La bussola impazzita

Buongiorno,

lo spettacolo politico cui stiamo assistendo appare del tutto fuori controllo e surreale: il principale referente del partito di maggioranza relativa, reduce dal fallimento del tentativo di formare un governo a causa dell'opposizone del Presidente ad una figura che confermava di fatto la pericolosa impostazione sovranista già fatta trapelare con la prima bozza di accordo tra lega e M5S e ribadita dall'ipotesi Sapelli (poi tramontata), in meno di 48 ore:

Di Mattarella, Conte, Cottarelli ed altro

Buongiorno,

scrivo ovviamente dello strappo consumatosi l'altra sera tra il Presidente della Repubblica ed i leader di Lega e Movimento 5 Stelle, perchè mi pare che in troppi omettano, nei loro commenti e nelle loro dicharazioni, di considerare aspetti fondamentali della cosa.

Per iniziare: dobbiamo ricordarci che siamo un Paese in cui il popolo è sovrano, ma ha (s)venduto gran parte della propria sovranità nel momento in cui ha scelto (consapevolmente o meno) di indebitarsi oltre il ragionevole. 

Il fatto che si possa trovare una maggioranza di elettori che creda di poter fare ciò che vuole quando è indebitata (il debito pubblico è al 133% del PIL) ed ha per giunta la pretesa di indebitarsi ancor di più (questo significa chiedere di sforare i limiti del deficit andando oltre il 3% del PIL) non sottrae il Paese dalle drammatiche conseguenze di una simile ipotesi. 

Da Giannino a Conte

Buongiorno,

questo post, quando sarà pubblicato, potrebbe essere già un post superato e "morto", perchè forse molte delle domande che mi pongo mentre scrivo avranno già avuto risposta-

Sarà forse l'età che avanza, ma le prime indiscrezioni sulle presunte discrepanze tra quanto inserito in curriculum dal candidato Presidente del Consiglio e quanto gli enti dove avrebbe perfezionato gli studi sembrano essere disposti a riconoscergli mi fanno tornare in mente qualcosa.

Un governo a genesi parademocratica

Buongiorno,

ho trovato interessante e soprattutto preoccupante il metodo, che non esito a definire parademocratico, utilizzato da M5S e Lega per poter ammantare il loro accordo di un consenso popolare probabilmente esistente ed anche ampio, ma non corroborato da un voto, perchè i due partiti si erano presentati alle urne in coalizioni diverse e con programmi tra loro alternativi.

Nei giorni scorsi per "ovviare" alla situazione M5S e Lega hanno attivato rispettivamente la piattaforma Rousseau ed i gazebo per trarre da una consultazione popolare interna una sorta di mandato ad operare al di fuori (molto al di fuori, se mi è consentito dirlo) di quelli che erano i rispettivi programmi elettorali.

E qui, qualcosa dà la brutta impressione di non aver funzionato sul piano della democrazia.

Poteri forti o sciocchi apprendisti stregoni?

Buongiorno,

sino all'altro ieri borse e mercati non ci avevano fatto scontare (se non forse minimamente) il fatto di non avere un governo eletto (pur a distanza di quasi due mesi e mezzo dalla chiusura delle urne), ma solo la supplenza per l'ordinaria amministrazione dell'ex Premier Gentiloni.

Magari ciò è avvenuto in virtù di qualche precedente di rilievo (in fondo la Germania si è baloccata ben più a lungo tra ipotesi di governi Giamaica e Grosse Koalition), oppure perchè Gentiloni si era dimostrato essere un Premier tutto sommato più efficace ed affidabile dei precedenti e, purtroppo, probabilmente anche dei successori designati: non è su questo che ho intenzione di almanaccare.

Chi festeggia...

...juventino é é!

Chi festeggia juventino é é!

Chi festeggia juventino é é!

 Chi festeggia juventino é é!

Ciao, ciucelloni!

Paolo

La morte della politica, passo passo

Buongiorno,

I due mesi passati nell’inutile attesa che i partiti riuscissero a trovare i margini per un accordo che sfociasse in un governo sono, secondo me, il risultato di decenni di (in)cultura politica che si è progressivamente estesa a parti sempre più estese del ceto politico e della popolazione ed ha assunto caratteristiche sempre più spinte.

Il fenomeno mi pare rappresenti un problema di portata ben superiore a quello più frequentemente lamentato, di una legge elettorale che non favorisce la creazione di un’alleanza di governo: provo a spiegarmi meglio, riferendomi al passato recente.