Galli della Loggia e la minoranza PD

Buongiorno,

sono rimasto colpito dall'inestricabile mescolanza di mezze verità e palesi menzogne che credo di ritrovare nell'articolo di EGdL "La vocazione minoritaria di certo PD" in cui addita l'opposizione a Renzi interna al PD come destinata al "nullismo politico... la propensione a dire sempre di no, fare l'opposizione e basta", tesi che trovo volta unicamente ad esprimere un chiaro ma non ben motivato supporto a Renzi.

Ora, che a sinistra vi siano tendenze a settarismi esasperati e suicidi e talvolta ad una opposizione sterile in quanto non rivolta a presentare una alternativa di governo è cosa purtroppo consolidata da decenni, ma residuale e molto marginalmente presente (se non proprio assente) nella minoranza PD, al punto che gli elementi citati da EGdL per essere propensi a fare l'opposizione e basta sono Bindi, Fassina, Civati e Bersani.


L'unico citato a non aver governato è Civati, mentre gli altri tre sono stati ministri o vice ministri dimostrando quanto meno una certa propensione del gruppo ad uscire dallo stretto recinto dell'opposizione ad ogni costo. 

Insomma sono almeno tre errori su quattro, errori su cui EGdL appoggia la presunzione che costoro non saprebbero nemmeno loro come governare diversamente. In realtà i loro progetti alternativi li hanno ampiamente dichiarati, ed in questo è stato prodigo anche l'unico a non aver governato, Pippo Civati, che cito perchè è quello di cui è più facile tracciare operato e disegni politici on line.

Per fortuna EGdL rimedia almeno in parte notando che questa parte del PD "mostra una singolare mancanza di sintonia con lo spirito del Paese". Il che è sacrosanto.

Ma che Renzi, come sottintende EGdL, possa godere di questa sintonia perchè "oggi gli italiani sentano il bisogno di «discorsi», quanto piuttosto di soluzioni tangibili", quando molti analisti politici concordano nell'attribuire il suo presunto appannamento politico alle troppe promesse contrapposte ai pochi risultati (men che meno risultati utili) è tesi alquanto ardita, se non proprio fantascientifica.

Tesi fantascientifica almeno quanto sostenere che Renzi si muova nella direzione di fornire una risposta al fatto che "il Paese ha bisogno di una cosa più di ogni altra: di un’idea capace di unirlo e di portarlo in salvo". Perchè dichiarazioni ed operato di Renzi evidenziano (evidentemente non a EGdL) molto chiaramente due cose:

  • che il Premier ama porsi in maniera divisiva rispetto a qualsiasi controparte (o è incapace di evitarlo)  e quindi non unisce certo il Paese
  • che quelli che sbandiera sono slogan, molto più che idee.
E pochi sarebbero disposti a credere che "il Paese ha bisogno di una cosa più di ogni altra: di un’idea uno slogan capace di unirlo e di portarlo in salvo". Ma EGdL è evidentemente uno di loro.

Ciao

Paolo

(1) E meritarsi una smentita alla quarta riga è cosa più degna di altri giornali che del Corriere della Sera.

3 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

di EGdL sono note le idee e l'onestà intellettuale. Nulla di nuovo.

E il fatto che Renzi abbia sostenitori così (o alleati come Sacconi), la dice tutta su cosa aspettarsi.

Saluti

T.

PS: a proposito di Civati, incollo una citazione che ha messo sul suo blog. http://goo.gl/o8ByFS


PaoloVE ha detto...

@ T.:

l'opinione di Mario Monti è supportata anche da quella di Giuliano Ferrara, che nei giorni scorsi dichiarava al Corriere che il centro destra è Berlusconi e Renzi ne è l'erede...

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

francamente l'opinione di Ferrara, maestro del Gran Visir dell'onestà intellettuale, scivola sul piano inclinato della mia indifferenza.

Mi pare significativa invece la semplicità con cui Monti pone quello di Renzi tra i governi di centrodestra.

Nel lontano passato, quando la luce della speranza tremolava, ma non era ancora spenta e gelida, lo si era detto.

Tutto inutile.

Saluti

T.