Mi sa che a Grillo, a Roma, va di culo

Buongiorno,

ai tempi dell'ingloriosa ed i ndecente fine del mandato ad Ignazio Marino, ma anche dopo, durante la mortificante campagna elettorale per l'elezione del Sindaco della Capitale, in molti sospettarono (ed i 5 Stelle giunsero a sostenerlo anche pubblicamente), che Roma fosse una polpetta avvelenata lasciata a bella posta da Renzi per avvelenare il suo primo avversario politico.

Una polpetta avvelenata perchè, da un lato, dopo che già alcuni anni fa era stato possibile approvare il bilancio solo grazie ad una legge nazionale ad hoc, dopo il caos derivato da Roma Capitale, dopo lo sfascio e l'esplosione del debito delle municipalizzate, era evidente che l'amministrazione della Capitale richiede una squadra di amministratori esperti, competenti e coesi di un livello che forse in Italia non è presente, mentre, dall'altro, era evidente che i fallimenti di Alemanno prima e di Marino poi avrebbero comunque sospinto un grillino sulla poltrona del sindaco.

Il fastidio di ascoltare

Buongiorno,

l'uscita stizzita del confermato ministro Poletti volta a minimizzare la portata .del problema dell'emigrazione dal nostro Paese (successivamente parzialmente rettificata) non ha in realtà alcuna valenza sul piano dell'analisi del problema, ma mostra chiaramente come Poletti (e purtroppo la cerchia cui appartiene) si ostini a non voler vedere nè affrontare i problemi che la realtà sta ponendo davanti al nostro governo.

Sono sempre di più gli italiani che trovano una realtà migliore all'estero (il che significa che l'Italia è sempre meno competitiva rispetto agli altri Stati in cui si emigra) e che, avendone la possibilità (il che significa avendo skill, professionalità, competenze,...), emigrano (portandosi dietro il loro bagaglio di capacità)?


Errori di autocritica

Buongiorno,

domenica ho avuto modo di ascoltare a spizzichi e bocconi (ero intento in attività gastronomico culinarie) parte dell'assemblea nazionale del PD trasmessa da Radio Radicale, un'assemblea di un certo peso dopo la sconfessione rimediata dal partito in capo al governo nel referendum costituzionale.

Sono rimasto prevedibilmente deluso dalla relazione del segretario Matteo Renzi, la cui assunzione di responsabilità rispetto alla sconfitta può sembrare personale, piena ed ampia ("Ho perso, anzi ho straperso"), ma rimane solo nella forma, visto che quando si passa all'analisi delle cause l'ex primo ministro, supportato anche da altri interventui, propone un mix tra:

Babbo Natale ha fatto un regalo in anticipo

Buongiorno,

Babbo Natale ha anticipato a tutti gli juventini l'ormai tradizionale (o quasi) titolo simbolico di campioni d'inverno.

Agli altri: carbone!

:-)

Ciao

Paolo

La fotocopia nemmeno tanto sbiadita del governo Renzi

Buongiorno,

spero di essere smentito perchè ho una gran brutta impressione davanti all'elenco dei ministri che compongono il neonato governo Gentiloni, quella di essere davanti alla fotocopia sbiadita del precedente governo, una fotocopia generata da quanto di più simile esiste ad un reincarico di andreottiana memoria.

Dopo che ogni analista politico ha sostenuto (a posteriori, lo ammetto) che il risultato del referendum di secca bocciatura delle riforme costituzionali è stato determinato in maniera prevalente da una sorta di tanto ampio quanto indebito voto contro l'ex Premier ed il suo governo, a cosa andiamo incontro?

NO: un successo di cui non esultare

Buongiorno,

per vari motivi non riesco a condividere l'entusiasmo con cui alcuni (in realtà fortunatamente non molti) hanno accolto l'ampio successo del NO al referendum costituzionale.

Il primo, quello più epidermico e banale, consiste nella qualità della compagnia. L'esibizione di certi figuri della politica schierati per il NO è stato secondo me l'elemento più forte utilzzato da Renzi per promuovere il SI (non che anche tra le fila dei proponenti mancassero perle dello stesso stampo, beninteso), ma una cosa è votare accidentalmente (e quasi certamente per motivi diversi) come Brunetta e Salvini, un'altra è festeggiarci insieme. 

A tutto c'è un limite, anche per me (1).

Referendum e dintorni: il giorno dopo

Buongiorno,

provo a fare un po' di considerazioni, sicuramente non originali, sul risultato del referendum con cui l'Italia, a larghissima maggioranza e con gran partecipazione, ha inequivocabilmente respinto in un colpo solo la proposta di riforma costituzionale ed il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ad essa aveva incatenato sè stesso e, nei suoi auspici, una buona fetta del futuro del Paese.

Come premesso, per margine e partecipazione, il risultato non è equivocabile: ad essere stati bocciati senza appello sono sia la proposta di riforma, che consideravo pessima, che Renzi, sul cui restante operato ho un giudizio comunque molto critico ma un po' migliore (1).

Tutto quello che non avreste voluto sapere sul referendum ma ho già scritto. Ed altro...

Buongiorno,

approfitto per riordinare ed integrare minimamente quanto ho già scritto sulle motivazioni che mi porteranno a votare NO sulla scheda referendaria di domani.

A chi interessi, le mie motivazioni stanno in questi post:
 e, in parte, in
Ma non è tutto, perchè su questo referendum si sono scaricate molte cose che vanno al di là dell'aspetto costituzionale.

Personaggi pubblici, personaggi estremi: Lapo Elkann

Buongiorno,

passare da Fidel a Lapo mi ha fatto venire i crampi alle dita con cui digito sulla tastiera per la differenza (direi addirittura antropologica) tra i due, ma, se i protagonisti sono così distanti, non lo è il modo manicheo con cui mi pare vengano trattate le loro tristi vicende.

Possibile che anche in questo caso non esista la possibilità di vedere quanto mare sta nel mezzo tra l'affermare che non è successo nulla, sono solo affari suoi, libero e padronissimo di divertirsi come vuole e dall'altro lato irriderlo come un pervertito privo di qualsiasi morale?

Personaggi pubblici, personaggi estremi, informazione: Fidel Castro

Buongiorno,

la morte dell'ormai novantenne ex comandante di Cuba Fidel Castro ha portato i giornali a parlare della sua parabola storica e politica, senza peraltro che in giro si vedesse alcunchè di simile ad una valutazione dei pro e dei contro del suo operato.

Da un lato vi è chi in Castro vede solo il rivoluzionario e romantico liberatore dall'oppressione di una dittatura fascistoide e corrotta, dall'altro chi vede solo il dittatore comunista che reprime i diritti civili degli oppositori e frena lo sviluppo economico del suo popolo. 

E nessuno dalle pagine dei giornali sembra voler vedere quanto sta nel mezzo, quanto cioè porta ad una valutazione meno estrema ma probabilmente più realistica, partendo da contesto, storia, vincoli e condizionamenti esterni. 

Le misconosciute cassandre delle "disgrazie divine"

Buongiorno,

leggo con un misto di fastidio e di rassegnazione l'articolo di G.A. Stella su come stanno andando a finire le vicende del Mose (anzi, in realtà Stella non ricorda ai lettori alcuni carichi da undici -questo e questo- che chi si interessa un po' alla cosa ben sa).

E fastidio e rassegnazione vanno oltre le considerazioni scontate sul fatto che pare inevitabile che in Italia qualsiasi opera, qualsiasi evento eccezionale, finisca collo scontrarsi con i soliti  problemi di tempi che si dilatano, costi che impazziscono, tangenti che fioccano, materiali che si rivelano scadenti e realizzazionii che fanno acqua.

Panebianco: il NO e l'immaginifico Renzicidio (ma col proporzionale)

Buongiorno,

l'esimio Prof. Panebianco, sostenuto nei commenti da decine di supporter plaudenti, ha pubblicato alcuni dì orsono sul corriere della sera questo lepido articolo a mio avviso atto unicamente a denigrare di chi invita a votare NO al referendum costituzionale, articolo che richiede un minimo di disanima perchè contiene un sacco di, diciamo così, imprecisioni e assunzioni discutibili, spacciate però come eventi certi ancorchè in gran parte ancora da verificarsi.

Probabilmente avrà rubato la palla di vetro al mago Otelma, perchè, senza ombra di dubbio alcuno:

Confindustria: potere ed influenza senza autorevolezza

Buongiorno,

è di un paio di giorni fa la dichiarazione del presidente di Confindustria sulle conseguenze che, a dire dell'associazione di categoria degli imprenditori industriali, avrebbe il voto alreferendum istituzionale sull'economia del Paese, ipotesi che non cito perchè non sono in realtà oggetto del post.

Post che tratta invece dell'ormai perduta autorevolezza dell'associazione e dei suoi organi di rappresentanza e comunicazione, cui però non corrisponde un detrimento delle capacità di imporre la propria influenza sul nostro Stato.

Fuga Juve! (le altre si scansano)

Buongiorno,

malgrado la situazione in campionato sia molto diversa da quella dell'anno scorso, a mio modo di vedere ovviamente molto migliore in classifica (e questo è difficilmente discutibile), ma peggiore per quanto riguarda l'organico (1), anche in questa stagione ho qualche difficoltà a pubblicare le solite prese in giro che gli anni scorsi mi portavano a scimmiottare i quotidiani sportivi che amavano titolare su fughe juventine ad ogni piè sospinto o ad attribuire il titolo pseudoonorifico di anti - Juve a questa o a quella compagine.

Referendum costituzionale (eccheppalle): la menzogna del cambiamento

Buongiorno,

spero che questo sia il mio ultimo post in materia di referendum costituzionale ma, probabilmente più per scrupolo e puntiglio che per reale necessità, ci tengo a chiudere il cerchio su quella che è la promessa principale di chi promuove il si: un cambiamento ritenuto un valore positivo in sè (1). 

Personalmente credo che questa sarà invece, in caso di vittoria del si,  la delusione maggiore.

Infatti, anche se a promuovere il fronte del NO sono in larga parte navigati personaggi politici di scarso appeal (2), credo di poter facilmente profetizzare che una eventuale vittoria del sì non favorirà alcun cambiamento della classe politica che vada oltre al repulisti di chi non è tempestivamente saltato sul carro del vincitore.

Biennale Architettura: due pensierini sparsi

Buongiorno,

nei giorni scorsi sono stato a visitare parte della Biennale Architettura che sta per concludersi e conto di tornarvi a brevissimo per concludere il giro. In conseguenza di questo fatto mi sono ritrovato a riflettere un po' malinconicamente su un paio di temi che mi portano a guardare altrove (o ad altra epoca) con una certa invidia.

Per quanto riguarda il guardare altrove, facendo parte di un mondo che in ampia parte sta trattando i migranti come un problema da mantenere per quanto possibile lontano da sè, non nascondo l'ammirazione e la mia stima per i tanti Paesi che hanno presentato nei padiglioni di Venezia soluzioni (in alcuni casi solo ipotizzate, in altri invece già messe in atto), per riuscire a gestire l'accoglienza di queste persone in maniera efficace, rispettosa della loro dignità e volta all'integrazione.

Hillary e la sconfitta del femminismo

Buongiorno,

sia la dichiarazione di Hillary Clinton dopo la sconfitta che molti articoli (di cui alcuni di fonte sorprendente) nei giorni scorsi hanno evidenziato come la sconfitta della candidata democratica sia stata anche una asserita sconfitta dei movimenti femministi e delle lotte per la parità di genere.

Ho fortissimi motivi per pensare che si stia quanto meno sopravvalutando questo aspetto: in primo luogo perchè diventare Presidente degli Stati Uniti non è un diritto e non riuscirci non è discriminazione. 

Diritto è poterci provare, possibilità che lei ha avuto, fallendo miseramente contro un outsider apparentemente sfavoritissimo..

Del perchè la sinistra continuerà a perdere/2

Buongiorno,

riprendo e concludo qui oggi quanto iniziato con il post di ieri. Restano valide tutte le premesse sull'estrema opinabilità di ogni considerazione.

Assodato che, per i motivi di cui scrivevo ieri, la sinistra non è realisticamente più considerabile il baluardo cui chiedere di difendere chi ha redditi medio bassi, devo ammattere che le cose sono andate un po' meglio sul piano del secondo fronte, quello delle battaglie per i diritti, dove invece alcuni risultati sono stati portati a casa e metabolizzati al punto di essere spesso largamente condivisi e dati per scontati (1) e addirittura non più considerati il risultato da difendere  di una battaglia politica d'area. 

Del perchè la sinistra continuerà a perdere/1

Buongiorno,

in questo post, lungo e diviso in due parti, da qui in poi è tutto molto discutibile, radicato essenzialmente nelle mie opinabilissime convinzioni (insomma nulla che voi che vi lasciate subdolamente influenzare da queste sgrammaticate pagine, possiate citare come se fosse un passo della Bibbia o del Corano), nonchè schematizzato probabilmente oltre il ragionevole per condensare il tutto in un paio di post.

Credo che un progetto politico trovi consenso nel momento in cui si presenti come una ragionevole prospettiva di miglioramento delle condizioni di vita di quelli cui si rivolge (le promesse elettorali) ed ancor di più nel momento in cui i risultati si concretizzino in tal senso. Diversamente, specialmente nel secondo caso, nel medio periodo la finzione è destinata a mostrare la corda ed il consenso a crollare.

Il mio autorevolissimo silenzio sulla vittoria di Trump

Buongiorno,

questa è solo una rassicurazione: non conosco gli USA e non sono uno di quelli che sino a tre giorni fa vi spiegavano come e perchè era scontata la vittoria di Hillary Clinton ed oggi, senza fare un plissè davanti al fallimento di ogni propria precedente dotta analisi, vi spiegano con la stessa sicumera perchè ha (stra)vinto Trump.

Al più posso rammaricarmi di un risultato che mi preoccupa e mi piace poco, ma principalmente per sentito dire ed evidentemente da fonte poco attendibile.

Referendum costituzionale: cosa può andare storto?

Buongiorno,

nei giorni scorsi mi ha colpito e mi è piaciuto un (purtroppo inefficace) slogan elettorale anti - Trump che ho visto riportato sull'HP, questo:


A valle della tetralogia di post in materia dell'italianissimo referendum costituzionale che ho concluso ieri mi permetto di parafrasarlo, senza peraltro volerlo spingere sino al paragone estremo con il rischio di un nuovo nazismo (che sono il primo a ritenere assolutamente inadeguato):

Referendum costituzionale: fini, mezzi e problemi/3

Buongiorno,

oggi concludo questo nuovo trittico sul referendum costituzionale iniziato l'altroieri e proseguito ieri con un ultimo appunto, più breve dei precedenti, ma, a mio modo di vedere, più significativo.

Perchè, dopo esserci detti che probabilmente i costi della politica non saranno significativamente intaccati dalla riforma e dopo esserci spiegati sul fatto che non è la procedura con cui si legifera il motivo principale della lentezza con cui vengono redatte le nostre (troppe e malscritte) leggi, non ci rimane che appuntare la nostra attenzione sul reale problema del nostro sistema: la qualità e la capacità dei nostri politici.

Perchè la riforma costituzionale avrà degli effetti anche su questo aspetto e, se devo basarmi sulla mia esperienza, non saranno effetti positivi.

Referendum costituzionale: fini, mezzi e problemi/2

Buongiorno,

ieri introducevo il tema per cui non ritengo che il nuovo impianto costituzionale che saremo chiamati ad approvare a dicembre non manterrà le promesse in materia di taglio ai costi della politica né, ed è questo il caso più grave e di cui parlerò oggi, quelle in materia di celerità nel processo di legiferazione.

Non ho intenzione di affermare che il bicameralismo perfetto non si presti al rischio di allungar i tempi necessari all'approvazione delle leggi, e, addirittura, non mi ascrivo completamente nemmeno al partito di quelli che sostengono che nella nostra realtà sia in qualche modo necessario per rimediare cammin facendo agli errori di stesura di politici scarsamente capaci (temo anzi che permetta troppo spesso l'inserimento di emendamenti avulsi dallo scopo e dal senso delle leggi in esame, quando proprio non in contraddizione con le stesse o con loro parti).

Referendum costituzionale: fini, mezzi e problemi/1

Buongiorno,

ci sono due dati di fondo che mi rendono estremamente scettico rispetto alla proposta di riforma costituzionale che andremo a votare a dicembre: del primo, il fatto che ai cittadini viene fraudolentemente (perchè i Senatori erano stati scelti dai cittadini per fare altro) tolto (con la prevista eliminazione dell'elezione diretta del Senato e non solo) un pezzettino di possibilità di scegliere i propri rappresentanti (che saranno invece scelti dalle segreterie dei partiti) e di potere sui politici, avevo già scritto qui pochi post fa.

Il secondo aspetto riguarda il fatto che mi pare che con con questa riforma si finisca in più casi con l'affrontare il problema sbagliato, prima ancora di fornire la risposta sbagliata.

Fiero di essere (definito) buonista

Buongiorno,

l'abominevole vicenda del respingimento dei profughi da parte dei facinorosi che avevano bloccato la strada di accesso all'ostello della frazione di Gorino, ha riproposto un aspetto piccolo e quasi solo lessicale, ma usato spessissimo per squalificare a priori gli argomenti e le persone stesse che li avanzano, su cui vorrei soffermarmi.

Sono fiero e orgoglioso di poter essere a pieno titolo definito BUONISTA.

Il miracolo mancato di San Cantone

Buongiorno,

quando ho deciso di scrivere questo post mi sono imposto di attendere lo spunto giusto, che si è presentato pochi giorni fa, sotto forma della notizia che la 'ndrangheta sarebbe riuscita ad infiltrarsi pesantemente nella realizzazione di alcuni padiglioni di Expo, in verità senza lasciarmi attendere molto.

Apparentemente la notizia sembrerebbe essere una delle solite banali storie di ordinaria corruzione e, almeno in parte, lo è.

C'è però un aspetto dal quale secondo me si deve partire per un ragionamento un po' più articolato, ed è il fatto che, adottando il solito paradigma italiano dell'uomo della Provvidenza, ci avevano garantito che ciò non sarebbe potuto succedere perchè su Expo avrebbe imposto le mani San Cantone Patrono e Martire dell'Anticorruzione.

Prima le donne e i bambini

Buongiorno,

un passo alla volta, magari passando attraverso insegnanti ed ex aspiranti consiglieri comunali e senatori che proclamano urbi e t orbi il loro odio dalle tribune di qualche social, siamo arrivati al punto di veder rovesciare persino quello che era il nobile motto di ogni soccorritore.

E' successo tra Goro e Gorino, nel delta del Po, dove un paio di centinaia di eroici resistenti indigeni hanno respinto un  tentativo di invasione operato, con la subdola complicità della quinta colonna del Prefetto di Ferrara, da una ventina tra donne (di cui almeno una incinta) e bambini destinati ad essere ospitati in un ostello del paese che, dopo qualche titubanza iniziale, aveva dato la propria disponibilità ad accoglierli.

Il reparto di Ginecologia e Obiezione

Buongiorno,

la tragedia della morte della gestante e dei suoi due figli all'Ospedale Canizzaro di Catania, malgrado l'assoluta superficialità con cui è stata approcciata dai media, probailmente avrà comunque il doloroso merito di sollevare un po' il velo su una potente ipocrisia che coinvolge la possibilità di abortire in Italia.

Per quanto riguarda la superficialità dell'informazione basti dire che trovo solo sul Post qualcuno che si accorga delle incongruenze tra la ricostruzione dei fatti data dall'avvocato e la fisiologia riguardo ai dichiarati problemi respiratori dei feti, e nemmeno lì trovo qualche considerazione circa il fatto che nella cartella clinica non sia riportata la presunta dichiarazione del medico di essere un obiettore sia una non notizia, cosa ovvia per due motivi: tutti i medici di quel reparto, primario compreso, sono obiettori e, più importante, il fatto che lo dichiarino o meno non è un dato clinico di qualche rilievo, quindi non viene inserito in cartella clinica.

Revisionismi ed alibi (anche nostri)

Buongiorno,

torno con il post di oggi sull'argomento della cancellazione della storia (ovviamente di quella che meno piace), prendendo spunto dalla notizia che a Brunau, in Austria, sarà rasa al suolo la casa natale di Adolf Hitler per evitare che funga da luogo di ritrovo di beceri nostalgici neonazisti.

Cosa che, con proporzioni diverse mi ricorda quanto segnalavo avvenire anche in Italia solo pochi mesi fa.

Anche nel caso di questi giorni ritengo che la rimozione del passato sia una scelta sbagliata, anzi, ho il sospetto che nel caso austriacoe la conseguente autoassoluzione in termini beceramente revisionistici rispetto a determinati comprtamenti sia ancora più rilevante, sia per motivi storici che per situazioni di maggior attualità.

C'avevano detto.../2

Buongiorno,

è di ieri il primo riscontro che fornisce indicazioni su quelli che saranno a regime i risultati del Jobs Act (fighetta denominazione perfidoalbionica della riforma del lavoro fortemente voluta dal nostro Presidente del Consiglio Matteo Renzi), adesso che è stemperato il risultato degli onerosissimi sgravi concessi nei due anni precedenti a chi assumeva a tempo indeterminato.

Chi abbia un minimo di memoria ricorderà come ci fosse stato detto che a frenare le assunzioni a tempo indeterminato da parte degli imprenditori fosse il famigerato e malvagio art.18 che impediva loro di licenziare (la specificazione "senza giusta causa" veniva, ahimè, sistematicamente omessa).

Romano e l'orso russo. Non poi così amichevole

Buongiorno,

sono sorpreso dal leggere le esternazione dell'ex ambasciatore Sergio Romano, pubblicate a valle dell'annuncio dell'impegno in Lettonia, a ridosso del confine russo, di centoquaranta militari italiani in ambito Nato.

Romano segnala una sorta di russofobia che pervaderebbe noi occidentali, e descrive il progressivo deterioramento dei rapporti tra Russia ed Occidente ricorrendo alla metafora della pagliuzza russa e della trave occidentale.

Fòra i recioni dal Veneto!

Buongiorno,

poichè comincio ad avere una certa età e vivo in Veneto, io ricordo.

Ricordo quando, agli inizi degli anni Ottanta la Liga Veneta, madre di tutte le Leghe, eleggeva i suoi primi rappresentanti alla Camera ed al Senato (Rocchetta, Girardi e Tramarin, era il 1983 se non ricordo male) e sorprendeva dieci anni prima di Tangentopoli con affermazioni a macchia di leopardo ma spesso di proporzioni clamorose, giungendo dal nulla a surclassare PCI (e fin qui, in provincia di Treviso, ci voleva molto poco) e PSI, portandosi a ridosso della DC in molti comuni veneti quando ancora probabilmente Umberto Bossi si illudeva di poter fare il cantautore o fingeva di applicarsi per diventare medico, lontano com'era dall'idea di accodarsi prima e poi prendere la testa di quella che diverrà poi la Lega.

Mutande verdi: magari non eleganti, ma lecite

Buongiorno,

nei giorni scorsi una raffica di assoluzioni di politici per accuse di varia natura (da De Luca a Marino a Cota) hanno spinto prima De Feo su Repubblica, poi , sempre su Repubblica, Michele Serra, quindi Sofri sul Post, e Giannino su Radio24 a riflettere su come le modalità di alcune indagini ai danni di politici -poi risoltesi nel nulla- abbiano di fatto avuto un ruolo importante se non proprio primario nel vanificare, alterandolo, il risultato del voto democratico, esercizio per alcuni ormai desueto e vecchio, ma cui personalmente sono affezionato, come avrete ben capito anche dall'ultimo post.

Referendum costituzionale: l'aspetto personale

Buongiorno,

negli ultimi due anni questo blog si è occupato spesso delle polemiche che coinvolgevano l'allora sindaco di Roma Ignazio Marino: credo di aver iniziato parlando di quella che allora ritenevo fosse l'ottusa intransigenza con cui venne trattato il caso della Panda rossa. Gli spunti non mancarono certo: alla Panda rossa seguirono le polemiche artificiose sui funerali di Vittorio Casamonica (argomento su cui ebbi modo di ritornare anche più recentemente) e quelle altrettanto artificiose create attorno al suo presenzialismo durante la trasferta statunitense del Papa.

Solo nell'ultimo post ho avuto modo di chiosare il fatto che un ulteriore chiodo con cui Marino era stato crocifisso, l'inchiesta su Mafia Capitale, una volta giunta al dunque, si sia sgonfiato come un pallone bucato e, mentre quel post veniva pubblicato, usciva la notizia dell'assoluzione di Marino dal processo per le presunte spese pazze effettuate con la carta di credito del Comune.

C'avevano detto...

Buongiorno,

ci avevano raccontato che l'Amministrazione del primo Comune Italiano, la nostra Capitale, altro non era che una greppia da cui politici, imprenditori e malavitosi (comuni e politici) si erano pasciuti in combutta tra loro ed ai nostri danni almeno per la durata di due mandati, quello di Alemanno e quello di Marino.

Ci avevano detto che le dimensioni della cosa erano talmente grandi da richiedere una nuova categoria del crimine: Mafia Capitale, su cui politici con pochi scrupoli e giornalisti di scarso spessore immolarono il traballante e poco gradito sindaco di allora, Ignazio Marino, aprendo le porte prima al commissariamento Tronca e poi all'attuale incertissima giunta Raggi, il maggior successo del M5S in tema di amministrative.


Se la banca del vicino è sempre più al verde

Buongiorno,

la fine della scorsa settimana ha riproposto un dilemma di sapore ormai stantio, anche se con una chiave un po' diversa: stavolta a doversi applicare al tema del salvataggio delle banche sono in prima battuta quei tedeschi che sino a pochi giorni prima discettavano severamente del nostro bilancio nazionale attraverso le prese di posizione del presidente della Bundesbank Weidmann.

Infatti CommerzBank (in questo imitata in Olanda e Belgio da Ing Group) annuncia tagli ai dipendentiper poco meno di diecimila persone per contenere le spese e provare a tornare a redditività, mentre Deutsche Bank, dopo aver appena incassato le tossine del fallimento della austriaca Hypo Bank, deve fronteggiare l'ennesima multa miliardaria comminata dagli USA.

G.A. Stella: pastore di bufale forcaiole?

Buongiorno,

leggevo ieri sul Corriere della sera l'indignazione di Gian Antonio Stella, fustigatore del pubblico malcostume (in primis se del suo Nord Est) e dei tanti che stanno commentando il suo articolo circa la condanna subita dal Primario del Pronto Soccorso dell'ospedale di Vicenza per la presunta gara a chi usa l'ago più grosso, che a fine aprile, a dire del Primario stesso, avrebbe avuto luogo nel suo reparto da parte di un paio di medici e mezza dozzina di infermieri ai danni degli ignari pazienti, ingiustamente ed inutilmente martirizzati oltre il necessario.

Fughettina Juve? ;-)

Buongiorno,

so benissimo che il titolo è decisamente avventato:
  • l'Inter quattro giorni fa ha già raggiunto quello che da un lustro è il suo primo obiettivo stagionale e non è gravata da impegni europei, altro che "Fozza Inda"
  • la Roma ha ottenuto il suo primo risultato utile senza aver beneficiato di rigori (nell'esecuzione dei quali i giallorossi sono diventati espertissimi, vista l'imbarazzante frequenza con cui i penalty vengono concessi alla squadra di nonno Totti: non ricordo che alla Juve asseritamente sempre favorita dagli arbitri sia mai successo di beneficiare di una simile manna, addirittura 4 in 3 giornate e tutti fondamentali per il risultato) e non deve scontare le fatiche della Champion
  • il Napoli ha dimostrato di avere in Milik un sostituto di Higuain potenzialmente altrettanto forte dell'argentino e ci aveva sopravanzato in classifica solo quattro giorni fa senza alcun demerito
  • persino il Milan, tra rigori e gol dell'ottimo Bacca, sembra voler dimostrare alla futura proprietà cinese di essere sulla strada buona per ritrovare una competitività da tempo dimenticata
  • gli esperti di calcio, conclamati incapaci di azzeccare una previsione, danno per scontata per manifesta superiorità una sesta storica affermazione consecutiva della nostra squadra nel campionato nazionale
  • la Juve ha dimostrato di essere in grado di scivolate altrettanto clamorose di quelle che resero a dir poco problematico l'avvio della scorsa stagione, sconta una serie di addii senza pari nel biennio (Pirlo, Tevez, Vidal, Llorente, Pogba, Morata e, da ultimo, il pentascudettato Padoin) solo parzialmente compensati da una campgna acquisti molto dispendiosa e comincia lamentare crescenti problemi d'età nel reparto arretrato
Ciononostante mi concedo per l'ennesima volta il lusso di esultare per il primo posto in solitaria della squadra per cui tifo.

A tutti voi ciucelloni un bel ciao, anzi, se siete interisti o milanisti 你好(ni hao), che è quasi lo stesso.

:-)

Paolo

Riforme passate, riforme future

Buongiorno,

oggi lo spunto viene da una notiziola che passa in secondo piano nelle cronache locali: l'elezione a larga maggioranza di Stefano Marcon a Presidente della Provincia di Treviso. Immagino che il fatto che Stefano Marcon , Sindaco di Castefranco Veneto abbia prevalso con oltre il 56% sul sindaco di Treviso Giovanni Manildo fermatosi al 43% dei 1077 voti che hanno assegnato la carica non sia in effetti una notizia in sè degna di una grande attenzione.


Il facile alibi per il fallimento europeo

Buongiorno,

prendo spunto dall'irritazione manifestata dal Presidente del Consiglio Renzi in seguito agli scarsi risultati ottenuti dal vertice di Bratislava per una piccola riflessione su come l'Europa sia progressivamente diventata un comodo alibi per politici incapaci, e quindi giustificazione per le peggiori politiche, invece di essere un motore di progresso economico e civile per i suoi abitanti, recependo e proponendo sfide di portata superiore a quelle gestibili dai singoli stati.

Atroci pretesti

Buongiorno,

mi sono reso conto di come i principali media abbiano accomunato molto spesso due delle notizie di maggior rilievo dei giorni scorsi, cioè il suicidio di Tiziana Cantone probabile conseguenza della indesiderata incontrollata diffusione di alcuni video hard da lei girati e forse anche distribuiti in ambito circoscritto e lo stupro di una ragazza minorenne ubriaca all'incoscienza avvenuto a Rimini ed il cui video sarebbe stato diffuso dalle amiche (?) della vittima via WhatsApp.

Due fatti di cronaca nera in realtà tra loro diversissimi ed in larga parte ancora da accertare: radicalmente diversa l'età delle vittime, il loro consenso agli atti sessuali, il contesto in cui gli eventi sono maturati, la portata e le modalità dell'esposizione dei video, il crimine stesso di cui sarebbero state vittime. Gli unici punti di contatto tra i due fatti si riducono all'attinenza a sesso ed internet.

E' arrivato l'ambasciatore

Buongiorno,

l'uscita dell'ambasciatore USA in Italia John Phillips con cui segnala il punto vista degli Stati Uniti sul nostro referendum sulle riforme istituzionali è stata salutata da un coro di proteste di provenienza tanto eterogenea quanto, a mio modo di vedere, poco motivata.

Sull'eterogeneità di chi protesta basti dire che nella stessa cesta troviamo sia Brunetta (che personalmente considero un pittoresco, rissoso, sopravvalutato e maleducato arnese di destra privo di reali capacità politiche) che Bersani, politico realmente moderato cui invece ho dato e ridarei il mio voto senza particolari remore, passando per Salvini e Gasparri, di cui per vostra fortuna ometterò qualsiasi tentativo di descrizione nel timore di scadere nell'offensivo.

Come stupidi avvoltoi

Buongiorno,

oggi torno sulle proiezioni nazionali delle sofferenze della giunta Raggi in quel di Roma perchè mi pare di intravvedere un comportamento ambivalente da parte di chi, apertamente o meno, avversa il M5S.

Mi pare di vedere un -parzialmente giustificato- atteggiamento vendicativo da parte di chi, politici e giornalisti, ieri era messo alla berlina dal M5S su temi come trasparenza, scorte, costi, ... ed oggi non vede l'ora di restituire ai grillini lo stesso trattamento, con tanto di interessi, per cui è tutto un indignarsi sulla trasparenza delle nomine, sui costi degli incarichi, sui paralleli tra la scorta della Raggi e quella della Finocchiaro, sui meccanismi occulti di attribuzione delle poltrone,...

Renzi e la sottile gelosia dell'ex amante

Buongiorno,

non era ancora stato pubblicato il post in cui scrivevo tra l'altro che l'intenzione di D'Alema di porsi alla testa dei comitati per il NO si sarebbe probabilmente rivelata un boomerang per chi non apprezza le proposte di riforme costituzionali che saranno sottoposte al referendum confermativo (o, impropriamente, il Primo Ministro), che su giornali Renzi dimostra un mix di fiuto politico e di idiosincrasia per il personaggio proprio sparando llepido e sprezzante su D'Alema e sulla sua attuale contiguità con Berlusconi nell'avversare il disegno politico del Premier: "Non ironizzate su Berlusconi e D'alema, quando ci sono amore e affetto ci deve essere rispetto"

Il NO agonizza

Buongiorno,

da cittadino perplesso rispetto a cosa votare al referendum confermativo delle riforme istituzionali (non nascondo che, pur in maniera non definitiva ed abbastanza confusa, adesso propendo per il NO), devo constatare come, in questi giorni, le possibilità di successo del NO abbiano secondo me subito due colpi forti, anzi fortissimi alla luce del sostegno (e delle sue modalità) che i media stanno continuando a fornire, seppur con decrescente entusiasmo, alle politiche portate avanti dal Primo Ministro Matteo Renzi.

5 stelle: scuse e pretesti

Buongiorno,

sto sentendo, da parte di molti sostenitori del M5S, un profluvio di giustificazioni dello psicodramma romano di questi giorni, profluvio che però, pur adducendo motivazioni normalmente condivisibili, non scalfisce minimamente l'evidenza dell'incapacità palesata, sia a Roma che a livello nazionale, dal movimento.

Tutti stavano aspettando al varco i grillini al loro primo impegno rilevante (1) e l'impegno di risanare Roma è immane, è vero. Ed è vero che altri, di altri partiti ed in situazioni analoghe non si preoccupano molto dell'aver ricevuto un avviso di garanzia. Come è vero che molte situazioni che adesso riempiono le prime pagine dei giornali avrebbero avuto rilevanza ben minore sotto amministrazioni maggiormente connotate dai partiti tradizionali (2). Ed è vero che tutti sapevano che il Comune di Roma era una polpetta avvelenata lanciata ai 5S.

L'estate dello scontento veneziano

Buongiorno,

quest'estate la cronaca veneziana è stata costellata di continue proteste per comportamenti incivili dei turisti che l'affollano, proteste che hanno travalicato spesso l'ambito locale per sconfinare nelle cronache nazionali e che hanno cominciato ad assumere un certo rilievo anche tra i sempre più rari e sempre più anziani residenti.

Un giorno erano le lamentele per quelli che fanno il bagno nei canali, il giorno dopo per quelli che, sbronzi, si tuffano dal Ponte di Rialto (e, sfigati, centrano il mototopo che vi transita sotto), quello dopo ancora per quelli che urinano dentro ai cestini delle immondizie o contro le sacre mura di una delle mille chiese della Serenissima, quello appresso per chi si (s)veste in maniera poco consona, bivacca sui gradini davanti a S. Marco, si abbronza sulle terrazze di qualche lussuoso albergo in Riva degli Schiavoni, lorda la città lasciando cumuli di immondizia,...


De webete

Buongiorno,

oggi post di Tommaso, che come sempre ringrazio.

Mi riservo solo la chiusa, per una volta in parziale disaccordo.

Buondì,

siamo a un punto tale per cui ieri si discuteva, sui social, nei TG e in radio su "webete". Si discuteva oltretutto sull'irrilevante dettaglio se l'offesa sia un neologismo o meno.

Di che si tratta per il fortunato che se lo fosse perso.

Un giornalista molto famoso*, potente e ricco, da qualche tempo suole rispondere per le rime a chi commenta la sua pagina, siano essi persone con opinioni diverse, perfetti imbecilli o - peggio - grillini. A uno di questi ha dato del "webete", riscuotendo enorme successo tra altri webeti.


La risposta alla mie preghiere

Buongiorno,

anche nei miei ultimi due post (questo e questo), ai margini ed un po' di sbieco, ha fatto capolino il mio desiderio di veder finalmente migliorare il nostro Paese potenziando e finalmente valorizzando le professionalità presenti nella P.A., sottovalutate, sottoutilizzate e mortificate da lustri di lottizzazioni politiche, da blocchi del turn over e dal progressivo strutturarsi di una realtà che purtroppo sempre più confina la gestione pubblica ad un percorso di sempre più ampi outsourcing da "gestire" di fatto in via meramente burocratica.

Mortificazione sul piano pratico e professionale cui si aggiunge quella mediatica per cui la rappresentazione largamente prevalente del dipendente pubblico, a partire dalle dirigenze, è quella del fannullone incapace, assunto in via strettamente clientelare, privilegiato e prevalentemente corrotto.

Ripartire

Buongiorno,

nei giorni scorsi abbiamo assistito agli effetti del terremoto nel reatino/piceno e, sperando di aver esaurito la conta dei morti, cominciamo adesso a prendere coscienza dei danni materiali che hanno colpito dei paesi costruiti in altre epoche ed evidentemente non adeguati agli standard di sicurezza che sarebbero necessari.

Pur nel disastro, alcune cose mi sembra abbiano funzionato ed abbiano mostrato dei segnali positivi: i soccorsi hanno dato una dimostrazione di professionalità ed efficienza, riuscendo ad intervenire molto velocemente e a salvare molte persone travolte dalle macerie delle loro case; la macchina della solidarietà si è dimostrata altrettanto pronta ed efficace, sia che si parli delle numerose presenze dei volontari, che delle donazioni di sangue, che di quelle in denaro.

L'ossessione ci ha un po' preso la mano

Buongiorno,

sentivo l'altro giorno su Radio24 che economisti e associazioni di categoria continuano a segnalare un crescente allarme per il blocco degli appalti pubblici derivante dal nuovo codice, fortemente voluto dal Presidente dell'ANAC (Agenzia Nazionale Anti Corruzione) Raffaele Cantone, l'uomo tirato in ballo un po' ovunque in caso di problemi dal Presidente del Consiglio Renzi (1).

Tale condizione di blocco (ormai pressochè totale) rischia concretamente di incidere in maniera negativa molto pesantemente sulle possibilità di ripresa economica della nostra economia, minandola nell'immediato a causa del venir meno di un mercato comunque rilevante -e sempre più concepito ad uso e consumo delle imprese che vi partecipano-, ma anche in prospettiva, perchè gli appalti che non stanno partendo, sono almeno in parte opere, servizi ed infrastrutture destinate a servire da subito o nel prossimo futuro il nostro Paese (2) che vengono invece a mancare.

...e se avessero ragione loro?

Buongiorno,

nei giorni scorsi mi è capitato di frequentare marginalmente uno spizzico di Carinzia, come faccio peraltro pressochè da sempre e mi sono accorto di quella che forse è una piccola inversione di tendenza che si sta verificando in quel Paese.

Da anni gli esercizi commerciali carinziani avevano portato avanti una politica sugli orari di apertura che sembravano svogliatamente  rincorrere (pur limitatamente ed in ritardo) l'andazzo italiano che prevede aperture sempre più estese sia in termini di giornate (chissà come facevamo a sopravvivere quando i negozi chiudevano la domenica e durante le festività...) sia in termini di orario (chissà come facevamo a sopravvivere quando i negozi chiudevano alle sette di sera).

Quando la realtà presenta il conto

Buongiorno,

rientro finalmente "in servizio", purtroppo carico di pessimismo e negatività ed anche un po' svogliato, dopo un discreto periodo di assenza. 

La sordina estiva sulle problematiche del nostro Paese, sordina il cui effetto è amplificato quest'anno dalle notizie generate in ambito sportivo dalle Olimpiadi di Rio, sta mascherando una serie di dati relativi allo stato della nostra economia che, a mio modo di vedere, segnano incondizionatamente il fallimento delle velleitarie politiche del nostro governo.

Polito, l'integralista liberale, ed il populismo

Buongiorno,

lunedì ho letto sul Corriere della Sera questo articolo a firma Antonio Polito riguardante la diffusione a livello planetario dei populismi, articolo che ho trovato molto interessante perchè rivela un atteggiamento mentale dell'estensore che è molto lontano dalla realtà e tutto tranne che liberale.

Polito non si pone infatti il problema di capire se siano reali e diffuse le condizioni di disagio sociale che sono probabilmente almeno in parte alla radice dell'attuale successo dei politici di stampo populista, ma decide, pur rimproverando alle elites liberali una sostanziale inerzia e e negazione rispetto a questa situazione, di minimizzare. Il che non è poi molto diverso dall'atteggiamneto che rimprovera alle elite liberali occidentali, che descrive tra la negazione del problema e la fede nell'ineluttabilità del successo del modello liberale e liberista.

WiFi a 5 Stelle

Buongiorno,

sono il genitore di due figli che stanno tra la preadolescenza e l'adolescenza e, come tale, vedo quale attenzione esso dedichino al loro fottutissimo smartphone.

Per mia fortuna non sono tra i più presi dalla cosa, ciononostante in qualsiasi momento il loro primo pensiero è con grande probabilità quello di afferrare il cellulare e giocare / controllare cosa succede sui social.

Per questo motivo non mi meraviglia assolutamente l'indicazione data dalla neo sindaca di Torino Appendino di limitare la disponibilità dell'accesso ai WiFi all'interno delle scuole del suo comune, cosa utile primariamente allo scopo di eliminare un motivo di forte distrazione per gli studenti che vi frequentano le lezioni (1).

Autocrati e golpisti

Buongiorno,

confesso che, quando ho sentito del tentativo di golpe in Turchia, avendo poca stima di Erdogan e della sua politica (1), non ho nutrito particolare simpatia per il fornte lealista, ed ho condiviso il sospetto che il colpo di stato fosse, se non proprio eterodiretto, almeno tacitamente appoggiato dagli Stati Uniti, cui i rapporti con la Turchia di Erdogano devono rappresentare più di qualche imbarazzo.


Paradiso ritrovato

Buongiorno,

i miei post nascono nella stragrande maggioranza dei casi dalla mia insoddisfazione rispetto alle situazioni in cui mi imbatto, talvolta personalmente, più spesso in manierra indiretta, attreverso quello che apprendo dai media: credo si tratti di una cosa tutto sommato normale: non sono un gufo, ma sento maggiormente l'urgenza di comunicare ciò che mi pare non funzioni rispetto a quanto mi capita invece di apprezzare.

Quello di oggi sarà perciò un post un po' diverso dal solito.

Più o meno un anno fa avevo scritto un post molto critico circa una situazione di cui ero stato personalmente testimone quando mi ero recato a visitare l'affollatissima e trafficatissima cala di Pozzallo, in Cilento: cala magnifica, deturpata e resa invivibile da un abnorme, pericoloso e sconsiderato accesso di imbarcazioni cariche di turisti.

Latitanza

Buongiorno,

vi avverto che nei prossimi giorni, il blog sarà probabilmente più latitante ed irregolare che mai...

Ciao

Paolo

Funerali, Questori e Sindaci

Buongiorno,

c'è un aspetto della morte di Bernardo Provenzano che dovrebbe far riflettere, e non sto parlando delle modalità di applicazione del 41 bis (1), ma del fatto che il Questore ha prontamente disposto il divieto di celebrarne i funerali in ambito pubblico per ovvi motivi d'ordine.

Avete letto bene: il Questore, non il Sindaco.

Lost in moderation? Informazione e revisionismo oggi

Buongiorno,

vorrei mettervi a parte di un mio personale occasionale "esperimento", che verte attorno ai temi del revisionismo di cui ogni tanto mi occupo su questo blog.

L'antefatto è che, cercando altro, una settimana fa sono finito quasi per caso a leggere un non più recentissimo articolo su Il Secolo d'Italia intitolato "Almirante mai razzista. Ecco chi firmò quel manifesto (e ha strade intitolate)" relativo ad una polemica di un paio di mesi fa circa l'opportunità di intitolare a Giorgio Almirante una via di Roma, polemica di cui avevo già accennato qui

Spacchettamento: meglio di no

Buongiorno,

non mi pare di aver mai nascosto di avere moltissime perplessità rispetto alla proposta di riforme istituzionali che il Governo sta portando avanti, che celebra (tra Senati non più elettivi, Sindaci dirottati al Senato, permanenza di listini bloccati, premi elettorali incongrui) la più grossa cessione di sovranità popolare alle segreterie di partito dal dopoguerra in poi, traducendosi in una limitazione fortissima della nostra possibilità di eleggere liberamente i nostri rappresentanti e della rappresentatività degli eletti.

Devo però ammettere che i tentativi di giungere ad una approvazione della riforma attraverso un voto referendario in cui i contenuti della riforma siano "spacchettati" in voti distinti per argomento, come da ultimi hanno proposto anche i Radicali, mi paiono apportare più rischi di peggioramento che altro, quando anche fossero formalmente ammissibili.

Italiani e razzismo: il punto di vista di Tommaso

Buongiorno,

mentre io partorivo il post di ieri anche Tommaso aveva di che scrivere sullo stesso argomento.  Come sempre ringrazio ed approfitto:

Buondì,

mi deprime e fa arrabbiare contemporaneamente tutto ciò che sta intorno all'assassino di Emmanuel Chidi Namdi. Questo post non è equilibrato.

I fatti per come si sono capiti sono:
  • Emmanuel e moglie vengono insultati: "Scimmie!"
  • Il nigeriano reagisce - qui ci sono i punti meno chiari - nessuno tale da far pensare a legittima difesa, tuttavia.
  • L'arciitaliano lo ammazza.
  • Numerosi suoi connazionali in fondo approvano e si crogiolano nei mille distinguo.
Non basta che l'uomo sia stato ammazzato da un delinquente, noto per essere violento, definito ultrà (1) - ma sappiamo bene quale sia la parola giusta (2). 

L'Economist sbaglia (imho)

Buongiorno,

tra i commenti e le analisti alla Brexit ho trovato interessante e sorprendente, anche se secondo me fuorviante, quello contenuto in questo articolo del Post, a sua volta ispirato da una sorta di tentativo di autocritica dell'autorevole Economist in materia di politiche economiche.

Sostanzialmente l'Economist ritiene che una componente del voto pro Brexit sia stata legata al rifiuto delle politiche liberiste da parte di coloro che, in Inghilterra, ne sono stati esclusi, e che i sostenitori del liberismo avrebbero dovuto evidenziare maggiormente i vantaggi derivanti da liberalismo e globalizzazione e le conseguenze degli errori dei "tecnocrati" quali la struttura rigida dell'Euro (cui peraltro gli UK non aderivano, cosa che sembrerebbe rendere l'argomento deboluccio).

Una realtà di sorrisetti e ghigni

Buongiorno,

confesso che ho accolto con un sorrisetto divertito la soddisfazione davanti alla notizia dell'autorizzazione data all'Italia dalla UE perchè attivi, in caso di necessità derivante dagli effetti della Brexit, un piano emergenziale di tutela sulle nostre banche che portrebbe portare ad erogare sino a 150 miliardi di garanzie per evitare il tracollo del nostro sistema bancario.

E il sorrisetto nasce dal fatto che siamo formalmente autorizzati a fare qualcosa che le nostre finanze non ci permettono, dato che 150 miliardi sono una cospicua fetta del nostro PIL, circa l'8%, il che significa che quella garanzia avrebbe più o meno il valore della carta su cui verrebbe scritta.

No, je ne suis pas

Buongiorno,

oggi post difficile, perchè si gioca su sottili distinguo: spero di non incartarmi perchè mi rendo conto di muovermi sul filo di una lama sottile ed affilata, specialmente se dovessero essere confermate le illazioni che vorrebbero che l'attentato di Istanbul sia opera di militanti dell'Isis.

Il cordoglio e la solidarietà alle vittime è fuori discussione: nessuno dovrebbe soffrire e morire così, nessuno dovrebbe essere condannato a vivere nel dubbio e nel timore e in tal senso chi abbia commesso l'attentato non cambia nulla, come non cambia chi ne sia stato vittima.

Presunti leader in ordine sparso

Buongiorno,

i primi postumi della Brexit stanno dando una immagine quanto mai deprimente delle classi dirigenti e delle elite europee, che, davanti ad un evento che si poteva forse considerare improbabile, hanno dato e stanno dando una prova di sè ben meschina.

Partiamo dall'aver sbagliato un po' tutti nell'interpretare le intenzioni dei cittadini britannici, il cui sentimento anti EU (su qualsiasi cosa fosse fondato poco importa) era evidentemente molto più radicato di quanto venisse riconosciuto, al punto di non essere stato rovesciato nemmeno da uno di quegli accidenti della storia che spesso smuovono le montagne, come l'omicidio della parlamentare Jo Cox da parte di un pazzo fanatico nazionalista (1).

Pregasi imparare dagli errori: Italia

Buongiorno,

la situazione italiana, che vede:

il Presidente del Consiglio Renzi che impicca il futuro politico proprio e della Nazione all'esito di un referendum sulle riforme costituzionali, utilizzando le prospettive di successo dello stesso per blandire richieste di autonomia di pezzi del proprio Stato (il Veneto), e porta avanti una politica fatta più di richieste di concessioni all'Europa (peraltro destinate a garantire un sistema finanziario e bancario tutt'altro che trasparente e di dubbia utilità) che di una politica interna volta a soddisfare le reali esigenze degli elettori 

mi pare abbia molte suggestioni comuni alla vicenda della Brexit, dove:

Pregasi imparare dagli errori: Europa

Buongiorno,

ho già scritto nell'ultimo post come credo che la Brexit finirà molto probabilmente per danneggiare la Gran Bretagna, mentre già sul medio periodo (1) potrebbe essere un elemento persino favorevole per noi che restiamo in Europa, indicando come la politica inglese abbia rappresentato un freno costante allo sviluppo delle politiche comunitarie ed un "cavallo di Troia" per interessi diversi da quelli dei cittadini europei (vuoi quelli USA, vuoi quelli della grande finanza speculativa).

Brexit?

Buongiorno,

non ho scritto nulla su quello che sarà sicuramente il tema del giorno, cioè l'esito del referendum con il quale, mentre leggerete questo post, gli elettori inglesi si saranno espressi circa l'opportunità di rmanere in Europa o meno.

Questo perchè ho delle opinioni largamente difformi da quelle che sento maggioritariamente sbandierare nel tentativo di trattenere l'Inghilterra agganciata all'Europa, ma legate più a sensazioni e ad una idea di politica inattuale che a dati di fatto, quindi, in realtà, più che una opinione da blog è addirittura una opinione da bar.

Ma siccome è il tema del giorno ve la propino lo stesso, anche se a bocced ferme per non influenzare i risultati col mio algido ed autorevole parere :-)

Quando il problema sono i critici

Buongiorno,

il fatto che il M5S si sia accaparrato un certo numero di Sindaci e consigli comunali e, per converso, che questi siano stati sottratti ai precedenti partiti "tradizionali", nonchè le reazioni spesso sproporzionate dei media alla cosa (1) hanno permesso ai critici del fronte degli sconfitti di alzare la voce contro le proprie dirigenze.

E così in casa PD leggiamo le critiche al proprio segretario di partito di Prodi, Bersani, D'Alema, mentre tra i leghisti si fa sentire Bossi, ... che sottolineano i meccanismi scarsamente democratici del proprio partito e l'autoreferenzialità del capo in comando (2).

Ballottaggi: quel che non vi dicono...

Buongiorno,

tra le tante analisi che sto sentendo fare a valle dei ballottaggi di queste amministrative, complice forse la distanza dalle redazioni che contano e la relativa assenza al voto di centri popolosi, mi pare ne manchi una relativa all'esito del voto nel Nord Est. 

Esito che invece mi pare particolarmente significativo sul fronte dell'elettorato cui il PD mirava per svecchiare la propria politica.

Gli statali e la Nazionale

Buongiorno,

venerdì, andando al lavoro, sono stato infastidito dalla trasmissione di Radio24 in cui prima Maurizi poi Giannino, ironizzavano sulla scarsa produttività che gli italiani, ma primariamente (se non esclusivamente) i dipendenti statali, avrebbero avuto nel pomeriggio, quando si sarebbe disputata la partita della nazionale. Nel fare ciò non mancavano di evidenziare come molti ascoltatori stessero segnalando come nelle loro privatissime aziende, a differenza di quanto avveniva nel pubblico, ci si fosse organizzati per assistere insieme alla partita in orario e ambiente di lavoro, magari accompagnando il tutto con patatine, bibite e, talvolta, birra. Non che questo abbia smosso minimamente la posizione aprioristica per cui la cosa si sarebbe verificata prevalentemente nell'ambito pubblico.

Quelli fighi la chiamavano par condicio

Buongiorno,

sono solitariamente sconfortato dalle modalità con le quali si sta costruendo il consenso attorno al referendum che ad ottobre sottoporrà al nostro plebiscito voto il valore delle riforme isituzionali portate avanti in questi mesi dal governo Renzi.

E sono sconfortato perchè devo ammettere che non avrei mai immaginato di potermi trovare in una situazione di tale depauperamento della democrazia nel nostro Paese.

Una strage da poco?

Buongiorno,

ho avuto la sgradevole impressione (1) che la strage commessa al Pulse di Orlando abbia ricevuto e stia ricevendo attenzione, copertura e solidarietà in misura inferiore ad altre analoghe verificatesi nel recente passato e, anche quando cerco di spiegarmi che la vicinanza è un fattore determinante per l'interesse dei media e del pubblico (e che quindi ad esempio una strage di ragazzi in una scuola pachistana possa in qualche modo rientrare molto limitatamente nel nostro orizzonte), non mi sento di aver trovato una giustificazione soddisfacente della cosa, anche perchè il mondo USA è percepito proprio dai media italiani ed europei come strettamente contiguo al nostro.

Affamare la bestia (sanitaria)

Buongiorno,

la notizia dell'arretramento delle prestazioni del servizio sanitario pubblico in Italia mi coglie in un momento in cui sto collaborando ad un progetto per giungere molto faticosamente alla sostituzione di una vecchia apparecchiatura per diagnostica ormai obsoleta (1), ma che non è stato possibile rinnovare sionra grazie ai limiti di budget imposti agli investimenti in tecnologie.

Sarà forse per questa coincidenza che, da parte mia, segnalo una volta di più come, fermi restando i limiti imposti ai singoli cittadini dalla crisi economica, le modalità con le quali sono state perseguite le cosiddette spending review, con tagli indiscriminati, blocchi delle assunzioni e politiche di acquisto condotte di fatto puntando unicamente a spuntare il minor prezzo, contribuiscano quotidianamente in maniera significativa a questa situazione anche dal lato dell'erogazione dei servizi.

Sindacati e media: cose che (non) succedono solo in Italia

Buongiorno,

in questi giorni ho l'impressione che, a fronte dell'assenza di risultati delle riforme del mercato del lavoro italiano che vadano oltre la precarizzazione dei voucher, qualcuno si sia ricordato che la miglior difesa è l'attacco ed abbia ripreso, a mio modo di vedere con più di qualche ragione, ad ironizzare su certi modi di operare di alcuni sindacalisti e a chiedere di poter licenziare senza giusta causa i dipendenti statali come è divenuto possibile per i dipendenti privati.

La cifra degli sconfitti

Buongiorno,

la  delusione elettorale patita nelle ultime amministrative dalla dirigenza nazionale del PD e commentata con una certa pacatezza o addirittura accusata in silenzio mostra chiaramente una cosa che sinora poteva in qualche modo essere mascherata dietro le risposte altrui, e cioè quale sia la parte del PD che ha negli ultimi anni innalzato i toni ed imbarbarito il clima del confronto interno.

Perchè, per la prima volta da qualche tempo in qua, stiamo commentando una inequivocabile sconfitta, e lo stiamo facendo senza essere circondati dalla boria sprezzante indirizzata verso gli avversari interni con i ciaone,o gli epiteti come gufi, rosiconi, professoroni,...


Locale e nazionale

Buongiorno,

nei miei post troverete spesso riferimenti al fatto che le varie elezioni vadano interpretate per quello che sono, sia nel momento in cui si vota sia in quello in cui si tirano le somme e si fanno le analisi dei risultati.

In tal senso, per restare all'attualità, ritengo che le amministrative dei giorni scorsi debbano essere interpretate per quelle che erano, cioè le elezioni deputate a scegliere i sindaci dei comuni interessati.

Analogamente per il referendum cofermativo di quest'autunno sono convinto che si debba ragionare sul valore delle riforme, perchè quello è lo scopo del referendum.

Dare a queste elezioni un valore politico nazionale oppure, peggio, volerle considerare una sorta di legittimazione (o bocciatura) di Renzi sarebbe un errore, malgrado la fortissima personalizzazione che quest'ultimo ha voluto dare alla sua politica ed a quella del partito di cui si è impossessato.

Com'è ovvio dopo una simile lunga premessa, il post verte sul fatto che, a mio modo di vedere, c'è una eccezione.

Paolo Mieli, il Paese che odia la scienza e la virologa patavina

Buongiorno,

ho voluto calcare la mano sul parallelismo tra il titolo odierno e quello del post di ieri perchè oggi parlo di un articolo scritto da diverso giornalista e su diverso argomento, ma che mi porta ad una identica conclusione al di fuori di quanto nell'articolo stesso: passiamo quindi dall'articolo di Pigi Battista sui magistrati del caso dell'infermiera di Piombino a quello per l'appunto di Paolo Mieli che scrive del processo alla virologa (e parlamentare) Ilaria Capua, accusata addirittura come potenziale untrice di manzoniana memoria.

Pigi Battista, i magistrati e l'infermiera di Piombino

Buongiorno,

ho appena finito di leggere questo articolo di Pigi Battista sul Corriere, il cui il nostro si scaglia con veemenza contro i magistrati tutti in virtù della cantonata che i magistrati di Piombino potrebbero aver preso nel caso della cosiddetta infermiera killer da loro indagata e incarcerata, ma rilasciata per insufficenza di prove dai loro colleghi del Riesame.

Sapevamo già che il nostro ama esprimersi con veemenza contro i presunti errori della magistratura, sapevamo già anche che lo ha fatto talvolta affrettatatmente o con scarsa cognizione di causa (1), adesso scopriamo anche che in questa posizione è graniticamente coerente.

La cancellazione del fascismo

Buongiorno,

approfitto di quella che è probabilmente una serie di fortuite coincidenze temporali per parlare di un atteggiamento tra il politico e lo storico che trovo sbagliato se non addirittura pericoloso. Quali sono le coincidenze?
Ecco, capisco lo spirito con cui si vorrebbe cancellare i segni di un periodo esecrabile, capisco che si voglia reiterare la condanna di quanto accaduto pur a decenni di distanza, capisco il fondato timore che certe iniziative possano diventare dei catalizzatori di patetici (pseudo)nostalgici, ma, pur considerando il periodo fascista una vergognosa macchia nella Storia del nostro Paese, non credo che nasconderla possa far bene, anzi. 

Veneto: il regresso silenzioso / 2

Buongiorno,

torno oggi su un argomento che avevo già affrontato in questo post, perchè da queste parti i segnali di allarme si susseguono e apparentemente sembra che però da fuori non siano avvertiti (almeno questo mi fa pensare il fatto che certe notizie non escano dall'ambito della stampa locale), o almeno che non siano percepiti come parti della crisi strutturale di un intero sistema territoriale.

Guardando a sinistra (con occhi da gufo)

Buongiorno,

sono felice di leggere come Gilioli, nel suo post dell'altro giorno, veda qualche cenno di vita nel campo della sinistra. Segnali deboli, li definisce Gilioli, ma che indicherebbero una ripresa di vitalità da parte di uno schieramento politico che si è (auto)ridotto praticamente al mutismo da forse tre decenni, appiattendosi nella supina accettazione di teorie economiche prima ancora che politiche che avrebbero invece molto da dimostrare per poter seriamente essere accettate come credibili. 

Temo però che quella di Gilioli di vedere in Sanders, Corbyn, Podemos, ... i prodromi di una inversione di tendenza sia una illusione più che una speranza, sia in chiave di lettura estera che, soprattutto, in chiave domestica.

Pannella spiegato ai miei figli

Buongiorno,

nei giorni scorsi purtroppo ho dovuto spiegare ai miei figli chi fosse e cos'abbia rappresentato per l'Italia Marco Pannella. Quello che ne è venuto fuori è stato spesso un divertente mix tra realtà e ricordi (1) talvolta sbiaditi di un politico che ha saputo essere un grande leader e promuovere significativamente la modernizzazione dell'Italia, pur rimanendo sempre in esigua minoranza.

Non ho sempre condiviso nè, forse, compreso le sue battaglie politiche.