Renzi tra dogmi, realtà e campagna elettorale

Buongiorno,

alla presentazione del DEF il Presidente del Cosiglio Matteo Renzi ha intravisto l'opportunità di rifilare una stoccatina contro l'attuale Presidente della Regione Veneto e, a mio modo di vedere in maniera molto incauta, ne ha immediatamente approfittato.

Non so se la stoccata sia stata tirata a scopo meramente pre-elettorale, visto che l'attuale Presidente si ricandida pur tra divisioni interne sia al suo partito (la Lega divisa tra salviniani e tosiani) sia al principale alleato (una FI apparentemente allo sbando) e visto che il PD spera (1) di prenderne il posto, sperando proprio negli esiti nefasti delle divisioni a destra ed in un proseguimento dell'effetto Renzi nelle urne, specie adesso che è molto visibile il fatto che il M5S non è il nuovo che avanza.

Fatto sta che Renzi, chiamato a rispondere ai timori di tagli ai bilanci delle Regioni, se n'è uscito improvvidamente con un "Ma vi sembrano normali Regioni che hanno 7 province e 22 Usl? Per me no: questa è un’esagerazione" che chiama implicitamente in causa gli sprechi in materia sanitaria nella Regione Veneto e che rappresenta una catastrofe logica e comunicativa che credo andrà ben oltre la piccata risposta di Luca Zaia.

Perchè Renzi cita una Regione con sette Province, cioè sette di quegli enti che aveva promesso di cancellare e di cui si è invece limitato a sottrarre il controllo all'elettorato, preferendo riempirne le poltrone con nominati.

Perchè, paradossalmente, il PD invece sembrerebbe invece rivalutare di fatto l'utilità delle Provice che precedentemente negava, visto che la candidata PD alla Presidenza della Regione Veneto, Alessandra Moretti, propone un modello sanitario basato su 7 ASL provinciali (cui aggiungerebbe quella per la città di Venezia).

Perchè i dati confermano che il modello sanitario veneto, malgrado i tagli ad investimenti ed innovazione e malgrado quelli che considero alcuni gravi errori di programmazioni strategica che lo stanno appesantendo (2), rimane tra le eccellenze sia per i livelli di prestazioni erogate che per quanto riguarda il contenimento della spesa, al punto di essere stato preso come modello di riferimento dallo stesso governo Renzi.

 Perchè forse, dinanzi a dati reali che suggeriscono che nella Sanità veneta le cose funzionino un po' meglio che altrove, sarebbe il caso di mettere in discussione un modello diverso (magari quello proposto da Renzi delle Asl Provinciali, che altrove non stanno garantendo gli stessi risultati), piuttosto che, in maniera estremamente dogmatica, i dati reali. Specialmente in una Regione che al proprio sistema sanitario sembrerebbe essere piuttosto attenta ed affezionata e a fronte di realtà dove il problema non è certo il numero delle Asl, ma qualcosa di un po' più serio.

Per concludere: l'uscita di Renzi mi è sembrata talmente fuori dal vaso da farmi persino pensare che sia stato un affondo indiretto ad un candidato ex bersaniano :-)

Ciao

Paolo

(1) molto ottimisticamente secondo me

(2) Si, vi ho già parlato spesso dei Project Financing, per dirne una, ma vi sono anche varie altre situazioni che non appaiono certo brillanti...

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