La triste ferocia illiberale di Pietro Ostellino

Buongiorno,

dopo aver già parlato degli illuminatissimi pensieri discorsi di Kiko Arguello, torno sui commenti successivi al Family Day, perchè questa manifestazione, pur fortunatamente meno partecipata di altre precedenti, ha dato la stura ad un concentrato di illiberalismo e di ristrettezza mentale assolutamente al di fuori del normale, che ha travalicato gli ambiti della manifestazione stessa per strabordare dalle parole di persone che sinora avevano guadagnato fama più o meno meritata di "liberali".

Tre piccoli sforzi (e un po' di economia)

Buongiorno,

dopo il sospiro di sollievo per le finanze pubbliche dovuto alla sentenza della Corte Costituzionale che decreta che il blocco dei contratti della P.A. (stabilito unilateralmente dal governo Berlusconi ormai quasi sei anni fa, confermato da tutti i governi a lui succeduti e tuttora in vigore) è si incostituzionale, ma non dà diritto a rivalsa da parte dei defraudati per i danni già subiti, credo sia opportuno fare il punto su un po' di situazioni (1).

Innanzitutto facendo un piccolo sforzo di immaginazione.

#labuonascuola: dalla riforma al ricatto (incrociato)

Buongiorno,

la riforma della scuola, promossa dal marketing renziano con il consueto insopportabile battage fatto di slogan su twitter (1) sembra essere in dirittura d'arrivo con il voto di fiducia su un unico maxi emendamento volto ad accettare alcune modifiche minori tra le troppe proposte neglii oltre tremila emendamenti avanzati (spesso a mero scopo strumentale), da opposizioni interne ed esterne al governo ed al PD.

In sostanza, perfettemente in linea con i precedenti del governo in materia di trattativa e mediazione (precedenti riassumibili nel fatto che di ogni cosa si può parlare un po', purchè dopo si faccia esattamente quello che vuole il governo), sembra di capire che sarà presentato un ddl estremamente simile all'originale su cui sarà posta la fiducia.

L'epilogo della questione greca

Buongiorno,

dopo mesi di sterili finzioni che avrebbero dovuto passare per tentetivi di trattativa sembrerebbe che l'esplosiva situazione greca, rimasta a lungo sull'orlo del baratro (solo i continui ampliamenti dei prestiti d'emergenza della BCE hanno sinora impedito il default), si stia avvicinando ad una soluzione, cosa di cui mi rallegro.

Solo un consiglio musicale

Buongiorno,

non ho avuto modo di preparare un post degno, cosa di cui mi scuso.

Venerdì sera sono stato al concerto di un gruppo di Bergamo, i Folkstone, che vi consiglio.

Non sono un raffinato intenditore, ma da tempo sono rimasto colpito dalla musica che suonano, che alcuni definiscono medieval rock. Praticamente hard rock mescolato a sonorità celtiche, suonato con largo uso di cornamuse, arpe, liuti ghironde, ... e interpretato in italiano da un cantante dalla voce tonante e ben impostata.

Vite grame

Buongiorno,

nella foto avete la chiara dimostrazione di quanto triste e meschina possa essere l'esistenza di alcune persone cui la sorte evidentemente non riserva nulla di meglio da fare che sprecare tempo, carta, inchiostro, nastro adesivo, energia ed impegno (immagino che la cosa debba essere costata enorme sovraccarico dei poveri sparuti neuroni) per ottenere il fior fior di risutato che potete vedere qui sotto, e probabilmente persino addirittura provarne orgoglio.


La libertà di circolazione delle umane cose

Buongiorno,

il post di oggi è, se volete, filosofico ed un po' apocalittico, nel senso che, molto più di altri, rispecchia un mio dubbio sulla (in)sostenibilità del nostro modo di vivere che il progressivo aggravarsi delle crisi umanitarie legate alle migrazioni dal sud del mondo mi pare evidenziare.

Da decenni (se non da secoli) noi occidentali vivamo nella convinzione che la libera circolazione di idee, merci, capitali realizzino in qualche misura benessere e ricchezza: da questa convinzione sono derivati (ed altri ancora arriveranno) tutta una serie di trattati, accordi, convenzioni volte ad agevolare la loro libera circolazione tra gli Stati.

Fenomenologia dell'ottimista 2.0

Buongiorno,

oggi post di Toomaso, che ringrazio e cui chiedo scusa per aver modificato il titolo da lui originariamente previsto: "Gli ottimisti e gli imbecilli". Mi riservo una chiusa, perchè avevo già iniziato un post sullo stesso tema.

nel momento in cui ho letto - e poi visto condividere con soddisfazione - l'uscita di Eco sugli imbecilli e internet, già sapevo che si sarebbero levati gli scudi degli alfieri della rete e dell'ottimismo

Da buon imbecille, voglio dire la mia: mi pare che gli ottimisti del progresso e della rete trascurino alcuni dettagli che danno in sostanza ragione a Eco. 

È molto semplice dire che gli imbecilli prima di internet esistevano già - grazie tante - e che la differenza è che invece di sparare fesserie al bar, ora lo fanno in rete e in fondo che differenza c'è. 

L'assenza nascosta dietro il velo di Venezia

Buongiorno,

dalle mie parti c'è chi sembra meravigliarsi della sconfitta del PD a Venezia, operata da Luigi Brugnaro, sul versante imprenditoriale proprietario della Umana Holding (società che ha il suo core business nel settore del lavoro interinale), sul versante sportivo Presidente della Reyer Venezia, sul versante istituzionale ex Presidente di Confindustria Venezia, ai danni di un PD capitanato dall'ex Magistrato e Senatore del PD Felice Casson.

In realtà mi pare che la meraviglia sia tutta di maniera, perchè il Senatore Casson:
  • non gode a livello nazionale di particolare consenso all'interno dell'apparato del PD, in quanto oggi vicino alle posizioni di Civati e spesso molto critico rispetto al partito (1), 
  • non gode a livello locale di particolare consenso all'interno dell'apparato del PD,  che gli aveva opposto alle primarie il giornalista Nicola Pellicani, giunto però secondo malgrado l'appoggio dell'ex sindaco Cacciari (2),
  • è visto da molti, dopo le inchieste da lui condotte attorno alla degradata realtà del polo industriale di Porto Marghera (amianto, CVM, ...), come uno dei responsabili della crisi dell'area
  • è visto da molti come la foglia di fico del PD dietro cui nascondere il disastro dello scandalo MOSE.

La finale rubata

Buongiorno,

la finale rubata, dal mio modesto punto di vista, sarebbe stata quella in cui alla Juventus fosse stato eventualmente assegnato il famoso rigore su Pogba (che personalmente ritengo ci fosse e che invece le è stato negato come anche la precedente punizione per il fallo commesso centralmente appena fuori area sempre su Pogba) e magari quella in cui il rigore fosse stato persino trasformato in rete (come ritengo molto probabile vista la lucida determinazione dei bianconeri in quella partita).

Garantismo ipocrita e peloso

Buongiorno,

le polemiche ruotate attorno alla lettura degli elenchi dei cosiddetti incandidabili da parte della Presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi hanno avuto tra gli argomenti sbandierati a sproposito da una delle parti i principi di un presunto garantismo per cui quelle "liste di proscrizione" (sic!) avrebbero leso i diritti fondamentali di persone che non avevano in corso alcuna condanna definitiva, in assenza della quale nulla avrebbe dovuto offuscare la loro candidatura.

Quando scrivo "a sproposito"  intendo che costoro hanno potuto candidarsi, essere inseriti nelle liste elettorali, ed anche essere eletti, persino in situazioni in cui sembrerebbe scontata la decadenza forzata all'atto dell'insediamento in virtù della legge Severino attualmente in vigore (se non ho capito male è il caso del neo eletto Presidente della Regione Campania). 

Lo storytelling dei giovani e del lavoro

Buongiorno,

immagino di non essere il solo a ricordare quante volte la stampa nazionale abbia suonato la grancassa sbandierando la presunta mancanza di volontà dei giovani italiani di accettare dei mestieri che richiedano un minimo di sacrificio e/o la disponibilità ad orari flessibili. 

Il refrain è sempre quello: resi arroganti e pretenziosi (pardon, adesso si dice choosy) da un titolo scolastico altisonante, i bamboccioni rifuggirebbero lavori manuali, che magari, orrore orrore, richiedano di lavorare la sera o  nel week end, cose che comprometterebbero i comodi riti -per loro irrinunciabili- dell'aperitivo serale o della discoteca del sabato.

Regionali: il dopo elezioni

Buongorno,

nell'ultimo post parlavo della rabbiosa incapacità di autocritica del PD: i non esaltanti esiti delle elezioni regionali offrono altri elementi in tal senso.

Tra i commenti che ho sentito alla sconfitta del PD in Liguria molti avevano il connotato dell'accusa a Civati di aver regalato la Liguria alla Destra, appoggiando la lista Pastorino -non alleata al PD- che, posizionatasi alla sua sinistra, ha preso poco meno del 10% dei voti. Non so perchè, ma davanti a queste recriminazioni, mi tornano in mente i vari "Civati chi?" con cui la dirigenza del PD liquidava sprezzantemente ogni richiesta di apertura politica della minoranza interna, sino ad espungerla in gran parte dal partito insieme a parte dei voti degli  elettori di quell'area.

Rabbiosa incapacità di autocritica

Buongiorno,

mentre scrivo non si sono ancora aperti i seggi, per cui è prematura ed impossibile qualsiasi valutazione sull'eventuale impatto della comunicazione della lista dei candidati che, pur candidabili ed eleggibili (1), contravvengono ai criteri (2) di autoregolamentazione indicati all'unanimità il settembre scorso da tutti i mebri della Commissione Antimafia.

Si può però commentare il durissimo attacco frontale alla Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi con cui la maggioranza del PD sta cercando di reagire alla imbarazzante condizione in cui si è invece avventatamente cacciata con le sue mani  inserendo nelle proprie liste o accettando in quelle collegate candidati (lo ribadisco: candidabili ed eleggibili) che non avevano i requisiti suggeriti all'unanimità da tutti i membri dalla Commissione Antimafia a settembre dell'anno scorso (ben prima della costituzione delle liste) e mai sino a due settimane fa contestati da alcuno.