Antisindacalismo d'accatto e genialità in 140 caratteri

Buongiorno,

ammetto che la proposta della CGIL di indire uno sciopero generale per il 5 dicembre non mi pare particolarmente brillante, sia per la pessima situazione economica del momento sia per la mancata adesione dei restanti sindacati cosiddetti confederali.


Perchè costoro hanno una visione talmente ottenebrata da trovare intelligente la pretesa che la Camusso che proclama uno sciopero debba operare perchè questo non raccolga la massima partecipazione possibile. Che sarebbe un po' come pretendere che Conte mandi in campo Balotelli raccomandandogli di non allacciarsi gli scarpini e di ubriacarsi in discoteca la sera prima per non farlo segnare troppo. Non è l'idea che ti fa ricevere un Nobel, vero?

Ed è geniale quasi quanto il non rendersi conto che probabilmente in questa condizione economica l'ipotesi che chi può aver motivo di scioperare possa facilmente permettersi di festeggiare l'inaugurazione della stagione sciistica a Cortina piuttosto che i mercatini di Natale a S.Candido è un tantinello fuori dalla realtà: malgrado gli ottanta euro graziosissimamente elargiti in busta paga dal Serenissimo Governo delle Riforme (sempre sia esaltato), immaginare che il cassintegrato e l'esodato o chi è lì lì per diventarlo possano cogliere al volo l'occasione per andare a replicare le gesta delle vanziniane "Vacanze di Natale" gonfiando di sponda i numeri degli scioperanti non è di questo mondo. Immaginarlo anche lontanamente è roba che ti fa assomigliare ai partecipanti alla Leopolda rappresentati caricaturalmente da Crozza.

Ed è veramente geniale anche insistere sempre, ad ogni sciopero, sul fatto che sarebbe poco opportuno scioperare l'ultimo giorno lavorativo della settimana (sempre per gonfiare la partecipazione).

Perchè, senza bisogno di essere Einstein, mi vien facile immaginare che a chi non vede che agli scioperanti viene comunque tolto lo stipendio del giorno -che mi pare l'unica cosa realmente rilevante-, nemmeno il lunedì andrebbe bene (sempre per la storia del ponte).

Ma nemmeno il martedì nè il giovedì (con la pregiudiziale considerazione che dimostrano per gli scioperanti possiamo dar per scontato che sosterrebbero che con un solo giorno di finta malattia ferie si passerebbe dal ponte alla ancor peggiore mini - vacanza).

E nemmeno il mercoledì, che spezzerebbe la settimana riducendo la produttività nel peggior modo possibile (2).

E tra tanti lepidi e beffardi cinguettii, nemmeno uno che sfiori richieste, motivazioni o pretese di chi vuole lo sciopero. In perfetto stile democrazia 2.0.

Ciao

Paolo

(1) Facciamo un test sull'intelligenza dello strumento. Ditemi due politici che associate a Twitter. Credo di azzeccarci se dico che avete pensato a Gasparri. Il che forse vuol dir qualcosa. Temo anche di sapere chi altro avete pensato. E probabilmente anche questo vuol dir qualcosa...

(2) Probabilmente la soluzione potrebbe essere una settimana di otto giorni. Possibilmente tutti lavorativi.

2 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

il sonno della ragione genera tweet.

Un pensiero gretto come il tweet sul "ponte" è tipico del senso comune dominante, fatto di luoghi comuni e sentito dire, decisamente di destra, nell'accezione peggiore del termine.

Tale meschina idiozia non dovrebbe venire in mente a un deputato del PD. Il fatto che nelle schiere dei renziani ci sia gente di questa risma è la misura di quanto siamo del tutto senza speranza, ormai.

Purtroppo nella società in cui viviamo questa miseria è maggioritaria, e c'è solo da aver paura a vivere in questo clima.

Saluti

T.

PS: le stesse persone che commentano lo sciopero alludendo a oziosi che vogliono fare il ponte avrebbero da ridire sull'esempio di Balotelli. Quello è un negro, quindi fannullone anche lui.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

"il sonno della ragione genera tweet"

questa me la rivendo :-)

Ciao

Paolo