Cambio macchina

Buongiorno,

mi accingo a cambiare auto per raggiunti limiti di kilometraggio e sto cominciando a guardarmi attorno per acquistare un'utilitaria di piccole dimensioni per gestire il percorso casa - lavoro.

Sono stato il possessore di tre auto del gruppo FIAT: due mi hanno soddisfatto, rispondendo in pieno a quello che mi attendevo da loro, l'ultima non altrettanto, avendo denunciato un po' troppo rapidamente problemi di invecchiamento dei materiali, i limiti di un motore sovradimensionato per cilindrata rispetto alla carrozzeria, ma depotenziato attraverso l'elettronica (lo stesso motore, in altra macchina eroga quasi il doppio dei cavalli: varie volte l'assistente del meccanico cui mi affidavo mi ha proposto l'illecito UPGRADE) ed un impianto elettrico che definire non eccezionale è un eufemismo (a meno che abbiate per hobby la sostituzione delle lampadine).

Da quel poco che ho visto sinora e malgrado io sia incline ad acquistare un prodotto nazionale anche pagandolo qualcosina in più degli altri a parità di qualità (se il mio vicino lavora e sta meglio, sto un po' meglio anch'io), la mia prossima auto quasi certamente non sarà del gruppo FIAT.

In parte perchè il prodotto non mi pare all'altezza di quelli della concorrenza, nè sul piano della qualità nè su quello dei prezzi.

In parte perchè l'attuale politica sindacale di FIAT non orienta i benefici di un mio eventuale acquisto verso il mio vicino, ma verso un padronato -passatemi il termine vetusto, ma sul mercato del lavoro stiamo tornando indietro nel tempo- che mi è altrettanto distante che uno schiavista del neocapitalismo cinese.

A questo si aggiunge il fatto che il marketing dovrà lavorare molto (e spendere molto) per schiodare di dosso dal marchio FIAT l'antipatia che il suo AD si sforza pervicacemente di cucirvi addosso, almeno in Italia.

Presumo di non essere il solo a fare considerazioni simili, quindi mi auguro che gli azionisti di FIAT facciano i loro conti, così magari il mercato farà giustizia di un personaggio che sta impoverendo l'Italia con scelte industriali sbagliate ed una politica di scontro frontale che definire schifosa è poco e FIAT potrà riprovare a produrre nuovi modelli.

Tutto ciò premesso, certe dichiarazioni ad effetto finiscono col mascherare i problemi dietro la loro esagerazione, secondo me. Mi chiedo come mai a sinistra guardino ancora a De Benedetti con attenzione, quando, a mio avviso, l'uomo che ha liquidato Olivetti ed Omnitel non ha poi questa storia di successi...

Ciao

Paolo

1 commento:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

ho una Peugeot e cambio le lampadine come se fossero le mutande.

Seriamente, l'ultima mossa di Marchionne è veramente degna di un capitalismo da anni '20. Ciò che trovo deprimente è che una grossa fetta dell'opinione pubblica, e dei soliti opinionisti sta dalla parte dell'AD Fiat.

"Se non ci sono posti per assumere, è logico che un'azienda debba licenziare n dipendenti se è costretta dal giudice a reintegrarne n" afferma sicuro, con orgoglioso cinismo tennico, l'uomo del bar. Egli è un miserabile impiegato come me, ma si atteggia come se fosse esperto di gestione aziendale, così come fa l'allenatore durante i mondiali e ogni tre anni è anche esperto di vela.

"E poi non è giusto che i giudici possano intromettersi nella politica aziendale!"

A me pare che ci sia un'azienda che ha violato la legge (se non la Costituzione), discriminando oggettivamente alcuni lavoratori.

Per questo l'azienda è stata condannata.

E per questo ora fa i dispetti tipo scuole medie sulla pelle dei suoi dipendenti, peraltro presi in giro da anni da quanto si capisce dai giornali.

Personalmente io vedrei bene un megarisarcimento agli operai discriminati. Qualcosa da far tremare i polsi all'arrogante Marchionne.

E tale da far passare la voglia di questi giochetti furbacchioni a lui e ai suoi colleghi.

Saluti