Formigli e Facci

Buongiorno,

il post di oggi prende spunto dalla condanna a Rai e Corrado Formigli a risarcire il gruppo Fiat con 7 milioni di sonanti euro per un servizio passato in onda che i giudici hanno considerato denigratorio della Alfa Mito, che, da quanto capisco, veniva presentata come un modello inferiore ad altre auto dello stesso segmento partendo da un confronto fatto su un set ridottissimo di parametri (forse solo sulla velocità di punta).


Premetto:
  1. che stimo Corrado Formigli, 
  2. che per esprimere qualsiasi opinione sarebbe opportuno restare in attesa delle motivazioni della sentenza,
  3. che sono personalmente molto critico nei confronti di Fiat e Marchionne,
  4. che ho più che una impressione che l'ammontare sia sproporzionato rispetto al danno che il servizio può aver arrecato alle vendite di Fiat (la Mito stava di listino tra i 15.000 ed i 20.000 euro: per causare 7 milioni di danni Formigli dovrebbe aver vanificato gli ordini di qualche migliaio di macchine, considerato che il danno lo calcoli sul mancato utile, il che è oltremodo improbabile, visto che si tratta di un modello credo da 50.000 auto l'anno estero compreso ...)
Però:
  1. credo che normalmente i giudici valutino secondo legge e buonsenso, e questo mi fa pensare che vi sia una discreta probabilità che il servizio non fosse il massimo dell'obiettività.
  2. credo (come peraltro sostanzialmente già scrivevo qui) che uno debba rispondere dei propri atti affrontandone le conseguenze: una audience elevata significa alta penetrazione nel mercato pubblicitario (e come tale viene monetizzata), ma anche un rischio che una affermazione lesiva debba venire ripagata in maniera altrettanto proporzionata.
  3. credo che nessuno che fosse danneggiato per 1 milione di euro accetterebbe una sentenza che gli dia diritto ad essere risarcito solo per 100 mila perchè chi lo ha danneggiato ha uno stipendio basso.
  4. credo che la libertà di stampa debba essere in qualche modo tutelata, ma sostanzialmente attraverso la qualità dell'informazione che fornisce
  5. credo che chi mezz'ora fa si indignava per l'irresponsabilità civile dei giudici non possa frignare adesso perchè si gioca con il suo sedere, invece che con quello dei togati.
Quindi, allo stato delle cose, mi spiace molto per Formigli, ma non trovo scandalosa la sentenza, mentre trovo ridicoli i garantisti a corrente alternata  che stanno venendo fuori in questi giorni.

Ciao

Paolo

4 commenti:

Bull69 ha detto...

Carissimo PaoloVE, premetto che seguo fin dall'inizio il suo blog e che mi fa molto piacere poter interloquire con lei. Detto questo (mi scusi ma nel corso dei miei interventi precedenti non avevo avuto modo di dirglielo), devo anche dirle che non sono d'accordo con lei. E le dico perchè. Ogni qualvolta si esprime una valutazione, un giudizio su qualcosa, per forza di cose si fanno delle scelte, si considerano preponderanti alcuni aspetti, e secondari altri. Ora, io il servizio l'avevo visto e l'avevo anche trovato piuttosto superficiale, ma i dati che venivano riportati erano corretti. Chi si può arrogare il diritto di dire che Formigli deve, non può, deve considerare ugualmente importante la capacità del bagagliaio rispetto alla velocità di punta? Il confort rispetto all'accelerazione? Perchè se ragioniamo così allora tutto è criticabile. E' davvero assurdo, così facendo non si arriverà mai a poter esprimere il proprio parere su qualcosa. Top Gear stronca le vetture con dei giudizi feroci, ma a nessun costruttore serio viene in mente di denunciarlo. Appunto, ho detto nessun costruttore "serio".

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

concordo sul fatto che la condanna non sia scandalosa.

Di Formigli so solo che è "allievo" di Santoro, ma non avendolo mai seguito non ho un giudizio preciso.

Ciò che temo è che nel servizio incriminato abbia fatto uso della tipica strategia comunicativa "Santoro-travagliesca": c'è una tesi da dimostrare, tutto quello che è a favore di questa tesi viene citato, ciò che è contrario alla tesi viene omesso.

È una strategia che sta al limite dell'onestà intellettuale ed è foriera di probabili querele, come ben sanno alcuni che ne sono maestri.

Se la usi con finezza e attenzione, rimani a mio parere poco onesto, ma vinci la causa. Se esageri rischi di perderla.

Particolarmente sgradevole ho trovato il pistolotto corporativo del direttore di rete di Formigli, insieme a quelli di numerosi altri giornalisti.

Troppo spesso si esaltano certi "schienadritta" perché "dicono la verità e sono molto documentati". Certo, visto che ci sono alcuni venditori di carta per il pesce che pubblicano notizie false come la moneta da tre euro, è apprezzabile che ci sia qualcuno che fa un po' meglio il proprio mestiere.

Ma l'omissione, la precisione cavillosa solo su una parte della verità è fare comunque cattivo giornalismo. Meglio delle balle, ma non così tanto.

Saluti

T.

Bull69 ha detto...

Guardi, francamente citarmi Travaglio fra i giornalisti faziosi lo trovo davvero ridicolo. Se cerca la faziosità, vada pure a bussare a "Il giornale" o "Libero". O magari ascolti la sera "la zanzara"...

F®Ømß°£ ha detto...

@Bull69

Non è facile spiegarmi bene su questo, ci riprovo.

Ci sono organi di "informazione" in cui pur di schierarsi da una parte si è pronti a scrivere bugie, bufale, che ne so... a chiedere a Pio Pompa o a Betulla. Questi sono organi di informazione peggio che faziosi.

Questo però non fa sì che chi è "dall'altra parte" sia simbolo di perfezione.

Una tipica caratteristica dell'informazione faziosa è il tralasciare elementi che indeboliscono o talvolta invalidano tesi che si vogliono portare avanti. E tra i maestri di questa arte dell'omissione c'è proprio Travaglio.

Saluti

T.