Caro Pierferdy T msggio

Tvtb, Xò X fvr, scegli: Dx o Sx?
X me: Berlu 8-( Bersa ;-) Cntr :-((
PensaC Ke T tel dp X 1 aXitivo
4se. Ma anke no.

Cià
PLVE


Caro Silvio ti scrivo

Caro Silvio,

capisco che...

...

... no, in verità non capisco e non voglio nemmeno capire.

Caro Pierluigi ti scrivo

Caro Pierluigi,

capisco che guidare un partito nato dall'unione di due partiti diversi e che non si sono mai fusi possa essere molto difficile,

capisco che fare l'opposizione quando il capo del governo possiede ufficalmente od ufficiosamente l'80% dei media più incisivi possa essere frustrante,

capisco che provare a confrontarsi con un sistema ideologico liberista che gode di un battage straripante possa sembrare politicamente inopportuno,

Caro Mario ti scrivo

Caro Mario,

capisco che godi di una popolarità molto elevata e quindi che dai per scontati consensi appoggio e fiducia, 

capisco che sei un tecnico e non un politico e che quindi alcuni percorsi istituzionali possono esserti poco chiari,

capisco che sembra che la "sospensione della democrazia" non abbia turbato più di tanto la maggior parte degli Italiani,

Il dilemma del prigioniero

Buongiorno,

l'avvitamento sempre peggiore della crisi europea, giunta a coinvolgere pesantemente anche gli Stati che, come la Francia e la Germania, a torto o a ragione erano considerati sostanzialmente immuni da rischi ha un motivo importante, tra i tanti, nella mancanza di una politica europea comune (o quanto meno condivisa), cosa che sta impedendo agli Stati di agire in maniera coordinata ed unitaria contro un nemico comune.

Perciò, in assenza di un vero governo europeo, gli stati hanno dovuto operare delle scelte indipendentemente Paese per Paese.


Tecnici e tecnocrati

Buongiorno,

Koferno ti Teknokrati
oggi solo un paio di piccole precisazioni.

Chi leggesse in questi giorni cosa scrivo nel mio blog potrebbe essere sorpreso ed anche infastidito dal fatto che io esprima la mia apertura di credito al governo Monti, che è un governo di tecnici (se lo vedete dal lato del Corriere della Sera) o di più antipatici tecnocrati (se lo vedete dal lato de il Giornale). 


Il governo del fare

Buongiorno,

non so se ci avete fatto caso, ma nei giorni scorsi il tasso di polemiche che permeano la vita politica italiana si è molto ridotto.

E' rimasto qualcosa sugli house organs che continuano a portar acqua al mulino delle tesi che vogliono Monti longa manus del complotto demoplutogiudaicomassone ai danni dell'Italia.

Quale dei due è Tony Coglione?
E' rimasto La Russa che dà del coglione ad Ascanio Celestini, ma è un caso a parte, come dimostra il fatto che l'ex ministro pensava Celestini fosse un giornalista: probabilmente impiegherà un paio di settimane buone a capire di non essere più ministro.

Che ci volete fare, le capacità sono quelle...  e in questo anche l'ex ministro Brunetta ha dei problemi.

Morto il bipolarismo nasce il bipartitismo?

Buongiorno,

ieri mi sentivo (e più probabilmente ero) piuttosto ottuso, condizione che mi sento addosso anche mentre scrivo. Voglio credere che questo sia il motivo per cui non trovavo molto chiaro il seguente mini - post che mi aveva mandato Tommaso, e che non ho avuto modo di chiarirmi in tempo per la pubblicazione:

Buongiorno,

mentre si decreta la fine del bipolarismo, vedo una sua possibile, pur se effimera, rivincita nel tipo di maggioranza su cui dovrà contare Monti.

Alla lunga probabilmente PD e PDL non concorderanno e probabilmente si frantumeranno ponendo fine all'esperimento bipartitico, ma almeno per un po' il voto dei partiti minori del 10% non sarà determinante.


Il rischio del Silvio di lotta e di governo

Buongiorno,

Zapatero e Silvio: sconfitte parallele?
in Spagna il partito socialista, apparentemente troppo occupato a modificare la struttura sociale in senso laico (almeno così ci è stato raccontato il suo operato qui in Italia), non ha dedicato sufficienti energie a fronteggiare la bolla immobiliare e la crisi economica ed è stato conseguentemente sconfitto alle elezioni nella maniera più rotonda ed avvilente, malgrado le dimissioni del suo  ex leader Zapatero.

In Italia la situazione poteva per certi versi assomigliare a quella spagnola. Ovviamente da noi il focus dell'attività politica non poteva essere certo la laicità dello Stato -non sia mai!-, ma, fatti i dovuti distinguo, la completa focalizzazione sugli interessi del precedente Presidente del Consiglio, ha comunque portato ad una incapacità e mancanza di volontà di affrontare la crisi analoghe -e probabilmente anche peggiori, se vogliamo dare peso agli spread sui titoli di Stato-.

Ne ho le palle piene!

Buongiorno,

l'annuncio in toni moderati fa riferimento al fatto che da un po' di giorni riscontro un susseguirsi di dichiarazioni ed articoli che, riferendosi alle modalità con cui si è formato il governo Monti, usano locuzioni che vanno da "sospensione della democrazia" a "golpe postmoderno" a "governo dei poteri forti".

Roba che nemmeno i più scatenati Grillo, Di Pietro e Barbato.

Queste espressioni, sotto molti punti di vista, possono essere condivisibili, magari con qualche riserva (c'era molta più Politica -con la P maiuscola- nel discorso di Monti al Senato di quanta se ne sia sentita dall'inizio della legislatura, per dire e, no, per fortuna gli spread sono migliorati da quando c'è Monti in ballo), ma impone una domanda a chi usa queste espressioni.

Genitori di un Dio minore

Buongiorno,

mentre l'attenzione è giustamente focalizzata sul nuovo governo, rischia di sfuggire una di quelle piccole conferme ignobili, scontate ma feroci, che marcano il nostro Paese come molto arretrato.

Parlo della emanazione delle linee guida sull'applicazione della Legge 40 in materia di fecondazione assistita.

E cosa c'è in queste linee guida?

Proviamo a spiegarlo con un esempio.

S' io fossi Monti... arderei la politica

Buongiorno,

...un taglio così...
questo non vuole essere un improbabile suggerimento all'appena insediato primo ministro, ma piuttosto un mio volo pindarico. Posto che in questo momento Mario Monti gode del massimo della popolarità e che fisiologicamente l'appoggio popolare di cui gode verrà intaccato dai sacrifici che dovrà imporre e da certi media che lo stanno attaccando con veemenza, mi sono chiesto quale potrebbe essere il primo provvedimento che proporrei io nell'attuale situazione. E mi sono risposto (trovandomi sorprendentemente d'accordo con me stesso) che correrei il rischio. 

Un paese per giovani?

Buongiorno,

Le fantastiche quattro
mentre scrivo questo post non so se alcune delle dichiarazioni del neo primo ministro siano state unicamente un esercizio di demagogia, né se eventualmente abbiano avuto un seguito e nel caso sino a che punto.

Di certo mi ha (favorevolmente) sorpreso sentirgli dire che con il suo governo vuole coniugare lo sviluppo con una maggior equità sociale, una affermazione che sembrerebbe fatta apposta per ridimensionare i timori di chi vorrebbe Monti espressione di poteri economici forti che vorrebbero ridurre l'Italia ad un ruolo di schiava asservita agli interessi del capitale.


This is the end

Buongiorno,

My two cents
Oggi, prima che pensiate che il blog non è più mio, pubblico un pezzo da me redatto, evento ormai eccezionale (forse dovevo promuoverlo). :-)

Credo che quella dell'altro giorno possa non essere stata la fine di un certo modo demagogico e populista di fare politica in Italia, ma sono ragionevolmente certo che sia la fine del politico Silvio Berlusconi in ruolo egemone.

E lo dico con la perfetta coscienza della capacità di saper risorgere dalle sue ceneri che l'ex premier ha già ripetutamente dimostrato, del fatto che tolto lui, all'opposizione viene a mancare il primo collante ed il primo progetto e del fatto di poter essere offuscato nei miei ragionamenti dal desiderio che sia effettivamente la conclusione di un ciclo.

Forza Italia

Buongiorno,

Azz! è arrivato prima di noi!
Authan, senza nemmeno lasciarmi il tempo di promuoverla adeguatamente (nella mia sconfinata sobrietà già immaginavo di sfruttare l'avvicinamento degli elicotteri di Apocalipse now), ci regala una ulteriore riflessione di cui lo ringrazio.

Non abituatevi, purtroppo.

Negli ultimi giorni si è dibattuto dell’opportunità e del buono o del cattivo gusto del festeggiare le dimissioni di Berlusconi in piazza, con gli Alleluja, le Bella Ciao, i cori da stadio, le bandiere, ecc. Ebbene, a mio avviso quello che è successo è banalmente una conseguenza fisiologica dell’involuzione politica e sociale registratasi negli ultimi diciassette anni.

La parte vuota del bicchiere

Buongiorno,


Oggi un post che mi ha inviato ieri Tommaso (grazie). Seguirà ad ora di pranzo ulteriore molto importante post (e chi ha orecchie intenda) che riprende un aspetto qui trattato.

Ho seguito solo a tratti il momento storico in cui il nostro ex PDC andava a dimettersi -con quasi un anno di ritardo peraltro-. Personalmente non sono al settimo cielo, nonostante questo momento fosse ciò che auspicavo da lungo tempo.

Comprendo chi è sceso o si è trovato in piazza a ballare, a intonare l'Inno Nazionale, e mi sono piaciuti quelli che hanno suonato e cantato l'Halleluja con tutti i crismi.

11/11/11 ore 11:11:11

Buongiorno,

Se state leggendo questo post qualche catastrofista ha sbagliato.

Se ci tenete potete tornare a leggere il vostro oroscopo.

Arrivederci al 21/12/2112 ore 21:12 (oppure era il 12/12/12 ore 12:12? Boh, Per non sbagliare programmo un post per ciascuno...)

Ciao

Paolo

Marchionneee! Sacconiii!... mi sentite?

Buongiorno,

oggi voglio confrontare due modelli di rapporti aziendali / sindacali e fare una piccola riflessione.

Circa un anno fa Marchionne imponeva i suoi aut aut alla contrattazione aziendale, peggiorando le condizioni di lavoro dei dipendenti Fiat auto, ritenendo di importanza fondamentale tale giro di vite. In questa scelta strategica l'AD di Fiat è sempre stato entusiasticamente supportato da molte personalità, prima tra tutte il Ministro Sacconi (ormai spero quasi ex).

Entrambi consideravano indispensabile, a fronte della globalizzazione dei mercati, che il costo della manodopera fosse fortemente compresso ed il suo utilizzo reso fortemente "flessibile", malgrado l'incidenza dello stesso sul prodotto finale sia minimo ed il suo impatto sul venduto sicuramente inferiore a quello dato dall'innovazione (cui Fiat sembra aver ormai rinunciato).

L'ora delle decisioni irrevocabili


Buongiorno,

oggi Michele firma una secondo post (grazie). Qui il primo, mio.

Premessa: Con quanto sto per scrivere so che mi espongo al pubblico ludibrio di chi è “democraticamente” sensibile e legge queste mie righe.

Queste sono le riflessioni che facevo ieri pomeriggio, quando ho letto che ci sarebbe un pezzo del PDL favorevole ad un governo tecnico.

Sono contrario anch'io alle elezioni subito visto che abbiamo perso 3 anni e passa di legislatura appesi dietro ai soli interessi dell' ex (speriamo) Presidente del Consiglio, per non parlare degli ultimi quattro mesi in cui la politica si è continuata a consumare (ancora) dietro gli interessi di uno solo quando l'Europa ci dava i compi da fare a casa, ed era chiaro ai più che la nave stava per andare a sbattere contro l'iceberg se non si fosse cambiata rotta.

Macerie e paletti di frassino

Buongiorno,

Il kit dell'ammazzavampiri
oggi non ho molta ispirazione, in compenso mi sento pervaso da un profondo pessimismo.

Vedo che non sono stato l'unico a dubitare della credibilità dell'ennesima promessa di Silvio Berlusconi, quella delle future dimissioni e che in molti, dopo un iniziale sospiro di sollievo, si stanno chiedendo adesso se effettivamente si sia arrivati alla fine della corsa politica di questo governo e di Silvio Berlusconi.

Apparentemente se lo chiedono anche i mercati che, nel dubbio, sembrano molto impegnati a liberarsi del nostro debito.

Se lo sta chiedendo il mondo politico, accomunato trasversalmente, dopo vent'anni di assoluta e quasi esclusiva centralità della figura del Premier, dalla domanda su cosa saemo in grado di fare domani in caso di suo abbandono.

Rozzezze di economia: l'Aggiotaggio

Buongiorno,

nell'attesa che il tempo ci dica se andrà in porto quello quello che penso sia l'ennesimo tentativo del premier di prendere ulteriormente tempo rinviando a dopo l'approvazione della legge di stabilità le dimissioni che aveva sinora categoricamente rifiutato sino a giungere a compulsare i tabulati dei votanti con l'intento di individuare i traditori, approfitto dell'attualità per ravvivare la tradizione delle mie tromboneggianti e rozze pseudo lezioni di economia e parlare di uno dei capisaldi della speculazione, per l'appunto l'aggiotaggio di cui parlo nel titolo.

Quand'è che si verifica una situazione di aggiotaggio?

Oggi adotteremo il metodo "impara facendo", quindi datemi attenzione e siate attivi!

L'intervista

Buongiorno,

Luca Zaia, l'intervistato
Una intervista andata in onda al TGR serale Veneto domenica sera mi porta a sconfinare in un territorio che è più di Tommaso che mio.

La giornalista probabilmente intercetta il Presidente della Regione Luca Zaia a un distributore di benzina, o comunque è lì che lo intervista, e, agganciandosi alle abbondanti precipitazioni di questi giorni, alle alluvioni liguri ed all'anniversario dell'alluvione delle province di Padova e Vicenza, gli chiede cosa sia stato reso operativo nell'arco dell'anno per evitare il ripetersi di situazioni analoghe.

Fiele, il pieno, per cortesia.

Buongiorno,

Tommaso continua a tenere alta la bandiera del secondo post quotidiano. Cosa di cui lo ringrazio. Qui il mio.

Oggi me la prendo con la categoria dei benzinai. 

Da domani, come spesso accade questi "imprenditori" chiuderanno i loro esercizi per tre giorni per protestare contro un'iniziativa del governo (nota di servizio da parte del tenutario del blog che vuole essere socialmente utile: controllate per tempo il serbatoio se non volete rischiare di restare a piedi). 

Da quello che son riuscito a capire dagli articoli (scritti da giornalisti come sempre scarsamente interessati a fornire un servizio al lettore) uno dei motivi dello sciopero è il rinnovo di un bonus fiscale che da vent'anni viene rinnovato e che servirebbe a coprire il rischio e la responsabilità legati al ruolo di sostituto d'imposta che i benzinai si assumono nell'incassare le tasse sui carburanti. 

Senti cose che altri non sentono?

Buongiorno, 

so di non essere una persona molto fantasiosa, e la scelta del titolo potrebbe far pensare ai fedelissimi dotati di memoria granitica che il titolo del post di oggi nasca da questo fatto, visto che poco meno di un anno fa scrivevo altrove un post che si intitolava "Vedi cose che altri non vedono?".

In realtà la scelta di adottare un titolo in qualche modo gemello è intenzionale, e giustificata da due motivi.

Il Cruciani che è in me

Buongiorno, 

Enzo Iachetti, fustigatore
Lodato sia Tommaso, che ci dà anche oggi il nostro post quotidiano (rispondete: sempre sia lodato)

La brevità di Zapping e il grigiore della sua conduzione mi fanno spesso ricadere nella pessima abitudine di ascoltare la Zanzara. 

Il disprezzo per le idee di Cruciani e per i toni di Parenzo resta immutato, ma ci sono delle occasioni in cui mi trovo d'accordo con il Gran Visir dei reazionari. Ieri non ho potuto fare a meno di condividere l'irritazione dell'uomo-che-non-si-indigna-mai per i messaggi anticasta dei vari Enzo Iacchetti ed Enrico Brignano (di cui per mia fortuna ignoravo l'esistenza).

La futura mancata catarsi della politica italiana

Buongiorno,

Vedo, prevedo,...
come sapete anche io ritengo che in questi anni Silvio Berlusconi abbia rappresentato uno dei principali scogli che hanno paralizzato il rinnovamento politico italiano (scoglio peraltro intensamente bramato dagli italiani, inguaribilmente conservatori).

Quando però provo tra me e me ad ipotizzare cosa succederà in futuro (crisi permettendo), mi scontro comunque davanti alla figura del Silvione Nazionale nelle vesti di garanzia dello status quo, persino nel caso di un suo improbabilissimo completo ritiro dalla politica.
 

La colonna delle tette?

Buongiorno, 

anche oggi Tommaso sopperisce alla mia pigrizia, cosa di cui non lo ringrazio mai abbastanza.
 
Ho già scritto altre volte quanto disprezzi i giornalisti per la responsabilità che hanno circa la melma in cui si dibatte il Paese. 

Emilio Fede: un esempio della categoria
I giornalisti televisivi sono in larga parte al di là del commentabile per quanto riguarda pressapochismo, scarsa onestà intellettuale e a volte anche volgarità. 

Si comportano un po' meglio coloro che scrivono sui giornali: tra questi esistono persone competenti, almeno in qualche settore, anche se il massacro della lingua italiana, la propaganda involontaria di bufale e il risalto dato a notizie di nessuna importanza sono all'ordine del giorno.

Il diavolo si annida nei dettagli

Buongiorno,

Papandreou, Primo ministro greco
Nei giorni scorsi il terromoto borsistico innescato dalla decisione del primo ministro greco di far ratificare le scelte in materia economica da un referendum popolare a causa della debolezza politica del suo esecutivo (che si regge su un unico voto di maggioranza ed è attaccato molto violentemente dall'opposizione di destra) ha generato un pofluvio di analisi, riconducibili sostanzialmente a due elementi di riflessione:
  1. Non è che la Grecia vuole sfilarsi dalle sue responsabilità e preferisce il default ai sacrifici già richiesti?
  2. Non è che un esito anche positivo del referendum genererebbe dei risultati tardivi rispetto a quanto i mercati giudicano necessario, di fatto rendendo più difficile e costoso evitare il default?

Il piede in fallo

Buongiorno,

circa un anno e mezzo fa avevo l'onore di verdermi pubblicare su un bellissimo blog (mannaggia a chi l'ha chiuso :-) ) un post dal titolo Danzando sul ciglio del burrone.

Da allora alcune cose sono cambiate: nel club dei paesi a rischio si è rituffata con entusiasmo l'Italia, mentre la Spagna se ne è almeno in parte sfilata.

Ma Sacconi avrà letto Orwell?

Buongiorno,

Maurizio Sacconi
negli ultimi giorni il Ministro Maurizio Sacconi sta continuando a battersi con energia affinchè la aziende italiane possano licenziare con maggior facilità i propri dipendenti, al punto che i toni della polemica sono giunti ad un livello tale da fargli temere una evoluzione della diatriba da un piano dialettico (perchè ci sia dialettica bisognerebbe che anche il ministro fosse disposto ad ascoltare, cosa che non pare) verbale allo scontro fisico su base spontanea o peggio organizzata.

My name is Massimo. Proprio come anni fa.

Buongiorno,

Oggi è giorno di festa, per cui permettetemi di sostituire al post una garbata presa per i fondelli.

My name is Moratti. Massimo Moratti
<< Dunque, vediamo:

Ho fatto una campagna acquisti priva di un disegno di squadra proprio come anni fa.

Ho ottenuto una squadra squilibrata proprio come anni fa.

Ho ottenuto uno spogliatoio mugugnante e scontento proprio come anni fa.