Buongiorno,
credo che la politica debba esssere in primo luogo una questione di passione e competenza ed eventualmente, in alcuni casi, possa diventare una professione, ma sono certo che non debba assolutamente trasformarsi in una maledizione.
E' per questo che non mi meraviglia che il Presidente del Consiglio voglia dare sostanza a quello che il suo curriculum lasciava già presagire mostrando tutte le caratteristiche finalizzate alla ricerca di un incarico partecipando al concorso per una cattedra alla Sapienza.
E, lo dico a chiaramente, la cosa non mi scandalizza, anzi: il fatto che abbia o cerchi di avere una alternativa al di fuori della politica mi pare lo renda in qualche misura più libero di chi invece della politica ha fatto l'unico mestiere della propria vita.
Da malfidente quale sono mi voglio però portare avanti, perchè ho l'impressione di rivedere cose già successe troppo spesso.
Troverei sicuramente scandaloso un eventuale esito del concorso alterato in virtù della sua carica (ma su questo sappiamo di poter contare su un validissimo, preparatissimo, titolatissimo ed occhiuto sorvegliante, non è vero?).
E troverei sicuramente scandaloso, una eventuale scopertura della cattedra a fronte di aspettativa legata all'attuale incarico, perchè partecipare ad un concorso da docente universitario è un diritto, ma quel concorso esiste per dare un insegnante a degli studenti, il che è loro diritto prevalente.
E quindi, se nemmeno la cattedra deve essere una maledizione (ragion per cui esiste l'istituto abusato dell'aspettativa), non troverei accettabile se il Presidente del Consiglio partecipasse ad un concorso con lo scopo di "occupare" il posto senza svolgere quanto comporta, negando agli studenti il loro diritto ad un docente sino alla conclusione degli impegni già assunti.
Ciao
Paolo
UPDATE dell'11/9)18: il post è nato già vecchio, dopo le dichiarazioni di Conte che, evidentemente controvoglia, ha rinunciato al concorso. Non credo però che questa rinuncia il senso della situazione. Continuo a ritenere sbagliato attaccare Conte per l'intenzione di partecipare ad un concorso pubblico per il suo attuale ruolo: in questo modo, specialmente se si mira a togliere ai poliici pensioni e vitalizi, si trasforma la politica in una arena cui potranno accedere solo professionisti e privilegiati.
UPDATE dell'11/9)18: il post è nato già vecchio, dopo le dichiarazioni di Conte che, evidentemente controvoglia, ha rinunciato al concorso. Non credo però che questa rinuncia il senso della situazione. Continuo a ritenere sbagliato attaccare Conte per l'intenzione di partecipare ad un concorso pubblico per il suo attuale ruolo: in questo modo, specialmente se si mira a togliere ai poliici pensioni e vitalizi, si trasforma la politica in una arena cui potranno accedere solo professionisti e privilegiati.
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