Bestialità allo specchio

Buongiorno,

scrivo questo post a qualche giorno dai fatti /e dagli improvvidi commenti) che l'hanno originato, per essere sicuro di farlo a mente sufficientemente fredda ed in un clima che non è più quello del giorno dopo. Mi riferisco alle violenze incrociate tra manifestanti e polizia di una decina di giorni fa a Roma, quelle della ragazza calpestata da un poliziotto e difesa dal corpo di un ragazzo che -probabilmente- era uno degli imbecilli violenti che poco prima avevano attaccato la stessa Polizia ed ho scelto di parlarne a distanza di un po' di tempo perchè non voglio che alcune affermazioni vengano intese, a caldo, come una incitazione all'esercizio della violenza che non voglio certo dare.

La danza macabra dei martiri

Buongiorno,

poco più di un mese fa avevo scritto di come, sostanzialmente nell'indifferenza generale delle diplomazie occidentali (e forse anzi, probabilmente, con la loro implicita approvazione) in Egitto fossero stati condannati a morte 529 sostenitori del deposto presidente Morsi.

Se gli aggiornamenti della notizia da un lato fanno pensare ad un ridimensionamento, dall'altro risultano per altri aspetti ingigantire il problema, perchè segnano un sostanziale di tragico balletto attorno alle vite dei condannati.

Contratti a termine: il bicchiere mezzo pieno. Quasi. Forse. Mah...

Buongiorno,

oggi un esempio di come dare una notizia "di regime" con uno stile che nemmeno la Pravda di Breznev (1).

Et voilà, a voi il trionfale pezzo, firmato da Gianni Favero per il Corriere del Veneto: "Un contratto a termine su cinque si trasforma in un posto fisso. A differenza di co.co.co. e co.co.pro. apre la porta alla stabilità".

In ossequio ai nuovi canoni della comunicazione istituzionale mi verrebbe quasi da scrivere #PrecarioStaiSereno.

Perchè in realtà la conversione a tempo indeterminato di un contratto su cinque di cui si parla nel titolo mi pare che significhi che quattro su cinque restano precari o peggio (la matematica insegna realtà in maniera spietata).

Buon 25 aprile!

Quello vero, quello della Liberazione.

E anche San Marco, per i Veneziani, quello del boccolo, non quello delle secessioni.

...e cerchiamo di non buttar via tutto...

Ciao

Paolo

Di che si parla oggi?

Buongiorno,

il quasi unanime consenso mediatico che soffia nelle vele dell'attuale governo rende difficile anche avere informazioni attendibili per poter affrontare un ragionamento su come stiano effettivamente procedendo le cose, mentre si va verso delle elezioni europee che Renzi sembra deciso a trasformare in un referendum sulla sua persona, in perfetto stile berlusconiano.

Ancora su come non trattare la parità di genere

Buongiorno,

oggi torno su alcune cose già dette sia sui luoghi comuni relativi alla parità di genere sia sul pessimo giornalismo italiano che, in materia, dà spesso il peggio di sè, specialmente se, come nel caso che mi fornisce lo spunto, a scrivere è una donna.

Tutto parte da un articolo che pare ripartire da una disccussione che avevamo avuto qui un po' più di un mese fa, circa il fatto che le donne sembrano ritrarsi spontaneamente da alcuni ambiti, prima ancora che si possa ipotizzare qualsiasi forma di discrimunazione di genere.

Lo chiediamo all'Europa, finalmente?

Buongiorno,

negli ultimi anni ai cittadini italiani è stata fatta trangugiare metaforicamente e più o meno giustificatamente una notevole quantità di altrettanto metaforico olio di ricino attraverso la formula magica e nemmeno tanto sottilmente minacciosa "Ce lo chiede l'Europa".

Tralascio qualsiasi commento sul fatto che :
  • sarebbe stato più corretto indicare nei nostri creditori anzichè nell'Europa chi ci chiedeva (e chiede) manovre economiche di rientro da un eccessivo indebitamento e, stanti le attuali catastrofiche condizioni della nostra crescita, da un altrettanto eccessivo deficit.
  • in realtà stiamo iniziando a pagare adesso gli eccessivi sperperi di cui abbiamo beneficiato nei decenni precedenti e mai seriamente arginato dalla nostra imprevidente classe politica e dirigente.
  • raramente l'Europa ci impone come rientrare, ma, giustamente, pretende un programma dotato di un minimo di dignità e non il nostro solito eterno procrastinare, programma che spesso siamo stati noi italiani (per scelta o per incapacità) a sostanziare in percorsi lacrime e sangue, magari preservando sprechi e privilegi.

Bastardi e teste di maiale

Buongiorno,

non ho avuto l'occasione di conoscere Alberto e non so se sia ancora un lettore del blog: aveva postato qualche commento un po' di tempo fa ed avevo sperato in un suo apporto in termini critici “da destra” (che al blog continua a mancare), apporto che purtroppo non c'è stato ma di cui mi guardo bene dal rimproverarlo, visto che da quel che ho avuto modo di vedere, non gli mancava certo la volontà di impegnarsi in forme ed in realtà più concrete e potenzialmente produttive.

Alberto infatti è consigliere comunale di un comune friulano, e portava avanti proposte concrete ed innovative, per quanto mi è stato dato di capire dal blog che utilizza per pubblicizzarle (insieme ad altre iniziative di interesse locale) e per rendersi visibile (1).

Cose (poco) nascoste sotto le gonne del PD / 2

Buongiorno,

non posso che riprendere (magari un po' stancamente) il fin troppo recente post avente lo stesso titolo perchè nei giorni scorsi il nostro prode Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha provveduto a rinnovare un po' di cariche nelle società controllate dello Stato ed ha approfittato anche di questa occasione per replicare, almeno in parte, il meccanismo di pseudo femminilizzazione dello Stato di cui avevo già parlato.

Oggi tromboneggio di arte. Davvero.

Buongiorno,

è da un po' che attendevo il pretesto per poter esporre una mia confusa idea / impressione su un argomento che ha poco a che vedere con quelli normalmente trattati su questo blog, ma che ha invece a che fare con una delle mie passioni e la diversa percezione che di questa si può avere a seconda del, chiamiamolo così, background culturale.

E finalmente in un blog che leggo saltuariamente anche se con una certa soddisfazione ho letto questo post, che, stiracchiato un po', si presta allo scopo.

Cose (poco) nascoste sotto le gonne del PD

Buongiorno,

la scelta da parte del segretario del PD Matteo Renzi di designare cinque donne come capolista alle elezioni europee voleva essere il segnale della svolta in senso paritario ed innovatore che era da richiesta con esiti insufficienti dalla base del PD.

Ma purtroppo dà molto l'impressione di essere mero fumo negli occhi, come in molti e da molti profili stanno facendo notare.

Play it again, Marcello!

Buongiorno,

oggi tutti i quotidiani (tutti o quasi, indovinate un po' chi è a non farlo) titolano sul fatto che l'ex Senatore Dell'Utri si è reso latitante a fronte di un'ordine di custodia cautelare emesso pochi giorni prima della sentenza definitiva che lo vede a rischio di condanna a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa.

Gli illogici difensori della legge 40

Buongiorno,

la sentenza della corte costituzionale che nei giorni scorsi ha assestato l'ennesimo colpo, sinora quello più pesante e significativo, contro la legge 40 (quella che regola la fecondazione assistita, per intenderci), sancendo che è incostituzionale il divieto al ricorso alla fecondazione eterologa in caso di sterilità della coppia di aspiranti genitori in esso contenuto ha fato riaffiorare sui media una questione dolorosa e sinora trattata in maniera superficiale e regolata su basi confessionali e tutt'altro che laiche.

In questi giorni si sono sentite le manifestazioni di soddisfazione da parte di chi vorrebbe un'apertura e le proteste da parte di chi invece aveva promosso e sostenuto la legge, proteste che, come talvolta accade quando nascono da una impostazione fideistica e non laica, hanno molto poco di logicamente sostenibile.

Schemi obsoleti in realtà nuove

Buongiorno,

le turbolenze ucraine e le loro ripercussioni sulla nostra politica energetica hanno evidenziato una volta di più la difficoltà, se non l'inadeguatezza, della nostra classe dirigente (politica e non) nell'affrontare i cambiamenti degli scenari politici e tecnologici in cui ci si muove.

Difficoltà che trovo ben sintetizzata in questo articolo (ma che riscontro anche qui, per citare altro), dove l'A.D. di ENI, Paolo Scaroni, pone -come peraltro fa anche Limes- la questione di operare una scelta tra Russia e Stati Uniti come futuro fornitore nel campo dell'energia e, segnatamente tra il metano russo e lo shale gas statunitense.

Il che secondo la mia altissima, acutissima ed autorevolissima opinione (un giorno ho pensato di comprare un'auto a gas. Poi ci ho ripensato. Tutto ciò mi qualifica sicuramente a sparar fesserie sullo shale gas) è un problema mal posto sotto molti profili.

Sic transit gloria webbi (ciao Uriel)

Buongiorno,

a causa del mancato aggiornamento relativamente agli ultimi due post da parte di feedly, che utilizzo per tenermi aggiornato velocemente sul piccolo nucleo di blog che ho selezionato come di mio interesse (ci rimetto i commenti, purtroppo, ma il tempo è la mia risorsa più scarsa), ho scoperto con un minimo di ritardo della chiusura di Kein Pfusch, il blog di Uriel Fanelli.

Senza pendere dalle sue labbra ed anzi trovandomi abbastanza spesso in disaccordo con quanto scriveva (ma molto più spesso trovandomi a sganasciare per come lo scriveva), ero da molti anni uno dei lettori affezionati del blog nelle sue varie forme (anche se non credo di aver mai commentato), ed ero già dispiaciuto della parziale migrazione in darknet che, un po' per pigrizia un po' per mancanza di tempo, non avevo nemmeno provato a seguire.

La grande satira (involontaria) de il Giornale

Buongiorno,

il sottotitolo dell'ultimo editoriale del direttore de il Giornale merita una citazione:


E meriterebbero più ampie citazioni precisazioni come "Anzi, questa volta va detto senza peli sulla lingua: è da figli di puttana" o affondi come "Ancora una volta l'orologio della magistratura segna l'ora dell'interferenza nella vita politica." oppure "giovedì Berlusconi sarà silenziato, non in forza della legge ma dell'arbitrio" o ancora "Il problema riguarda innanzitutto noi, milioni di moderati" o infine "Mi chiedo con che coraggio il presidente della Repubblica possa assistere a tutto questo, avendo lui, e solo lui, la possibilità di ripristinare legalità e democrazia, senza sentirsi marcio dentro.".

Titanic a Venezia /13

Buongiorno,

tre settimane fa commentavo la piena riapertura alle grandi navi da crociera di Venezia e del bacino davanti a piazza San Marco, rimarcando come ormai, visti i numeri e le dimensioni in gioco (da me paradossalmente sottostimate nei commenti), non si debba ragionare sul se, ma sul quando avverrà L'Incidente, quello con le maiuscole.

Non nascondiamocelo, gli interessi attorno al business delle navi da crociera sono molto grossi, al punto che sono bastate tre settimane ed zac, si è riusciti ad organizzare i primi tour che sbarcassero i loro crocieristi a Venezia.

Renzi: check list e cronoprogramma - il lavoro

Buongiorno,

direi che è arrivato il momento di aggiornarci sullo stato di avanzamento dei lavori rispetto al cronoprogramma che Renzi aveva dichiarato di voler rispettare. Ricordate la frase storica?

Ich bin ein Berliner!
I have a dream!
Un milione di posti di lavoro! 

L'invasione degli struzzi in Veneto (e non solo)

Buongiorno,

dopo la notizia dello pseudoreferendum indipendentista veneto, la cui credibilità è stata pesantemente minata dalle analisi delle statistiche sui flussi del sito adesso arrivano le notizie degli improbabili secessionisti desiderosi di portare un blindato in Piazza San Marco per far sollevae le Serenissime genti (Monassa che no si altro! Portèghe na nave da crociera a San Marco, baucchi, che xe pì fassìe e i ve dixe bravi, invesse de un caro blindà che i ve manda ai Piombi, Sacramento!).

E tutti a tirar sospiri di sollievo davanti all'inconsistenza dei protagonisti delle velleitarie iniziative.

Ogni volta che non pubblichi una bufala, muore un indignato-un-tanto-al-chilo

Buongiorno, 

oggi, dopo lunga assenza, sono felice di proporvi un post di Tommaso (che ringrazio):

i giornali sono infarciti di mezze verità, opinioni espresse in evidente malafede, disonestà intellettuale venduta per arguzia. Niente di nuovo in questo, si potrebbe quasi dire che fa parte della "linea politica" di un giornale, se fossimo distratti e di buon umore. 

Sempre più spesso, soprattutto nei quotidiani online, capita di trovare vere e proprie non-notizie. Cioè notizie non verificate e del tutto false. Talvolta esse arrivano persino nelle edizioni cartacee e poco spazio trovano le tardive rettifiche, quando ci sono. 

Post di un rosicone amante della palude

Buongiorno,

con questo post in realtà torno su un argomento che avevo già trattato circoscrivendolo ad un contesto diverso e più limitato. cioè la totale indisponibilità dell'attuale Presidente del Consiglio a considerare qualsiasi punto di vista che esprima la benchè minima perplessità nei confronti del suo operato in termini di critica politica degna di una qualsiasi attenzione.