Privato, pubblico e politico / 1

Buongiorno,

è da tempo che mi propongo di scrivere un post sull'argomento della confusione che abbiamo (artatamente creata) nelle nostre teste tra gestione pubblica e gestione politica del bene pubblico, cosa che inizio oggi (e spero di concludere domani), malgrado le idee ancora un po' confuse, perchè posso approfittare di due diversi e contemporanei spunti che vengono dall'attualità: il caso Lupi -Incalza ed il preannunciato sciopero pasquale degli Uffizi.

Credo sia esperienza di tutti l'antipatia spesso sconfinante quasi nell'odio per il dipendente statale italiano, rappresentato e visto come un parassita che si disinteressa al proprio lavoro e primo responsabile dello scarso livello qualitativo che talvolta affligge i servizi pubblici italiani -considerati diffusamente e spesso  aprioristicamente inefficienti e di scarsa qualità (1)- ed altrettanto spesso raccomandato e corrotto.

Credo che un interessamento distratto dei due casi che citavo sopra non possa che confermare nella scarsa stima per ciò che è pubblico, inteso come servizio e come dipendente: da un lato sembra che abbiano trovato l'ennesimo caso di corruzione / raccomandazione in ambito pubblico, nell'altro siamo in presenza dell'ennesima minaccia di sciopero in un museo pubblico in occasione di una giornata di massimo afflusso.

Sembrerebbero, e la presentazione delle due situazioni non favorisce certo la smentita, due esempi lampanti di come per gli statali ed il loro beato mondo di privilegiati (2) non cambi nulla: quante volte ci siamo lamentati di corruzioni e raccomandazioni, quante delle chiusure dei musei nei giorni festivi, magari proprio per uno sciopero? Meglio licenziare e privatizzare, che nel privato certe forme di raccomandazione, corruzione, sindacalismo selvaggio ed inefficienza non succedono. 

Sembrerebbe proprio la certificazione del luogo comune, peccato che:
  • Ercole Incaglia, quello individuato come il dominus del presunto sistema di corruzioni/raccomandazioni, non fosse un dipendente pubblico, uno di quelli assunti per titoli ed esami, ma un consulente esterno, un funzionario di nomina politica che amministra la cosa pubblica
  • Luca Lupi, quello indicato come raccomandato, non è un dipendente pubblico, ma un consulente di una ditta privata che lavora in appalto per una amministrazione pubblica
  • A Firenze gli scioperanti sono dipendenti di una azienda privata che gestisce in appalto (3) i servizi accessori al museo (biglietteria, bar,...), mentre i dipendenti pubblici non sono interessati dall'astensione dal lavoro
E non si tratta di casi isolati: ad inizio dell'anno scolastico ci si scandalizzò perchè in molte scuole italiane ci furono grossi problemi nel garantire la pulizia delle aule. Il disservizio pubblico era dovuto allo sciopero del personale delle ditte private che si erano aggiudicate la convenzione Consip e che pretendevano di ribaltarne l'eccessiva esiguità economica sulle retribuzioni dei dipendenti, per citare il primo caso che mi viene in mente.

Per cercare un po' di sintesi: molte situazioni di inefficienza nel pubblico dipendono dall'incapacità di individuare ed affrontare i problemi di una fascia di funzionari pubblici che credo si possano definire tecnici di nomina politica e che occupano posizioni particolarmente elevate, tali da definire le strategie la cui attuzione è delegata ai dirigenti inferiori, molte altre sono ovvi e prevedibili trasferimenti dell'inefficienza delle ditte private che vi operano in appalto, e che, in termini di raccomandazioni, corruzione e familismo, non è detto siano migliori anzi, hanno margini di discrezionalità ben superiori a quelli che si applicano al dipendente pubblico.

Ciao

Paolo

(1) il che necessiterebbe di qualche smentita, sia in materia di scuola, che in materia di sanità, per citare due settori di importanza trascurabile. Ma non è questo lo scopo del post.

(2) anche qui urgerebbero smentite o almeno qualche ripensamento, visto che c'è chi calcola l'aumento dei salari italiani relativo al decennio precedente nel 28,5%, a fronte di una situazione in cui i salari pubblici sono invece bloccati da cinque anni...

(3) potete scommettere che tra le motivazioni che hanno portato a valutare conveniente l'appalto c'erano considerazioni relative alla minor conflittualità sindacale

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