In assenza di alternative vince Renzi (per fortuna) / 2

Buongiorno,


A quanto detto ieri devo aggiungere che anche una ipotesi di alternativa di natura tecnica mi appare squalificata dopo l'ingloriosa fine del governo Monti -morto nell'immobilismo succeduto alla bovina obbedienza ai diktat della Troika europea ed alla scelta dello stesso Monti di connotarsi come politico della peggior tradizione alla prima occasione buona (1)-,  e che non riesco a riconoscere la capacità di governare (e probabilmente nemmeno la volontà di farlo) nè alla Lega nè, malgrado le mie iniziali aperture di credito,  al M5S (2).

In assenza di alternative vince Renzi (per fortuna) / 1

Buongiorno,

inizio oggi un post che, causa lunghezza e pesantezza ho dovuto dividere in due parti (cosa che peraltro mi permette di chiudere la programmazione settimanale lasciandomi un po' di tempo libero ;-)): vi chiedo pazienza e me ne scuso.


Prevedibilmente riuscirà ad imporsi anche stavolta, malgrado sia evidente come in materia di legge elettorale una soluzione di parte, ottenuta con voto di fiducia sia polticamente cosa poco ortodossa e, tanto per cambiare, un po' border line in termini di democraticità. Ma siamo ormai abituati al fatto che nel nostro Paese viga come una unica fonte di legittimazione politica qualunque cosa agevoli l'azione dell'attuale capo del governo (1) in virtù dell'all in che l'Italia ha in concreto fatto da anni scommettendo tutto sulla figura di Renzi (2).
 

Niente buonisti qui

Buongiorno,

oggi post di Tommaso, che ringrazio

Buondì,

qualcuno ha osservato, giustamente, che i governi agiscono con debolezza e disinteresse a proposito del problema migrazioni perché sanno quello che le loro opinioni pubbliche pensano.

E purtroppo mi pare che noi privilegiati occidentali abbiamo qualche problema con l'ipotesi di ridurre il nostro benessere per fornire aiuto a esseri umani che stanno molto peggio del più povero degli italiani.

L'altra versione della notizia (hanno scritto una stronzata)

Buongiorno,

nell'ultimo post segnalavo il ritorno dellla solita rassicurante bufala che vorrebbe che i giovani non trovino lavoro principalmente perchè non lo vogliono trovare, preferendo una vita di mollezze sibaritiche sulle spalle dei genitori (che ovviamente invece si sarebbero meritatamente costruiti la loro posizione di privilegio attraverso anni e anni di sacrifici e di indefesso e durissimo lavoro).

Segnalavo anche quanto poco verosimile fosse la notizia, peraltro riportata nei siti di informazione un po' ovunque nei termini sopra esposti e apparentemente senza alcuna previa verifica.

(In)culture politiche diverse

Buongiorno,

la mia (molto scarsa) cultura politica mi porta a ritenere che una commissione abbia tra i suoi scopi fondamentali il creare i presupposti per mediare ad alto livello tra posizioni diverse, cercando di ottenere un risultato che possa essere più largamente condivisibile (1) di quello che ci si potrebbe ragionevolmente attendere da una sola parte.

In altre parole lo strumento con cui effettuare costruttivamente una sintesi tra posizioni diverse.

Migranti: occhio non vede, cuore non duole

Buongiorno,

l'ennesimo naufragio (anzi, gli ennesimi naufragi) di carrette del mare che hanno condannato a morte centinaia di migranti (e forse più di un migliaio, considerando anche quanto avvenuto a Rodi) hanno riportato il problema dei flussi migratori attraverso il Mediterraneo sotto l'occhio dei media, e lo hanno fatto nel modo più straziante, rivelando a tutti una delle peggiori tragedie della marineria civile di ogni tempo.

Sparare hashtag a salve

Buongiorno,

spero di essermi perso qualcosa perchè nei giorni scorsi il crollo di un solaio di una scuola di Ostuni (da poco ristrutturata) durante le lezioni aveva riportato brevemente l'attenzione su cosa sembra stia succedendo di una serie di provvedimenti annunciati dal nostro governo con la solita raffica di tweet (#scuolesicure, #scuolebelle, #scuolenuove).

Purtroppo le notizie non sembrano essere buone perchè, almeno al momento in cui scrivo (1), sembrerebbe che nelle pieghe del DEF da poco presentato siano spariti in tutto o in parte i fondi necessari a dar seguito agli annunci, che parrebbero essere stati quindi accantonati nel deposito buio del marketing ormai datato.

Renzi tra dogmi, realtà e campagna elettorale

Buongiorno,

alla presentazione del DEF il Presidente del Cosiglio Matteo Renzi ha intravisto l'opportunità di rifilare una stoccatina contro l'attuale Presidente della Regione Veneto e, a mio modo di vedere in maniera molto incauta, ne ha immediatamente approfittato.

Non so se la stoccata sia stata tirata a scopo meramente pre-elettorale, visto che l'attuale Presidente si ricandida pur tra divisioni interne sia al suo partito (la Lega divisa tra salviniani e tosiani) sia al principale alleato (una FI apparentemente allo sbando) e visto che il PD spera (1) di prenderne il posto, sperando proprio negli esiti nefasti delle divisioni a destra ed in un proseguimento dell'effetto Renzi nelle urne, specie adesso che è molto visibile il fatto che il M5S non è il nuovo che avanza.

Attentati: parallelismi e prevedibili divergenze

Buongiorno,


I commenti e le polemiche si sprecarono, e, come per ogni cosa riguardasse Berlusconi, divisero gli italiani tra chi nel centro sinistra in qualche misura tendeva a minimizzare l'accaduto riconducendolo all'atto inconsulto di un folle avulso dalla realtà (1) e chi a destra pretendeva pubbliche scuse ed autoflagellazioni da parte degli avversari additati come mandanti politici di Tartaglia (così si chiamava l'attentatore) in virtù del fatto che avrebbero creato il clima d'odio cui addebitavano il gesto (2).

Diaz: il dolore che non passa

Buongiorno,

le reazioni all'ulteriore pronunciamento sui fatti accaduti alla Diaz durante il G8 di Genova, al netto delle polemiche politiche più strumentali, sono il segno che le ferite di quei giorni fanno ancora male, e sarebbe strano se così non fosse.

Il fatto è che dopo tutto questo tempo sarebbe forse possibile accettare che in quell'occasione ci sia stata una scelta sbagliata nella modalità di gestione dell'ordine pubblico(scelta sbagliata a partire dalla collocazione dell'evento e proseguita perseguendo un approccio estremamente duro, sbrigativo e "poco selettivo" nel confronto con la totalità dei manifestanti), ma non è possibile accettare il fatto che importanti organi dello Stato abbiano deliberatamente scelto di non effettuare alcuna autocritica, negando qualsiasi forma di giustizia a chi è stato vittima della loro brutalità, e che lo abbiano fatto nel modo più vile e meschino.

Renzi: l'Opa ostile che ha sconfitto la Sinistra

Buongiorno,

la rilettura a posteriori di un po' di mie (ovviamente acutissime) riflessioni espresse tempo addietro sulla crisi di una destra italiana, destra che vedevo sostanzialmente appiattita sulla figura declinante di Silvio Berlusconi, mi fornisce lo spunto per qualche revisione "postuma".

Immaginavo infatti che il fatto che Berlusconi avesse di fatto annullato qualsiasi dialettica nell'area politica attorno a sè prima ancora che qualsiasi prospettiva di evoluzione della sua area politica (ricorderete certo la strage di aspiranti delfini che ha contraddistinto l'ultimo decennio) avrebbe comportato un periodo discretamente lungo di ricostruzione. Mi aspettavo la sopravvivenza di una destra che si presentasse in forme marginali e slegate (oscillanti tra posizioni antieuropee, nostalgiche e radicali), ma non la possibilità di veder crescere rapidamente una destra moderata italiana.

Occupazione: la nebbia dei tweet

Buongiorno,

nei giorni scorsi il susseguirsi di notizie sul mercato del lavoro occorso in occasione dell'attivarsi del Jobs Act ha dato un po' di fiato ai tweet dei fan (Renzi in prima fila) e dei dei detrattori dell'operato del governo.

Si è partiti con con gli istituzionalissimi cinguettii governativi che esaltavano il fatto che tra gennaio e febbraio, proseguendo un trend iniziato già a fine 2014, la nuova politica italiana sul lavoro che ha come punta di diamante il Jobs Act avesse creato oltre 79mila nuovi posti a tempo indeterminato.

No, we are not Charlie Bardo

Buongiorno,

ad inzio anno aveva sollevato un certo scalpore l'assenza di Barak Obama alla marcia di Parigi contro i terroristi che avevano assaltato la sede di Charlie Hebdo ed il supermarket kasher uccidendo oltre venti persone.

Tra tanti leader mondiali andati a testimoniare la loro solidarietà alle vittime ed alla Francia ve n'erano molti di discutibili per le loro prese di posizione non proprio da paladini dei diritti civili e della libertà di stampa e di satira, ma Obama non c'era proprio e gli USA erano presenti con una delegazione di basso profilo.