Giustizia?

Buongiorno,

l'altra sera si è concluso l'appello del processo per l'omicidio di Meredith Kercher, che ha visto assolvere i due imputati Raffaele Sollecito ed Amanda Knox per non aver commesso il fatto. E si è concluso male, non tanto per l'assoluzione (per quanto mi riguarda i giudici hanno più elementi per valutare correttamente la situazione di quanti possa averne qualsiasi giornalista, qualsiasi spettatore morboso o, ancor di più, io, quindi mi rimetto facilmente alle loro conclusioni), quanto per una serie di episodi collegati assolutamente indegni di un Paese civile e che mi hanno provocato letteralmente SCHIFO.

In primo luogo trovo incivile che vi siano stati cori che urlavano "Vergogna". Maddeche? Riesco a capire che dopo tutto il baillamme mediatico che è fiorito attorno al caso vi sia chi presume di saperne più della giuria, in altre situazioni (magari mi capiterà prima o poi di parlare di una di queste) io stesso mi sono ritrovato ad avere questa convinzione rispetto ad altre sentenze. Ma una cosa è esprimere una propria convinzione sulla base delle informazioni mediate dai media, una cosa è contestare rumorosamente una sentenza emessa sulla base della conoscenza diretta dei fatti. il peso ed il rilievo sono assolutamente diversi.

In secondo luogo trovo incivile la quotidiana morbosa e strumentale speculazione che viene fatta (non solo in Italia, sia ben chiaro) attorno a casi come questo. E che nel caso in questione hanno avuto un epilogo in sondaggi come quello che riporto qui sotto da Libero oppure in attacchi di questo tipo al sistema giudiziario italiano. 

Mi facciano capire i benpensanti garantisti de noialtri: cos'hanno da spartire la giustizia ed i diritti di vittime ed indagati con un sondaggio? 

E perchè un appello che ribalta il primo grado dovrebbe essere una dimostrazione dell'inefficienza del sistema? L'appello  serve a correggere gli errori. Grave sarebbe se non lo facesse, non che lo faccia. Il sondaggio invece a cosa serve, di grazia?

Infine trovo incivile e specchio della mentalità invalsa nei nostri processi, il fatto che la parte soccombente critichi la sentenza ed annunci il ricorso all'ulteriore grado di giudizio in tempo reale sulla sentenza stessa, senza nemmeno attendere di conoscerne le motivazioni e quindi dimostrando di muoversi senza motivi e fondamenti.

Nulla di quanto vedo ha a che fare con la giustizia, ma solo con lo spettacolo e con un odio pregiudiziale contro gli imputati e/o magistrati e giudici. Credo che un'ordalia medievale avesse dal punto di vista del concetto di giustizia lo stesso valore.

I pessimi risultati di questa situazione sono molti: 
  1. non esiste processo che termini prima del terzo grado di giudizio, ricorrere è scontato, sempre e comunque. Con buona pace dei tempi della giustizia (in questo caso, come si può dare per scontato che esista un problema formale nella sentenza -è l'unico motivo per andare in Cassazione- cui appigliarsi per il ricorso?)
  2. Per i giudici, bombardati da una mole enorme di notizie più o meno vere e attinenti, è sempre più difficile essere realmente imparziali ed equanimi nella valutazione (accettando alcune loro descrizioni spesso sbandierate dai media e non sempre e non solo sulla base degli atti processuali i due imputati adesso assolti sarebbero dei drogati, alcolizzati irresponsabili ed immorali dediti a licenziose orge nella lasciva Perugia. Davvero questo non influisce sui giudici e sul loro sereno giudizio?)
  3. E, specialmente adesso che sono stati assolti, chi ripaga gli imputati dell'immagine pubblica perversa e corrotta che gli è stata da tanti dipinta addosso? Perchè questo testimoniano i cori di cui parlavo prima.
Sono questi atteggiamenti che mi fanno ritenere che sia necessaria una maggiore cautela nella diffusione e nell'interpretazione degli atti processuali anche in altre situazioni cui la politica italiana ci ha ormai abituato. Intercettazioni comprese.

Ciao

Paolo

11 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

concordo in linea di massima con quanto dici, ma qualcosina la vedo diversamente.

1) Ovviamente la spettacolarizzazione dei processi, specialmente quelli di cronaca, è una schifezza di cui sono responsabili per primi i giornalisti, cui va tutto il mio disprezzo per la loro ignoranza, approssimazione e assenza di morale.
Tale spettacolarizzazione porta, in una società in cui le bestie sono una fetta non trascurabile, alle grida "Vergogna!"

2) La strumentalizzazione di questa sentenza per attaccare la magistratura è qualcosa di scontato per quei giornali che sono responsabili di un clima che io vedo in questo modo:

il cittadino comune ha pochissimo a che fare con la giustizia penale, per cui si fa un'idea per sentito dire, ma è assurdo che senta il problema della giustizia come il male dell'Italia. Tanto più assurdo se il suo punto di vista è quello dell'imputato.

Leggere commenti di ragazze di 20 anni che sentenziano "come al solito c'è qualcosa di marcio nella giustizia" dà l'idea di ciò che intendo.

3) Sul tema dell'"automaticità del ricorso" non sono perfettamente d'accordo: se imputato o parte lesa perdono la causa, trovo normale che ricorrano subito in appello.

Per assurdo, se ho fatto a pezzi il mio amministratore di condominio e mi condannano, dal mio punto di vista, anche se colpevole, posso avere la speranza di farla franca, per cui ricorro in appello, con qualsiasi appiglio. Allo stesso modo se denuncio il mio amministratore di condominio per truffa, molestie e cattivo gusto e lo assolvono, magari perché io sono paranoico, l'appello è un mio diritto e trovo normale ricorrervi.

Non so se esistano aggravanti per chi fa appello/ricorso in maniera pretestuosa, quelle potrebbero essere un deterrente.

***

Un paio di notazioni personali: trovo inutile e dannosa la sovraesposizione della cronaca.
Voglio estremizzare: Sarah Scazzi, Yara, il-piccolo-Samuele, Meredith sono eventi che non contano nulla per chi non è coinvolto. Queste notizie non dovrebbero essere nei titoli dei TG e sulle prime pagine.
I giornalisti si autoassolvono dicendo che è ciò che la gente vuole. Io credo che non sia precisamente così, come credo anche che sia molto facile per un pigro cronista ricavare notizie su fatti di sangue invece che fare un'inchiesta su qualcosa di rilevante per la comunità.

Come ben scrive Gramellini oggi, le prime pagine sono state tutte per il delitto Kercher, mentre le 5 donne finite sotto le macerie del palazzo a Barletta non meritavano attenzione.
Di nuovo esagerando e con tutto il rispetto: è più importante per il nostro Paese l'omicidio di una studentessa o una tragedia che strappa il velo dinanzi al livellamento "cinese" del nostro mondo del lavoro?

Saluti

Tommaso

Clem ha detto...

@Tommaso:
1) Ieri c'erano titoli orrendi tipo "Foxy Knoxy walks free", ma anche da noi non sono innocenti: avete per caso visto una dico UNA foto di Sollecito?
Hanno assolto anche lui o no?
E allora?
Beh, e allora Amanda è topa, quindi facciamo foto solo a lei -_-

F®Ømß°£ ha detto...

@Clem

Concordo teco.

Come dice Terry De Nicolò: "La bellezza è un valore."

T.

Pale ha detto...

Se consideriamo che la suggestione esotica del processo era data dalla presenza di una straniera - meglio ancora, di un'americana - non mi sorprendo per niente. Solo tanta tristezza.

PaoloVE ha detto...

@ tommaso:

come fai, con logica, ad annunciare un ricorso per vizio di forma se non conosci il dispositivo? Non sai ancora se c'è il vizio di forma...

Meriterebbe che in un po' di situazioni simili la Cassazione annunci di rigettare i ricorsi altrettanto a priori, magari qualcuno si rende conto...

Ciao

Paolo

Guido ha detto...

@Tommaso
"Non so se esistano aggravanti per chi fa appello/ricorso in maniera pretestuosa, quelle potrebbero essere un deterrente."

Se non ricordo male, in Francia l'accettazione delle richieste d'appello viene prima valutata da un collegio e, inoltre, se il tuo appello viene accettato e alla fine lo perdi, paghi tutte le spese e, forse, hai addirittura un leggero aggravio della pena.
Guido

Michele R. ha detto...

buongiorno,
I miei applausi x Tommaso a proposito del primo commento, in particolare per quello che riguarda i media. Si comportano come gli avvoltoi o gli sciacalli (fate voi) quando si presentano questi casi. Quello che mi ha sempre infastidito, a partire dai cosiddetti mostri di Novi Ligure, è la morbosità dei media e in particolare della tv in cui mediaset ha una parte di rilievo, che ha poi alimentato la morbosità della gente. Per questo il livello deontologico dei giornalisti è scarso in quanto non sanno separare una notizia (un assassinio di una giovane donna) dal gossip (una giovane bella donna e chissà quali inconfessabili segreti). Non c'è poi da meravigliarsi se poi abbiamo chi usa questo caso per direche Amanda è come B.

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo,

trovo comprensibile che se perdo la causa provo ad attaccarmi a tutto e, dal momento che è permesso (purtroppo) il cavillare al di là della sostanza e del buon senso, un vizio di forma il mio avvocato lo troverà, anche se non c'è.

Non dico affatto che sia giusto, solo che per come capisco io il sistema, mi pare piuttosto ovvioil comportamento di chi perde una causa.

Punizioni terribili a chi lo fa in maniera pretestuosa sarebbero un toccasana per questa landa di giornalisti e avvocati.

Sono ignorante, ma se non sbaglio il vizio di forma è quello di cui si occupa la Cassazione, il Processo d'Appello si occupa della sostanza.

Ciao

T.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

Barletta e le condizioni di lavoro cinesi sono oggetto del post di domani: che fai, mi leggi nel pensiero?

:-)

Ciao

Paolo

P.S. Salvo sorprese dopodomani post anti leghista

F®Ømß°£ ha detto...

Ah... e non scordiamoci del re della meritocrazia Angelino Alfano che approfitta da par suo della sentenza per parlar male dei giudici.

L'ex ministro della Giustizia!

Poi dicono che non si fidano di un paese così...

Valli a capire

T.

Michele R. ha detto...

... per non parlare di tromboni e house horgan del capo. Tipo Ferrara. Che schifo!