Buongiorno,
salto a piè pari le scuse per il buco nella programmazione dei giorni scorsi (anche perchè continuo ad essere in crisi di ispirazione ed ho quindi motivo di ritenere che i post continueranno a latitare) e passo subito al dunque.
Ho sempre avuto delle perplessità
sull'utilità di celebrare un Gay Pride in Italia perchè le
connotazioni “pittoresche” di queste manifestazioni finiscono, in
termini di comunicazione, coll'essere utilizzate per offuscare
qualsiasi altro messaggio, contenuto o rivendicazione positivi
portati avanti dagli organizzatori.
In pratica di un Gay Pride viene
normalmente riportato di striscio, sbrigativamente ed in piccolo, il fatto che, ad esempio,
vuole supportare le richieste di parità di diritti per le coppie
omosessuali, a partire dal diritto familiare.
Ma il tutto finisce sotto una grande
foto di ballerini dal fisico da spogliarellisti palestrati, in
perizoma e occhiali lenti a goccia rigorosamente a specchio oppure in corona e
piume di struzzo, immersi in mezzo a palloncini multicolori.