Come si elegge un Presidente

Buongiorno,

la grottesca vicenda delle fallimentari candidature di Marini e Prodi ha fatto passare in secondo piano alcuni altri aspetti dell'elezione del Presidente che definire poco edificanti è decisamente limitativo, perchè sconfinano nell'antidemocratico e di certo meritano attenzione nel momento in cui sono determinanti nella designazione di una delle figure più importanti dello scenario politico italiano.

Insomma, sono altrettanti tasselli del piano inclinato lungo il quale la democrazia italiana sta scivolando sempre più in basso, passando da un'eccezione all'altra, da una deroga all'altra.

Accettare senza porvi rimedio e quasi senza fiatare situazioni simili è semplicemente pericoloso per la democrazia stessa. Rendere sanzionabili se non impossibili questi comportamenti è non meno importante che riformare un sistema elettorale che altera la rappresentatività con un forte premio di maggioranza alla Camera, per introdurre elementi che minano la governabilità al Senato.

Davvero possiamo considerare sana una democrazia in cui i candidati sono presentati utilizzando firme false e/o presentate in ritardo (Formigoni, Milioni,...), designati e non eletti (del Porcellum non si butta via niente), in cui le schede sono rese riconoscibili in spregio al segreto elettorale, in cui si rincorrono governi tecnici inventati ai limiti della costituzionaltà, magari capeggiati da senatori a vita designati ad hoc, in cui gli eletti (spesso sull'onda della demagogia) se ne fottono bellamente di ciò che gli elettori vogliono, e dei regolamenti cui dovrebbero essere sottoposti (da quelli sull'incandidabilità e quelli sui doppi incarichi),...?

E adesso possiamo tranquillamente tornare a far finta di stupirci che quelli che alla mattina acclamano Prodi per accoltellarlo ad ora di pranzo abbiano la faccia tosta di applaudire Napolitano mentre li accusa di essere stati indegni del loro ruolo... 

Ciao

Paolo

(1) Pratica giustamente illecita persino quando messa in atto da un comune cittadino che voglia eleggere i propri rappresentanti in Comune. Davvero siamo disposti ad accettare che sia lecita (anche se inevitabilmente tecnicamente possibile) per la scelta di ben più alte cariche? Davvero vogliamo che la designazione del Presidente della Repubblica possa essere il frutto dell'accordo tra due leader di partiti personalistici disposti ad esercitare un forte controllo sui propri adepti?

(2) Come al punto Precedente. Inoltre per entrambi vale una ulteriore domanda: quanto scontata era la trombatura di Prodi se molti tra i possibili sospetti hanno cercato di crearsi preventivamente un alibi? Cos'è stata una congiura di pubblico dominio nel PD?

(3) Cari grillini, ma non eravate contrari ai politici nominati da cerchie ristrette e con procedure poco chiare, al punto di considerarli la negazione della democrazia e finanche della politica? E vi piace che queste pratiche siano adottate per il Presidente della Repubblica?

7 commenti:

renzo ha detto...

Sono d accordo, a parte una piccola cosa. Delle vaccate di Grillo siamo tutti consapevoli,ma x quanto riguarda lo specifico delle quirinarie, è stata semplicemente una consultazione interna al loro partito x scegliere un candidato. Non c entra a mio avviso quanti han votato, anzi, cmq una piccola (e forse pilotata,non lo sappiamo) consultazione con la loro base elettorale cè stata, al contrario degli altri partiti in cui pochi dirigenti hanno scelto un nome,da far votare a pochi parlamentari. Ripeto,parlo dello specifico caso,poi siam tutti d accordo che tutto il resto del M5S è opaco a dir poco.

F®Ømß°£ ha detto...

@renzo

il PdR non è eletto dal popolo x ora. Il M5S con la sua candidatura imposta sulla base di una votazione non trasparente e di certo non rappresentativa, cerca di far passare questo concetto x cui si consultano gli elettori in continuazione.

Una democrazia non funziona così.

Sono dal cellulare, di più non riesco a diffondermi.

Ciao

T

Michele R. ha detto...

Buongiorno,

1 il voto segreto è una grande presa per il culo a scapito della cittadinanza che così non può giudicare chi ha fatto cosa. Meglio il voto palese.

2 Se mi criticate per per il [1] il punto è che sono cruciali le preferenze. Alle successive votazioni basta che il candidato che chiede nuovamente il voto presenti la lista certificata delle leggi proposte e giunte al termine dell'iter, e i voti da lui espressi in parlamento, in modo che gli elettori possano decidere se merita il rinnovo della fiducia. Non possono essere perseguiti ma non possono essere rinnovati se gli elettori ritengono insoddisfacente il loro lavoro.

Michele R.
PS Buona festa della liberazione (ce ne vorrebbe una ogni giorno per questa classe di buffoni, ladri, venduti e infami che ci governano)

Michele R. ha detto...

@T
diffondermi!!!
correttore automatico?

Michele R. ha detto...

Sul M5S quello che mi fa riflettere è che nonostante la discreta base elettorale fatta di almeno 50K di iscritti, solo una piccola fetta ha partecipato alle quirinarie. Se la partecipazione è bassa, anche la democrazia è bassa.

renzo ha detto...

@ T

Infatti il M5S dovrebbe parlare di consultazione perenne degli iscritti al movimento. E in quest'ultimo caso per me è una buona cosa, una delle pochissime.
Parlando invece di consultazione degli elettori è ovviamente una cazzata.

F®Ømß°£ ha detto...

@MR

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diffondersi: Dilungarsi nel parlare o nello scrivere.

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