello 0,5% delle tasse avrebbe ridotto il gettito di X. Si tratta della più banale delle approssimazioni lineari.

Mi rendo conto che quello della tassazione di uno Stato è un sistema complesso che presenta ritardi ed inerzie, nonchè che le condizioni al contorno modificano nel tempo la curva e quindi, specialmente in prossimità del massimo, le cose possono presentare delle grosse difficoltà di stima, ma a fronte di alcune evidenze (ho alzato l'aliquota ed ho incassato di più, quindi non ho ancora superato il massimo della curva) non mi risulta ve ne siano di segno opposto che permettano di affermare il contrario. Sarei entusiasta di scoprire il contrario: sarebbe l'equivalente del famoso pasto gratis (che infatti non esiste), anzi addirittura meglio.

Con buona pace di uno stuolo di pseudo economisti che da trent'anni continuano a sostenere ovunque al mondo che no, si è andati oltre.

Speriamo non abbiano seguaci tra i docenti della Bocconi, se no siamo fottuti...

Ciao

Paolo

4 commenti:

MS ha detto...

In sintesi estrema, la curva di Laffer è una cretinata da (pseudo-)economisti per (pseudo-)economisti.
Purtroppo i pseudo-economisti sono piu' degli economisti degni di tale nome. Traducendo in termini matematici,
           economisti matematici << economisti non matematici.
Purtroppo non ho ragione di pensare che la Bocconi sia un'isola felice :-(

bye,
MS

PaoloVE ha detto...

Probabilmente la curva di laffer non è una cretinata, ma lo è volersi incaponire nel ritenere contro ogni ragionevole evidenza che ci si trovi oltre il massimo.

Purtroppo questa è l'unica cosa che ci interesserebbe fosse vera di tale curva...

Ciao

Paolo

PaoloVE ha detto...

...e, ovviamente, economisti matematici << economisti non matematici, come ben dovrebbe sapere chi si crede nel liberismo dopo che Nash lo ha leggermente ridimensionato ;-)

Ciao

Paolo

MS ha detto...

Tutta la macroeconomia prevede modelli semplici, qualche volta ci possiamo stare, qualche volta proprio no.
Secondo me, questo e' proprio un caso che non va. La curva di Laffer prevede eccessive semplificazioni quali:
- liscezza: credo sia valida solo per prelievi medio/bassi, poi le leggi caotiche prenderanno il sopravvento;
- curva a campana: la si desume ipotizzando due minini ed un massimo.
In teoria ci posso stare sui minimi, ma su un unico massimo assolutamente no.

In ogni caso, è pacifico che la pressione possa ancora salire. Anzi, nonostante ciò che il Governo dichiara, prevedo che salga ancora un po'.

Per quanto riguarda il liberismo è difficile discutere. non sei mentalmente aperto ;-)
Comunque, la fortuna di voi statalisti è che Nash sia nato in un Paese liberista. Altrimenti avrebbe studiato un modello non cooperativo con arbitro bayesiano e sai le risate!!

Saluti,
MS