Politica tra Twitter e Facebook

Buongiorno,

oggi Tommaso rimedia alle mie implorazioni telepatiche di supplire alla mia mancanza di tempo. Ovviamente lo ringrazio (anche telepaticamente).

Pessimo giorno,

in questi giorni oscuri, tra le mille amarezze che ho dovuto subire, mi ha colpito la diretta streaming della manifestazione che si è tenuta mentre il Parlamento votava Napolitano per il suo secondo settennato. 


Tralasciamo i commenti sui cori da stadio, unica forma espressiva che le generazioni degli under 40 conoscono, pare. Ho trovato particolarmente deprimente il finale: dopo che la manifestazione è di fatto abortita per l'impossibilità di trovare un palco, i parlamentari 5S si sono seduti su un muretto a comporre un'inquadratura da gita delle superiori e hanno cominciato a rispondere alla folla e a prodursi in piccole lezioni di economia da bar. 

"Voi dovete sapere che Napolitano è stato messo lì dalla Troika, dalle banche, da !" - Grandi applausi "Il reddito di cittadinanza* c'è in tutta Europa, tranne che in Italia e in Grecia!" 

Le obiezioni o le opinioni in dissenso erano sommerse dai "Buuuu". Peraltro a volte criticati dai parlamentari grillini, almeno pro forma

 Non è sul livello del dibattito, sulle imprecisioni, sul complottismo, che vorrei portare l'attenzione. Sono tutte cose che in fondo sono giustificabili, dato il contesto, anche se aspetto ancora di sentire soluzioni serie e praticabili ai problemi del Paese. 

No, non le fregnacce sulle auto blu. 

Quello che mi ha colpito è la somiglianza del dibattito politico generale all'assemblea improvvisata di cui ho scritto finora. 

 Il mio profilo FB è sede di strepiti continui di gente incazzata per qualcosa, me compreso, ci mancherebbe. 

Sui commenti ai quotidiani online va anche peggio, con l'aggiunta di strafalcioni linguistici da far accapponare la pelle. 

Il problema è che questo atteggiamento semplificatorio, non approfondito, a volte manicheo non solo è approdato dentro e fuori il Parlamento con il M5S (qui mi permetto di dissentire: nel M5S è sicuramente un atteggiamento molto diffuso, ma era già presente, radicato ed in crescita costante già prima di Grillo...), ma è senz'altro parte della causa dell'esplosione PD.

Il malinteso per cui il "contatto con il territorio" e lo "stare con la ggente" significhi non avere una linea politica e reagire con emotività al frastuono tweet-mediatico è un problema che va preso in considerazione, se no tanto valeva essere grillini direttamente. 

Questo anche perché ognuno vive nella sua bolla, è "a contatto con il suo territorio", è necessario avere una linea politica che tenga sì conto delle istanze che vengono dalla base, ma lo faccia raggiungendo una sintesi non oscillando istericamente tra i mille sentimenti ed emozioni da cui siamo bombardati quotidianamente.

Saluti 

Tommaso 

*Se l'obiezione è che intendono il reddito minimo garantito, mi chiedo perché le parole non devono avere peso. Il sospetto è che si voglia sfruttare l'ambiguità oltre che coltivare l'ignoranza.

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