Il dentifricio di San Vittore

Buongiorno,

la notizia degli abusi perpetrati dal cappellano di San Vittore (non li indico come presunti perchè credo che il riferimento all'esistenza di filmati renda la cosa sufficientemente sicura) è terribile già in sè e per sè, rivelando l'ovvio di come nelle obsolete e sovraffollate carceri italiane vi siano margini per inaccettabili abusi nei confronti dei detenuti più deboli da parte chi abbia in qualche modo un ruolo di servizio o di potere (il che non sarebbe una notizia di rilievo: maggiore è il bisogno maggiore il margine per l'abuso), ma impone secondo me una riflessione più approfondita, per due  motivi.

In primo luogo perchè fornisce un indicatore di quanto degradate debbano essere le condizioni di vita nelle nostre carceri, specialmente per alcune categorie di detenuti, se una persona può giungere ad estorcere delle prestazioni sessuali usando come corrispettivo beni come shampoo, sapone o dentifricio.

In uno Stato che vorrebbe essere civile non è accettabile che per un detenuto gli strumenti per mantenere l'igiene personale possano essere oggetto di mercanteggiamento, non dico di pressione per commettere abusi. 

E non è solo una questione di pricipio: il sistema carcerario avrebbe lo scopo di recuperare alla società i detenuti: è di tutta evidenza che questa è una cosa che non si fa negando loro la dignità persino nei diritti minimi.

In secondo luogo perchè evidenzia per l'ennesima volta come troppo spesso nel nostro Stato la Chiesa estenda la propria influenza oltre il giusto ed il ragionevole, visto che il parere del cappellano viene preso in considerazione per l'accesso ai benefici carcerari dall'amministrazione, benchè io non riesca a capire a quale titolo sia espresso e sulla base di quale riconosciuta preparazione, anche se posso dare per scontato (sarò lieto di rettificare nel caso non sia vero) che anche per i cappellani del carcere valgano regole analoghe a quelle in vigore per cappellani militari o d'ospedale e insegnanti di religione: nominati (non scelti per concorso) dalla Curia e pagati (spesso a fronte di un contratto privilegiato) dallo Stato.

Il che non può e non deve essere. Almeno non più.

Ciao

Paolo

1 commento:

PaoloVE ha detto...

Buongiorno,

recupero il commento che Tommaso aveva postato ieri, quando problemi tecnici avevano anticipato il post.

Me ne scuso e cerco di rimediare.

"Buondì, gli unici che hanno in mente il problema delle carceri sono i Radicali. Unici a poter lamentare davvero quell'ostracismo mediatico che finge di subire il miliardario genovese. Saluti T."

Ciao

Paolo