Dal milione di posti al milione di licenziamenti

Buongiorno,

molti ricorderanno i tempi in cui "la" promessa elettorale somma era "Un milione di posti di lavoro".

Tutti ricorderanno come da decenni a questa parte i media abbiano dato ampio risalto e credito a chi sosteneva l'indispensabilità di eliminare il demoniaco ed ormai quasi mitologico "articolo 18" che rende impossibile agli imprenditori licenziare i propri dipendenti.

E' di questi giorni la notizia che nell'arco di un anno i licenziamenti hanno superato il milione. (1)

Direi che questa notizia sarebbe la miglior pietra tombale sull'argomento, visto che dimostra nella maniera più ampia e catastrofica come gli imprenditori possano licenziare i loro dipendenti.

Il fatto di aver però sentito nella rassegna stampa di ieri che c'è già chi addebita il pessimo risultato alla scarsa flessibilità del mercato del lavoro in ingresso senza essere per questo esposto al pubblico ludibrio per evidente assenza di ogni capacità logica (una cosa è licenziare, ed è stata fatta oltre un milione di volte nell'ultimo anno in Italia, altra cosa è assumere), mi porta però a ritenere che l'argomento resterà in auge ancora a lungo, perchè, magari sbagliando, dò per scontato che costoro siano in gran parte gli stessi che vorrebbero abrogare l'articolo 18 e che non abbiano alcuna intenzione di allentare la pressione che da anni sta devastando il mondo del lavoro, con la sostanziale complicità di media ignoranti e compiacenti.

Anche perchè anche questa pseudolettura del dato risulta del tutto incredibile ed impossibile davanti al fatto che, alla faccia della fleissibilità in ingresso che non ci sarebbe, "circa il 17% dei contratti di lavoro dell'ultimo trimestre sono relativi a rapporti da uno a tre giorni totali, mentre il 12%, 389.000 contratti, sono rapporti di un solo giorno". 

Fate un po' voi, cos'altro si potrebbe ragionevolmente pretendere?!?

E' ora (anzi, siamo già in ritardo) di cominciare a pensare realmente a come incrementare la crescita economica nel nostro Paese, abbandonando una buona volta formule miracolistiche che stanno mostrando chiaramente la loro inconsistenza e dannosità sociale. E, ancora una volta, è evidente che non sarà il massacro sociale a tirarci fuori dalle secche...

Ciao

Paolo

(1) Non che l'anno scorso l'evidenza fosse molto inferiore, visto che comunque i licenziamenti ammontavano ad oltre 850.000. Ma magari la cifra tonda è di più semplice comprensione anche per chi insiste nel non vedere il fenomeno...

3 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Ma va Paolo, il nostro problema sono solo gli stipendi della Kasta! :-)

T.

Anonimo ha detto...

Tommaso, non mi pare che le due questioni siano poi tanto slegate tra di loro. Forse sarebbe il caso di riabilitare il vituperato (da troppi, anche di finta sinistra) concetto di "lotta di classe".

Sandro59.

Uno dei tanti articoli da non prendere sotto gamba:

http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=154

Anonimo ha detto...

Ma le cose potrebbero essere viste anche così:

http://www.keinpfusch.net/2013/04/i-sogni-di-barnard.html

Sandro59.


In ogni caso, confidiamo in Letta nip e nella Finocchiaro (noi; gli altri hanno la Santanché, quindi stanno in una botte de fèro...).