Crescita portoghese: austera, feroce ed antidemocratica

Buongiorno,

dopo il grande rilievo che ha avuto l'evoluzione della crisi greca, tra rischi di default (in realtà non ancora del tutto rientrati), terremoti politici e considerazioni a sproposito sull'omicidio della democrazia ellenica da parte della finanza internazionale (1), meriterebbe maggior attenzione (ci vuole poco, rispetto al totale disinteresse che i media stanno dimostrando sull'argomento) quanto sta succedendo in Portogallo, dove la gestione della crisi ha avuto un diverso percorso, che ha avuto come faro l'accettazione delle indicazioni della Troika.

Ed i risultati, nel bene e  nel male si sono visti.
 
Perchè negli ultimi tempi il Portogallo è stato il Paese europeo che ha avuto la crescita economica più forte ed ha beneficiato di una consistente riduzione del tasso di disoccupazione, il che potrebbe giusticare almeno in parte l'entusiasmo del Ministro delle finanze tedesco Wolfrang Schaeuble che ha infatti indicato il Portogallo come l'Esempio sommo di come .le politiche di austerità economica possano portare alla crescita economica.

Marino: la forma e l'amara sostanza

Buongiorno,

mentre scrivo questo post si susseguono le voci che vorrebbero il sindaco dimissionario di Roma Ignazio Marino intenzionato ad esercitare in extremis la sua facoltà di ritirare le proprie dimissioni.

Dopo aver a più riprese pubblicato dei post in cui esprimevo la mia opinione sul fatto che alcuni dei principali scandali che l'hanno coinvolto fossero più o meno delle abili e tendenziose enfatizzazioni politiche e mediatiche ai suoi danni (dalla panda rossa ai funerali dei Casamonica alle stizzite dichiarazioni papali sulle sue ospitate) credo di non essere tacciabile di antipatie nei confronti di Marino.

Tetto al contante e canone Rai

Buongiorno,

con un post solo arrivo, in ritardo ed a sproposito, a dire la mia su temi che hanno fatto parlare nei giorni scorsi, e cioè l'aumento del limite ammesso per l'uso del contante e il canone RAI in bolletta.

Sul primo punto, il tetto al contante, sono convinto che il dibattito sia pura fuffa: l'innalzamento non sposterà di una virgola i consumi e non favorirà chi paga in nero. 

Non favorirà i consumi perchè, se adesso guardate nel vostro portafoglio, ci trovate meno di mille euro (1), quindi il limite precedente non era un impedimento per voi. 

Blair: scuse o bugie?

Buongiorno,


E' quindi in qualche modo un post apparentemente storico (1) perchè riguarda cose che sembrano essere ben al di fuori dell'attualità, ma credo che ponga sul tappeto dei temi che ci riguardano anche oggi.

Innanzitutto e per amor di precisione: a differenza di quanto si afferma  quella di Blair non può essere una richiesta di scuse per almeno un paio di motivi.

Da 25 a 29 dollari l'ora

Buongiorno,

FCA ed il sindacato USA dei lavoratori dell'automobile, dopo una prima bocciatura hanno raggiunto un accordo sul contratto dei prossimi anni, accordo che viene sintetizzato in un progressivo incremento della paga oraria da 25 a 29 dollari l'ora. E, per non temer smentita, cito la notizia dall'organo di stampa aziedale, La Stampa.

Facciamo finta che quella sia la retribuzione lorda che FCA applica all'operaio italiano e cerchiamo di riportarci alla, per noi più familiare, paga netta mensile in euro. All'ipotetico stipendio, insomma.

Maratona

Buongiorno,

oggi, causa maratona "Ritorno al futuro" che ha assorbito tutto il mio tempo e la mia concentrazione, non ci sarà alcun post...

:-)

Ciao

Paolo

Il solito mantra / 2

Buongiorno,

poichè la cronaca me ne offre il destro, riprendo (e concludo, temo in maniera stiracchiata causa mancanza di tempo), il post precedente per approfondire alcuni aspetti relativi a come talvolta la sanità privata talvolta riesca ad avere i conti a posto, e come in alcuni di questi casi questo abbia dei risvolti pesanti sulla qualità dei servizi erogati.

E' di ieri la notizia dell'inchiesta e degli arresti (nonchè dei sequestri cautelari) riguardante l'Ospedale Israelitico, nota clinica privata romana che, secondo gli accusatori, avrebbe "messo a posto" i propri conti richiedendo indebitamente ed ingiustificatamente alcuni milioni di rimborsi alla Regione per oltre duemila pratiche relative ad interventi in realtà non eseguiti nell'arco di meno di due anni. 

Il solito mantra

Buongiorno,

sentivo stamattina ieri mattina in rassegna stampa citare questo articolo pubblicato su il Giornale, che ribadisce il sempiterno mantra secondo cui la sanità privata è migliore di quella pubblica ed anzi, sic!, "funziona solo quella privata".

Non ho tempo nè voglia di entrare nel merito della valutazione della qualità del servizio erogato, ma sono costretto a smentire recisamente il fatto che nel privato, ineluttabilmente "la gestione ospedaliera è virtuosa, i bilanci quadrano e la salute dei cittadini, oltre che un servizio, è pure un affare".

Ingegneri: una difesa della categoria

Buongiorno,

l'altro giorno avevo letto sul Corriere questo articolo / lettera scritto da una ingegnera italiana che sembrerebbe lavorare presso l'R&D Volkswagen, nella parte che cura lo sviluppo dei motori. Un settore che, in questo periodo, in pieno dieselgate, è nell'occhio del ciclone.

L'ho letto pensando di trovarci qualcosa che potesse aiutare a comprendere un po' più di quanto successo e magari conferma di alcuni miei sospetti su come forse marketing, mercato e start up potrebbero operare negativamente sul settore dell'R&D a scapito degli utenti.

Accusata di lavorare troppo

Buongiorno,

temo che questo sia il mio ennesimo post sullo scadente giornalismo italiano e sulla sua nocività, che parte, oltre che dalla ennesima notizia di un abominevole abuso castale in ambito statale (e anzi addirittura in un tribunale) cioè quella della giudice di Prato che sarebbe stata ripresa dal suo superiore perchè lavora troppo, dalla mia esperienza di lavoro.

Il groppo amaro

Buongiorno,

ho la fortuna di vivere in una zona particolarmente tranquilla, per cui determinate situazioni normalmente non mi capitano, il che forse spiega perchè quanto mi è successo oggi mi ha colpito.

In fondo è stata solo questione di minuti: prendo la macchina per andare al lavoro, oggi non devo nemmeno fermarmi a buttare le immondizie, oltrepasso la rotonda e con la coda dell'occhio percepisco che c'è qualcosa che non va, anche se non capisco cosa.

Esito un momento, sarei un po' di fretta, ma mi decido, giro la macchina e parcheggio. 

Siria (e non solo): silenzi e balbettii schizofrenici

Buongiorno,

riprendo il filo iniziato nel post di venerdì per sottolineare (o meglio ribadire) un ulteriore paio di considerazioni circa l'inadeguatezza dell'Occidente nell'approcciare e gestire situazioni simili a quelle della Siria, in cui cioè una dittatura viene sostanzialmente lasciata fare e spesso addirittura diventa un partner commerciale o politico, sino a quando chi ne è direttamente oppresso ne tenta il rovesciamento violento.

Perchè oggi in Siria non ci dovremmo solo accorgere che avere dei meccanismi che ci permetteranno forse di giungere ad un intervento militare armato in un mese (!?!) significa essere totalmente inadeguati rispetto a qualsiasi evento bellico ci possa coinvolgere (1).

Siria: cos'è cambiato

Buongiorno,

un mesetto fa commentavo con una vena di malinconia la molto ottimistica previsione di Bernar Henry-Levy sulla certa vittoria dei peshmerga curdi nella guerra contro l'Isis segnalando come secondo me quello potesse forse essere un pio auspicio o una provocazione, ma nulla più.

Credo (ed in parte spero, adesso che sono ormai tramontate le speranze che potevo nutrire anni fa di veder sorgere uno Stato democratico a Damasco) che in Siria l'intervento della Russia abbia cambiato le carte in tavola rispetto a quanto avveniva un mese fa, per vari ordini di motivi.

Mondadori Rizzoli: una voce controcorrente

Buongiorno,

in questi giorni sono risuonate nuovamente le voci di chi si preoccupa e vorrebbe opporsi all'acquisizione dell'editrice Rizzoli da parte del Gruppo Mondadori, di proprietà della famiglia Berlusconi, vuoi per i timori legati al nome ed alla conclamata vocazione liberale del nuovo proprietario, vuoi per i timori collegati ad una forte concentrazione del mercato librario italiano.

Malgrado in questo blog a Silvio Berlusconi non sia stato certo riservato un trattamento di favore ed io sia anzi fortemente critico nei confronti suoi e della politica che ha imposto al nostro Paese per vent'anni, in questo caso mi trovo ad esprimermi in suo favore per vari e diversi motivi.

Scioperi: cose che (non) succedono solo in Italia

Buongiorno,

prendo spunto dalle dure immagini dei dirigenti di Air France che, abiti a brandelli, fuggono scavalcando le recinzioni in metallo protetti dalla violenza dei lavoratori dell'azinanda da acuni poliziotti e vigilantes, e lo faccio senza nessuna simpatia per gli incivili aggressori, ma mentre ho ancora nelle orecchie gli incessanti ritornelli che in Italia si abbattono sistematicamente contro la presunta nostra inciviltà nelle relazioni sindacali, vissuta come opprimente e tipicamente italiana.

E in luogo di "presunta" probabilmente dovrei scrivere "falsa", almeno stando a quanto mi suggeriscono un po' di esempi tratti da un paio di quei Paesi che portiamo ad esempio per dimostrare l'inaccettabilità di quanto avviene da noi.

Politica: le soluzioni sbagliate

Buongiorno,

molto spesso sento rivendicare la primazìa della politica su altre considerazioni di netura ben più concreta e tangibile. Se talvolta simili considerazioni possono avere un senso, molto più spesso simili considerazioni risultano essere il frutto di un mix di incompleta conoscenza dei problemi trattati, del mancato ascolto degli esperti e di una alta inclinazione alla demagogia da parte dei nostri politici.

E purtroppo risultano essere il seme di successivi insuccessi.

Il sottile gesuita

Buongiorno,

ricordo che un paio d'anni fa aveva sollevato un certo scalpore il fatto che, secondo alcuni, il Papa, di ritorno dalla giornata mondiale della gioventù che aveva appena avuto luogo in Brasile, sembrava aver espresso una molto celebrata apertura della Chiesa verso il mondo omosessuale sinetizzata nella frase "Chi sono io per giudicare un gay?".