L'amico grosso

Buongiorno,

dopo avermi sentito spesso altrove fare analisi pessimistiche sull'andamento della crisi, ho finalmente motivo per segnalare uno spunto secondo me positivo nella evoluzione della vicenda.

Nei giorni scorsi, dopo che la banca centrale Svizzera aveva annunciato che non avrebbe più acquistato buoni del tesoro portoghesi, dando anche lei la sua piccola spintarella verso il baratro al primo stato della sigla PIGS, si è sentita una voce in controtendenza. E non una voce da poco.




La Cina ha ricordato di detenere 630 miliardi di € di debito europeo e di essere intenzionata ad acquistarne dell'altro. Che è come dire agli speculatori che il default degli stati europei la danneggerebbe e che quindi opererà perchè ciò non avvenga.

Non credo sia un caso che il giorno dopo e, per ovvi motivi con minore risonanza, si sia posto sulla stessa linea anche il Giappone, nè che ieri non vi siano stati problemi a piazzare i titoli di stato portoghesi, limandone anche un po' i tassi di interesse.

Avete presente quando dei bulletti tiranneggiano un bimbo più piccolo ed arriva l'amico grosso a chiedergli “Ti stanno per caso dando fastidio questi?”...

Adesso stiamo a vedere se gli speculatori hanno intenzione di mettere a rischio le proprie risorse contro un avversario simile, tenendo presente che per la Cina non sarebbe un particolare problema appropriarsi dei loro investimenti nel celeste impero. In fondo alla Repubblica Popolare Cinese basta dire che quei soldi non sono più loro, nell'interesse dello stato: se non ricordo male lì la proprietà non è un diritto ma una concessione, e come tale può essere revocata. E voglio vedere chi avrebbe coraggio di andarseli a riprendere...

Questo non vuole dire che la crisi ed i rischi correlati al rischio di default siano arrivati alla fine, ma penso che si possa tradurre in una significativa revisione delle forze in campo.

E ora mi chiedo: dove sono i mercatisti quando te ne serve uno? Dopo decenni di martellamento sulle progressive e luminose sorti del libero mercato scopriamo che il progresso che questo avrebbe realizzato è in gran parte cancellato da un monte di debiti (leggi insostenibile) e che il principale freno alla catastrofe finanziaria è la Cina paese dove democrazia e libero mercato sono una utopia.

E con questo possiamo anche considerare definitivamente tramontate le velleità di applicare dazi nei confronti di un Paese che detiene una fetta fondamentale del nostro debito, veVo caVo TVemonti?

Nota di servizio: ho aggiunto una terza pagina tematica per chi voglia continuare a seguire e commentare "la zanzara". Ho un problema tecnico: qualcuno è in grado di indicarmi come evidenziare nei link a queste pagine nella home page il numero dei commenti, o la presenza di commenti recenti, in modo da renderle più facilmente fruibili? Attendo fiducioso...

Ciao

Paolo


5 commenti:

x ha detto...

Ottima domanda, PaoloVE, quella sui dazi proprio nei confronti del gigante asiatico.


Mi vien da ridere pensando che ieri il nostro redattore economico preferito, in fine di trasmissione e mentre tratteneva a fatica i risolini, aveva come ospite un commentatore di lusso sul tema.... indovinate chi? Quel beeeeeep di Matteo Salvini (amico di voi-sapete-chi) la cui analisi si è fermata al solito protezionismo padano auspicando che le aziende lombarde del tessile per la realizzazione dei gadgets della Grande Milano, pur pagando qualcosa in piu', facciano produrre in Italia!!!!
E non ha mancato di affermare che dunque è sempre convinto che i dazi all'importazione siano necessari per arginare l'invadenza di merci dalla Cina, poichè anche dall'altra parte del mondo bloccano le importazioni di certe merci dall'Occidente!

Su Tremendino Tremons invito a leggere i commenti di GF Fini al pezzo di ieri del ragioniere di Sondrio sul CDS (relizzato tra l'altro mediante copia-incolla di una precedente uscita su IL SOLE24ORE di 6 mesi fa!!)) dove la conclusione è : "chiacchiere tante, riforme nisba"!

francesco.caroselli ha detto...

Bell'articolo.
Il potere della cina è mostruoso, per fortuna che ci tiene per palle!
:_)
Infatti se usassimo dei dazi contro la Cina ci metterebbe poco a farci andare in default..o sbaglio?
La stessa cosa può dirsi dell'america che è nella stessa nostra situazione.

A proposito della Cina segnalo che i suoi investimenti nel settore del rinnovabile sono stati veramente consistenti e considerando la lungimiranza con cui si muovono si può dire che siamo sulla buona strada..certo c'è ancora molto da fare ma almeno hanno cominciato.

La Cina è un paese non democratico ma molto "leggibile" nelle sue intenzioni. In America invece c'è sempre il sopsetto che ci siano 2-3 livelli di lettura...non so come se il potere reale non fosse nelle mani di Obama o del Congresso.
Obama aveva promesso grossi investimenti sulle rinnovabili, ma poi fuffa.
Investire sulle rinnovabili significa dimunuire la dipendenza dall'importazione di fonti fossili, quindi in una paola: libertà.
Insomma non bisogna essere degli ambientalisti abbraccia-alberi per desiderare piu solare fotovoltaico, termico eolico etc... basta semplicemnte essere "patriottici".

Ovviamente la Cina è anche il piu grande paese inquinatore del mondo, ma pare aver preso un'altra strada e quando un governo dispotico "sterza" lo fa con decisione, senza influenze di lobby del petrolio o altro. E' uno dei (pochi) vantaggi della non-democrazia. Per fortuna questo governo cattivo-cattivo stavolta ha preso una decisione giusta...

PaoloVE ha detto...

@ Francesca:

Salvini si conferma intelligentissimo, dev'essere per quello che pò vantare certe amicizie.

Il suo partito vuole il "Made in Milan"? basta che compri il "Made in Milan" invece del "Made in China". Troppo semplice per chi invece preferisce auspicare di comportarsi in maniera diversa da come fa...

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...

E ora mi chiedo: dove sono i mercatisti quando te ne serve uno? Dopo decenni di martellamento sulle progressive e luminose sorti del libero mercato scopriamo che il progresso che questo avrebbe realizzato è in gran parte cancellato da un monte di debiti (leggi insostenibile) e che il principale freno alla catastrofe finanziaria è la Cina paese dove democrazia e libero mercato sono una utopia.

Certo che se avessimo avuto una classe dirigente e meno corrotta non avremmo dato la scusa a paesi come la Cina ti tenerci le palle in mano.

Cambiando leggermente tema, ho ascolato lo sfogo di Giannino, e rimango stupito ancora una volta. Penso che se non hai scheletri nell'armadio non c'è niente da nascondere, quindi trovo le sue parole fuori luogo quando il barbuto conduttore sostiene che la riservatezza bancaria ha protetto da rossi e neri gli ebrei. Persino gli stessi nazisti, per non dire oggi dei mafiosi e di chi fa affari non troppo limpidi, trafficano con le banche Svizzere.

Michele R. ha detto...

@Paolo

x i commenti recenti hai provato il widget che usa(va) authan?

Ciao.