Alitalia, Cimoli: e il sindacato dov'era?

Buongiorno,

la scarsa disponibilità di tempo per affrontare l'argomento mi portano a parlare del caso Cimoli (ma in pochi ricordano che è stato condannato anche l'A.D. Mengozzi) quando questo sembra essere già uscito dagli schermi dei nostri mezzi di informazione, complice probabilmente il fatto che quella giunta nei giorni scorsi è una sentenza di condanna solo di primo grado e che, in fondo in una vicenda da cui nessuno esce bene come quella di Alitalia, all'opinione pubblica era già stata fornita una trama che garantiva dei colpevoli in qualche modo rassicuranti (perchè dati per scontati) nei lavoratori e nei sindacati.

Appropriatezza degli esami medici: quello che non si dice

Buongiorno,

i cosiddetti tagli degli esami inutili saranno un bel banco di prova per misurare le reali capacità di riforma di un settore cruciale, sia sul piano dell'impatto sociale che su quello dei costi economici, come quello sanitario e potrebbero effettivamente portare a risparmi ed incrementi della qualità.

Non ho la competenza per scendere in una analisi di dettaglio su quanto il Ministro della Salute sta proponendo, ma credo che ci siano in materia alcune mezze verità che andrebbero invece ben chiarite per comprendere dove e perchè arriveranno le resistenze, pena rischiare di veder impantanare una riforma potenzialmente utile, anche se forse non della portata che alcuni sembrerebbero attendersi (1).

Libertà di sproposito

Buongiorno,

credo di aver riletto le interviste ad Erri De Luca che hanno portato lo scrittore a processo, accusato di istigazione a delinquere dalla LTF per le sue dichiarazioni rilasciate nel settembre 2013.

Dico credo, perchè, nel parlare che se ne sta facendo in questi giorni, in pochi si stanno premurando di ricordarci quali siano le affermazioni per le quali lo scrittore è a processo (immagino che le interviste siano questa e questa), anche se, per un giornalista, risalire all'origine per permetterci di avere una nostra idea basata su una conoscenza un po' meno avulsa dalla realtà dovrebbe essere facile e, soprattutto, doveroso.

Il potere occulto delle vecchie minoranze

Buongiorno,

leggevo alcuni giorni fa questo post di Gilioli relativo al fatto che il governo non sembra intenzionato ad introdurre alcun sistema di riconoscimento personale per gli agenti di pubblica sicurezza, ma sembra intenzionato a limitarsi a gettare un po' di fumo negli occhi di chi vorrebbe veder adottato un semplice principio di civiltà (1).

Quello che sembra venire avanti mi pare essere un mix di disinformazione ed immobilismo ormai consueto: da un lato si alza una cortina di fumo per distrarre l'opinione pubblica, dall'altro, nella sostanza se non proprio nella forma, si lasciano le cose com'erano .

Come si spara sulla Croce Rossa?

Buongiorno,

col passare del tempo appare sempre più chiaro che lo scontro seguito alla chiusura al pubblico per un paio d'ore del Colosseo e di altri monumenti romani è stato gestito dal governo con estrema spregiudicatezza ed in maniera preordinata in modo da portare al consueto linciaggio mediatico nei confronti di sindacato e dipendenti pubblici ed al loro ulteriore indebolimento sul piano contrattuale, il tutto con il pieno appoggio di una opinione pubblica imbesuita ed acritica che è ormai stata assuefatta al luogo comune che il mix sindacato e dipendenti pubblici sia IL MALE ASSOLUTO.

Qualcosa di buono?

Buongiorno,

in questo blog avete letto spessissimo le mie critiche e le mie perplessità davanti a scelte ed indirizzi del Governo, sia quello in carica che quelli precedenti, a partire dall'ultimo Berlusconi. Oggi è una di quelle situazioni in cui mi piace, magari anche per non apparire un gufo rosicone pregiudizialmente antigovernativo, sottolineare che c'è anche qualcosa di buono che si muove, talvolta andando in senso opposto a quelli che erano i miei timori (per fortuna).

Ad esempio considero limitata e perfettibile, ma sicuramente utile e positiva, la scelta di erogare i famosi ottanta euro ai redditi più bassi, sulla quale infatti è calato il silenzio anche da parte dei più fieri avversari di Renzi. Si tratta di una iniziativa che limita i danni derivanti dalla crisi per i meno abbienti e limita le crescenti disparità economiche all'interno del nostro Paese e immette una minima quantità di denaro nell'economia italiana proprio sul fronte del mercato interno, quindi di un provvedimento che in questo periodo si è mosso nella giusta direzione.

Quello che l'Italia non ha

Buongiorno,

ieri sul Corriere Enrico Galli della Loggia stigmatizzava l'assenza nel contesto politico italiano di una Destra moderna e liberale, analisi che in gran parte sorprendentemente condivido e che però trovo monca.

La tesi di EGdL è che la Destra italiana, dalla DC a Berlusconi, sia stata espressione di un conservatorismo sterile, capace di opporsi alla Sinistra, ma non di innovare il Paese. 

La profezia dell'intellettuale

Buongiorno,

ho letto con attenzione e speranza il romantico articolo di Bernard-Henry Levi in prima pagina del corriere delle sera in cui l'articolista profetizza la sconfitta dell'Isis, i cui toni mi ricordano certi reportage dall'Afghanistan ai tempi dell'invasione sovietica, quando i nostri inviati ci narravano con ammirazione le gesta dei mujahidin che resistevano all'invasione russa agli ordini del comandante Massoud.

Condivido con l'intellettuale francese la speranza nell'esito del conflitto e l'ammirazione per l'eroismo dei peshmerga, ma temo che lo slancio e la tenacia d questi dimostrati sul campo siano troppo poco per poter nutrire qualche speranza: vanno bene per vergare un'articolo come il suo, ma non hanno lo spessore di una analisi geopolitica e militare.

Brandelli di post

Buongiorno,

oggi più che un post troverete dei brandelli sparsi, spesso nemmeno degni del nome di riflessione:

L'eroina ungherese

...nel senso di eroe magiaro femmina. So perfettamente che è come sparare sulla croce rossa, ma non riesco a trattenermi. Raramente ho visto un comportamento spregevole, inumano e vigliacco come quello della reporter ungherese che sgambetta un profugo in fuga con un bimbo in braccio oltre a sgambettare e scalciare dei ragazzini. Per di più riesce a sortire l'effetto opposto a quello che si prefiggeva: se fosse mai servita una immagine per sputtanare chi si oppone all'ingresso dei profughi ha provveduto lei, con determinazione e pervicacia. Come diceva quello? Umani contro bestie?

...e François? ce la può fare anche lui?

Buongiorno,

al contrario di quanto esprimevo ieri riguardo alla possibilità di di gestire a livello europeo in maniera civile ed utilitaristica l'accoglienza dei profughi e degli immigrati cercando di imitare la nuova dottrina Merkel, devo confessare la mia enorme perplessità a fronte delle posizioni espresse dal Premier francese Holland circa la possibilità di intervenire militarmente in Siria, per sedare una feroce guerra civile e per procura che dura da anni e che sta contribuendo alla migrazione in atto verso i Paesi europei.

Perchè, se la Germania in materia di accoglienza ed integrazione ha nel proprio curriculum un discreto numero di casi di successo, non possiamo certo dire altrettanto delle politiche militari occidentali nei Paesi arabi (1).

Angela ce la può fare. E noi?

Buongiorno,

nello scontro ormai unicamente (e biecamente) ideologico sulle politiche europee relative ad immigrazione ed asilo evidenziato dalle reazioni oltre il limite del demenziale alla iniziativa tedesca di aprire le proprie frontiere ai profughi siriani, i mille starnazzamenti che si sentono hanno forse sommerso una considerazione che non mi pare aver sentito fare relativa alla gestibilità ed alla convenienza della situazione.

Tra ripugnanza e bestialità

Buongiorno,

oggi post di Tommaso, che ringrazio, in materia di cultura politica ed immigrazione. Mi riserbo la chiusa finale:

mai come in questi giorni si osserva a quali diversi esiti si possa arrivare in funzione della classe dirigente, la politica e - come sempre, soprattutto - i media.

La Merkel apre ai rifugiati Siriani (1), noi abbiamo un Presidente del Consiglio che cincischia e invece di definire ripugnante Salvini, lo legittima (2).

Il bimbo col viso nell'acqua

Buongiorno,

la foto di un piccolo profugo morto annegato, a pancia in giù su una spiaggia turca, con il viso nell'acqua  sembra destinata a diventare probabilmente il simbolo della diaspora siriana e della migrazione attualmente in corso dall'Africa, magari nella forma meno cruda, quella in cui si vede solo un poliziotto che prende in braccio il piccolo cadavere.

Come in tanti hanno già detto, interrogandosi sull'opportunità di pubblicare o meno l'immagine di un bimbo morto, diventerà probabilmente una foto simbolo, come quella del bimbo del ghetto di Varsavia a mani alzate, quella della bimba vietnamita ustionata dal napalm che corre piangendo, quella del bimbo di Beslan in braccio allo spetsnaz o quella della piccola africana denutrita sotto l'occhio dell'avvoltoio.

La partita perfetta (in ritardo)

Buongiorno,

mi sono accorto che è un bel po' di tempo che non pubblico post di argomento sportivo, credo dal quel lontanissimo giorno in cui la Juventus si laureò vicecampione d'Europa.

In attesa che il campionato di calcio di Serie A riprenda e di poter riprendere a sfottere gli amici interisti per il distacco in classifica come tradizione vuole (1), rimedio molto tardivamente ad una mia mancanza, segnalandovi che gara 6 della finale dello scorso campionato di serie A1 di basket è stata probabilmente la più bella partita di basket andata sul parquet nel campionato italiano (e non solo) negli ultimi decenni per qualità e quantità del gioco, agonismo, equilibrio, intensità, tecnica, colpi di scena, sovvertimenti di pronostici, dimostrazioni di carattere... e qualsiasi cosa possiate chiedere ad uno spettacolo sportivo.

Se il governo dà i numeri

Buongiorno,


I numeri purtroppo certificano che gli sbandamenti di Poletti  non sono in proporzione meno significativi di quello tanto sbeffeggiato commesso dall'allora Ministro Elsa Fornero quando sottostimò molto largamente il numero degli esodati (2).

Funerali Casamonica: indignazione di scopo?

Buongiorno,

su tutta la querelle sui funerali di Vittorio Casamonica a Roma c'è, a mio modo di vedere, una forte ombra, gettata da un insieme di cose che mi fanno ritenere che quella cui abbiamo assistito non sia stata una manifestazione di sincera indignazione nè una forma di ribellione davanti ad un sopruso, ma molto probabilmente, almeno in ampia parte, una intenzionale grossa strumentalizzazione che ha ottenuto lo scopo che si prefiggeva. 

In primo luogo mi ha colpito il fatto che l'indignazione per non aver impedito le modalità dei funerali (di una persona che non aveva condanne in essere, è bene ricordarlo) sembrava essere di alcuni ordini di grandezza maggiore di quella per non aver impedito al clan di operare sino a diventare uno dei riferimenti principali nella malavita romana. Il che potrebbe razionalmente non avere senso, ma riconosco che nel funerale si poteva voler riconoscere un valore simbolico e quindi non solamente razionale.