Niente buonisti qui

Buongiorno,

oggi post di Tommaso, che ringrazio

Buondì,

qualcuno ha osservato, giustamente, che i governi agiscono con debolezza e disinteresse a proposito del problema migrazioni perché sanno quello che le loro opinioni pubbliche pensano.

E purtroppo mi pare che noi privilegiati occidentali abbiamo qualche problema con l'ipotesi di ridurre il nostro benessere per fornire aiuto a esseri umani che stanno molto peggio del più povero degli italiani.

La logica è quasi un paradigma del pensiero di destra: se osi sostenere che bisogna prendersi carico di queste persone, te li devi prendere tu a casa tua.

Il corollario è che se, invece, sei uno di quelli che "700 di meno" e "Riapriamo i forni", e a casa tua non te li prendi perché tu non sei "buonista", allora sei onesto e ammetti che di chi sta peggio te ne strafreghi (1).

L'opzione per cui gli Stati che ne hanno le possibilità si organizzano e con un sacrificio comune e proporzionale provano ad aiutare chi sta peggio non esiste. Subito si parte con ipocritissimi "Aiutiamoli a casa loro" o si tira fuori la litania (2) del "Prima-gli-italiani-pensino-agli-imprenditori-che-si-suicidano."

È singolare che l'analogia tra l'indifferenza del popolo tedesco durante le deportazioni e l'indifferenza del popolo Europeo di fronte alle migliaia di morti non sia evidente a tutti.
 
Se possibile, oggi tale indifferenza è ancora più grave: 75 anni fa in Germania le informazioni di certo erano un po' meno diffuse e c'era una dittatura piuttosto violenta.
 
Oggi chi può fingere di non sapere?

Invece basta un post di Gianni Morandi che rileva un'analogia un po' più soft della mia per scatenare la rabbia immotivata di un popolo che si rivela quanto mai disumano. 

I social network svelano ciò che prima rimaneva nascosto nelle "migliori" famiglie, che magari vanno a messa la domenica e fanno la grigliata con te, se capita. 

Non sono "buonisti", loro. 

Saluti

T.



(1) E questo in un certo senso è lo stesso ragionamento da terza media (e per questo di successo, credo) per cui un dirigente di un partito di sinistra non può avere una barca.
 
(2) Andrebbe aperta una parentesi sulle origini di questa solidarietà diffusissima di persone che imprenditori non sono per i poveri imprenditori, anche quando sono "perseguitati dal fisco".Allo stesso tempo la solidarietà per chi si suicida perché perde il lavoro è di gran lunga meno diffusa, non parliamo per chi si suicida in carcere. Ovviamente credo che causa di questa nefastissima disparità di giudizio siano i soliti giornalisti, ma si sa che sono un fissato

1 commento:

PaoloVE ha detto...

@T.:

oggi non mi riservo la chiusa finale perchè sottoscrivo dalla prima all'ultima riga.

Mi fa piacere che far notare come peraltro altri hanno già fatto (ad esempio: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/04/26/lettera-aperta-ad-aldo-grasso-2/ ) che per quanto riguarda gli attacchi a Morandi, questo ne è uscito come un gigante intellettuale e morale davanti ai nani urlanti che lo hanno bersagliato su internet.

Ciao

Paolo